Recensione Xiaomi Mi 11 Lite 5G: è quello che MANCAVA in questo 2021 (ma meglio il 4G)

Lo Xiaomi Mi 11 Lite è uno di quegli smartphone che si compra per due motivi ben precisi: la leggerezza e lo spessore ridotto all’osso. E considerando i trend degli ultimi anni, lo Xiaomi Mi 11 Lite è quasi come se fosse un’oasi nel deserto. Un deserto composto da decine di smartphone economici e di fascia media, tutti pesanti come un macigno e spessi come una piastra in ghisa su cui fare l’arrosto.

Certo, non è tra i dispositivi più potenti del mercato, ma il design ricorda il più prestante Xiaomi Mi 11 (che abbiamo recensito nell’edizione limitata Lei Jun Limited Edition) ed è dotato di un hardware tutto sommato più che sufficiente per il target d’utenza al quale si rivolge.

Il prezzo? In linea con quanto offre, anche se è stato in offerta per qualche giorno raggiungendo immediatamente il suo minimo storico: la versione da 6+64 Gb è in vendita a 299,00 euro su Amazon, che diventano 349,00 euro per la variante da 6+128 GB. Ma, si sà, il prezzo degli smartphone di Xiaomi nel tempo è più variabile delle previsioni meteorologiche.

Recensione Xiaomi Mi 11 Lite 5G: caratteristiche, display, fotocamera, batteria e prezzo

Design e materiali

6.8 mm di spessore e 157 grammi di peso per la versione 4G, che diventano 159 nella versione 5G. Sono questi i due punti di forza dello Xiaomi Mi 11 Lite, e sono tutti nel design e nella comodità di utilizzo dello smartphone. Con un look molto simile al fratello maggiore, è chiaro che con lo Xiaomi Mi 11 Lite tutte quelle persone stanche di avere in tasca un dispositivo pesante ed ingombrante troveranno probabilmente l’unica alternativa adatta alle proprie esigenze. E per questo dobbiamo dare un merito a quelli di Xiaomi: l’azienda cinese era da anni che ci provava a produrre un dispositivo del genere, non ha mai demorso, e alla fine ci è riuscita.

In quanto a design e materiali, la versione 4G e quella 5G sono identiche. Cambiano le colorazioni che, a parer mio sono più belle nel 5G. Il frame del dispositivo è realizzato in plastica, così come anche il retro che è caratterizzato da una finitura opaca e, nel sample che abbiamo ricevuto in prova (che ci è stato consegnato senza confezione, per questo non ho parlato del contenuto), la colorazione è particolarmente bella da vedere.

Posteriormente è presente il tipico camera bump dell’azienda, ed anche qui si vede il lavoro che quelli di Xiaomi hanno fatto per far sì che i propri smartphone siano facilmente riconoscibili, mentre il sensore per le impronte digitali è stato posizionato sul tasto d’accensione laterale, posto alla giusta altezza ed estremamente comodo da utilizzare.

Non ha l’ingresso per il jack da 3.5 mm e nella zona inferiore della cornice sono stati posizionati la porta USB-C, il carrello per le microSIM e uno dei due speaker stereo: l’altro è integrato nella capsula auricolare.

Insomma, a prescindere dalla plastica (che difficilmente si potrà distinguere dal vetro, data l’ottima lavorazione), lo Xiaomi Mi 11 Lite trasmette una bellissima sensazione di solidità e qualità, ma bisogna fare attenzione a non confondere la sua sottigliezza con una compattezza generale: le dimensioni sono di 160.53 x 75.72 x 6.81 mm il che, in qualche occasione, potrebbe comunque rendere necessario l’utilizzo con le due mani.

Display

E queste dimensioni sono sostanzialmente state rese necessarie, oltre che dalla batteria (di cui parleremo a breve), dalle dimensioni dello schermo che è stato integrato: il panello (che è protetto da uno strato in vetro Gorilla Glass 5) ha una diagonale di ben 6.55 pollici, è di tipo AMOLED ed è in grado di garantire una risoluzione FullHD+ con una frequenza d’aggiornamento massima di 90 Hz ed una densità di pixel per pollice di 402 ppi. La cosa strana è che out of the box lo smartphone è impostato dall’azienda a 60 Hz, e per utilizzare il refresh rate più alto, bisognerà entrare nelle impostazioni di sistema e modificare il settaggio.

Ad ogni modo, si tratta di un ottimo pannello. Oltre al supporto dello standard HDR a 10 bit (8+FRC) ed una luminosità di picco di circa 800 nits, il pannello utilizzato nello Xiaomi Mi 11 Lite è in grado di garantire neri profondi e colori ben saturati che, affiancati ad un bilanciamento del bianco di buona qualità (anche se tendente alle tonalità fredde) rende molto piacevole la visione di contenuti multimediali e giochi. Il punto però è che considerando la qualità del pannello e valutandola in base al prezzo di vendita dello Xiaomi Mi 11 Lite 4G, l’effetto wow è decisamente maggiore rispetto allo stesso pannello ma utilizzato nella versione 5G perché è sensibilmente più costosa.

È presente anche un always-on display, anche se quelli di Xiaomi hanno pensato di tagliare le gambe alla modalità, permettendone la visualizzazione solo al tocco dello schermo: in soldoni, di “always” ha ben poco, e sinceramente non ne capisco il motivo.

L’unico appunto che mi sento di fare al pannello dello Xiaomi Mi 11 Lite è un leggero ghosting quando si imposta la minima luminosità: per carità, non è nulla di trascendentale, ma soprattutto con immagini in rapido movimento si potrebbe verificare la creazione di una fastidiosa “scia di pixel” che però scompare totalmente quando si alza di qualche punto l’illuminazione dei LED.

Hardware

Ve lo dico subito: nella fascia di prezzo in cui si inserisce lo Xiaomi Mi 11 Lite 5G, quelli dell’azienda avrebbero potuto osare un po’ di più, integrando 2 GB di memoria RAM in più. In questo modo, e con questo design, il piccolino della serie Mi 11 sarebbe stato un vero e proprio game changer. Peccato, anche se bisogna ammettere che lo Xiaomi Mi 11 Lite se la cava bene in tutte le situazioni più comuni.

Certo, con il suo Snapdragon 780G le prestazioni sono superiori di un 15% rispetto al processore utilizzato nella versione 4G, non sarà di certo tra i SoC più potenti del mercato, ma la GPU Adreno 642 lo rende adatto anche ad alcune sessioni di gioco complesse. Xiaomi ha però risparmiato anche sulle memorie: la RAM, che è di 6 GB nella versione 4G e di 8GB nella versione 5G, è di tipo LPDDR4X, mentre la memoria interna è di tipo UFS 2.2.

Sia chiaro, si tratta di un hardware adatto alla stragrande maggioranza degli utilizzi, ma è chiaro che quelli di Xiaomi abbiano voluto differenziare la versione 4G+ dallo Xiaomi Mi 11 Lite 5G soprattutto nella scheda tecnica: la variante in grado di connettersi alle reti veloci non solo integra un modem 5G, ma anche un hardware in grado di garantire prestazioni superiori di circa il 15%. Anche se sono sincero: non credo che questa maggiore velocità cambierà la vita agli utenti.

Ottimo l’audio in capsula, così come la connessione WiFi 6. Presenti l’NFC ed il blaster IR per utilizzare lo smartphone come telecomando, e piuttosto bilanciato anche l’audio stereo: il secondo speaker è integrato nella capsula auricolare e tutto sommato il suono è di buona qualità, anche se mi sarebbe piaciuto sentire un po’ di più le frequenze basse. La memoria interna è espandibile tramite microSD, ma al costo di dover rinunciare ad uno slot del dual-sim.

Ma nonostante io non sia un fan delle cuffie cablate negli smartphone, devo dire che la mancanza di un ingresso da 3.5 mm si sente molto: in questa fascia di prezzo, non tutti vogliono acquistare auricolari TWS anche se, e dobbiamo ammetterlo, ormai sono diventati molto economici.

Fotocamera

Il comparto fotocamera dello Xiaomi Mi 11 Lite è stato affidato a tre fotocamere. Quella principale è da  64 megapixel ƒ/1.8, che è affiancata da una grandangolare da 8 megapixel ƒ/2.2 ed una macro da 5 megapixel ƒ/2.4. E, macro a parte, si tratta di una configurazione piuttosto interessante, in grado di garantire scatti di buona qualità (per la fascia di prezzo in cui è venduto lo smartphone), che però soffrono di alcune carenze. È chiaro però, che lo Xiaomi Mi 11 Lite non è uno di quei dispositivi che si acquista per le fotocamere.

In condizioni di buona luminosità, gli scatti realizzati con la fotocamera principale sono di qualità sufficiente. La gestione della gamma cromatica è corretta, così come il bilanciamento delle tonalità e della saturazione. Buona la messa a fuoco, anche se non la si può considerare fulminea, e devo dire che quelli di Xiaomi sono riusciti anche a gestire piuttosto bene il lens fare. Insomma, il sensore da 1/1,97″ e pixel da 0,7um, fa il suo lavoro.

Le cose cambiano leggermente con la fotocamera ultra-grandangolare, che paga la risoluzione da 8 megapixel e l’ottica f/2.2. Sia chiaro, il sensore da 1/1,4″ e pixel da 1,12um fa il massimo che può, ed è aiutato molto anche dall’elaborazione del software, ma la differenza qualitativa tra le due ottiche è più che notevole anche in condizioni di buona luminosità.

Al calar delle tenebre però, inizia ad arrancare anche la fotocamera principale. Ok, la modalità notte rende le scene più luminose e svolge un buon lavoro (soprattuto considerando i limiti dei due sensori), ma in condizioni di luminosità estrema come ad esempio gli ambienti interni, le foto diventano decisamente meno dettagliate soprattutto se viste con un crop al 100%. Il rumore è gestito piuttosto bene, ma continua ad essere presente, ma la messa a fuoco inizia a tentennare diventando più lenta.

La selfie camera frontale da 16 megapixel ƒ/2.5 è un po’ sotto tono, e pare soffrire di qualche problema di gestione della gamma dinamica.

Discreti anche i video, che possono essere registrati alla risoluzione massima 4K a 30 fps ma nei quali si sente la mancanza dello stabilizzatore ottico. Però è un’assenza che, considerando il pezzo di vendita, si può accettare, soprattutto perché scendendo di risoluzione e registrando a 1080p l’EIS svolge un buon lavoro di stabilizzazione.

E così come nel fratello maggiore, l’applicazione fotocamera è dotata di gran parte delle funzioni “Cinema”, con le quali è possibile registrare video sfruttando degli effetti molto simpatici e praticamente già pronti per la condivisione nei social network.

Software

Sul software nulla da dire. Il Mi 11 Lite è il tipico Xiaomi con Android 11 e personalizzato dalla MIUI 12 che ormai abbiamo imparato a conoscere benissimo. Ok, non è tra le mie interfacce grafiche preferite e tutto offre tranne che un’esperienza Android Stock, ma è una GUI completa che integra un numero di funzionalità davvero notevole.

Senza entrare troppo nello specifico, perché ormai di MIUI 12 ne abbiamo parlato davvero tantissimo, ma sono presenti tutte le funzioni che ci si aspetta da uno Xiaomi, compresa la possibilità di personalizzare lo smartphone con centinaia di temi, il ridimensionamento di tutti gli elementi grafici e la possibilità di utilizzare lo smartphone con una sola mano.

È anche disponibile ma sezione “strumenti video” con la quale si potranno attivare alcune funzionalità avanzate per la riproduzione dei contenuti multimediali, e tutto scorre che è una bellezza, senza alcun rallentamento e con animazioni sempre fluide soprattutto impostando il display a 90 Hz.

Batteria

La batteria è stata un’altra piacevole sorpresa nello Xiaomi Mi 11 Lite. Perché da uno smartphone così sottile e leggero, tutto ci si aspetta tranne che integri una 4250 mAh. E vuoi per la sua grande capienza, vuoi per l’ottimizzazione energetica della MIUI 12, con il piccolino (si fa per dire) di Xiaomi è si arriva a fine giornata senza alcun problema e con praticamente tutti i tipi di utilizzo anche impostando lo schermo a 90 Hz. C’è da dire però, che tra la versione 4G e quella 5G c’è una piccola differenza in termini di autonomia: a fine serata, con il modello più veloce, sono arrivato con un 17% di batteria in meno rispetto al modello 4G.

Non è presente la ricarica wireless né tantomeno lo Xiaomi Mi 11 Lite dispone della funzionalità di ricarica intelligente, ma è comunque possibile ricaricarlo in tempi brevi sfruttando la ricarica veloce a 33w che è in grado di ricaricare totalmente lo smartphone in circa 1 ora.

Prezzo e considerazioni

Il prezzo ufficiale dello Xiaomi Mi 11 Lite varia in base alla versione scelta: quella da 6+64 Gb è in vendita a 299,00 euro su Amazon, che diventano 349,00 euro per la variante da 6+128 GB. Mi 11 Lite 5G invece è disponibile in un unico taglio di memoria (cioè 8+128 GB) e costa 449 euro: sarà in vendita entro la fine di Aprile 2021. Vi consiglio però di tenere sempre sotto controllo il box in basso all’articolo, nel quale pubblicheremo sempre il miglior prezzo attualmente disponibile (al momento in cui sto scrivendo la recensione, ad esempio, è possibile acquistare su Amazon la variante da 128 GB di memoria interna in sconto a 319 euro).

Si tratta tutto sommato di prezzi in linea con il mercato, anche se sono dell’idea che per ora il vero best-buy sia la versione 4G da 64 GB di memoria interna, che a 299 è praticamente imbattibile. Sinceramente consiglierei la versione 5G solo a chi già sfrutta a pieno la connessione ultra veloce, o a chi ha intenzione di acquistare lo smartphone per tenerselo almeno 3 anni. Qualora si viva in una zona non coperta dal 5G, o non si abbia la necessità di sfruttare questo tipo di connessione, si potrebbe puntare al Mi 11 Lite 4G senza troppi indugi: le prestazioni sono leggermente inferiori, è vero, ma è una cosa davvero irrilevante se confrontata con il risparmio economico, l’aumento dell’autonomia della batteria e il peso di qualche grammo inferiore.

Ma, a prescindere dall’hardware e dal rapporto qualità prezzo, bisogna dare atto a quelli di Xiaomi di essere riusciti a produrre probabilmente l’unica tipologia di smartphone che mancava da tempo nel mercato: di alternative più potenti l’azienda ne ha almeno 2 in commercio, ma ciò che nel 2021 mancava davvero, era uno smartphone così leggero e sottile da colpire chi lo utilizza proprio per questo.


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