Recensione Witty Power: il salvavita della batteria

recensione witty power

Ogni volta che vi parliamo dell’ennesimo top di gamma dotato di ricarica rapidissima, c’è qualcuno fra di voi che si lamenta che le tecnologia delle batterie siano ancora ferme ad anni fa. Ed è una lamentela legittima, anche se figlia dell’innovazione tecnologia. Gli smartphone odierni hanno batterie mediamente più grosse di anni fa, ma perché devono alimentare schermi più grandi, SoC più potenti e modem con ampia connettività. E il risultato è che l’autonomia resta pressoché immutata. E quando si parla di ricarica rapida, il tarlo dell’invecchiamento della batteria si fa strada nella mente dei consumatori. Ok, in pochi minuti riottengo una batteria al 100%, ma a che costo? Proprio da questo problema nascono prodotti come Witty Power, ovvero l’oggetto di questa recensione.

Recensione Witty Power: tenere al sicuro la batteria del telefono è possibile

Ve ne ho parlato sommariamente in questa guida con alcuni consigli pratici per migliorare la batteria del vostro smartphone, ma oggi scendiamo più nel dettaglio. Il funzionamento di Witty Power è presto detto: è un salvavita della batteria che si frappone fra il cavo di alimentazione ed il caricatore da muro. Si presenta con la sua presa USB Full Size, pertanto è possibile utilizzarlo con tutti i caricatori con questo tipo di presa. Non soltanto per smartphone, ma per qualsiasi altro prodotto: caricatori wireless, notebook, tablet, smartwatch, powerbank, cuffie Bluetooth, fotocamere e così via. Una volta collegato fra caricatore e cavo, vi basta premere il tasto d’accensione per avviarne l’operatività.

Come fa presente la stessa azienda, Witty Power è concepito con in mente lo standard di ricarica rapida Quick Charge 3.0, quindi con una potenza massima di 18W. Se avete uno smartphone con questo wattaggio, noterete rallentamenti nella ricarica ma è normale, dato che il suo scopo è proprio preservare la batteria. E per capire meglio perché accada ciò, vi aiuto a capire meglio come funziona la batteria degli smartphone.

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Impara com’è fatta una batteria ed essa ti ringrazierà

Questo tipo di batteria, a ioni di litio, è formato da due poli: positivo (catodo) e negativo (anodo) ed in mezzo c’è un separatore che li mantiene distaccati. Quando la batteria è al 100%, tutti gli elettroni sono conservati sul polo negativo e durante l’alimentazione dello smartphone si spostano verso quello positivo. Una volta che gli elettroni si sono spostati del tutto, ecco che la batteria raggiunge lo 0%. A questo punto interviene il caricatore che inverte il flusso, riportando gli elettroni dal catodo all’anodo. E più è rapido il caricatore, più questi elettroni si spostano velocemente.

Ma è in questa fase che sorgono i problemi. Più veloce è la ricarica, più è necessario che il separatore sia spesso, in modo da evitare più efficacemente che gli elettroni si spostino in maniera incontrollata. E lo spessore di questo separatore influisce sulle dimensioni della batteria, occupando spazio che potrebbe essere relegato all’amperaggio utile. Proprio per questo con gli smartphone di ultima generazione sono state introdotte batteria a doppia cella, in maniera tale che ci sia una separazione netta ma senza andare a discapito dell’amperaggio. Ma al contempo, questo tipo di batterie richiede che gli smartphone abbiano dimensioni per nulla compatte.

batteria smartphone

Il calore è il nemico #1 delle batterie, ma ci pensa Witty

Ma il problema principale in fatto di ricarica rapida è senza ombra di dubbio il surriscaldamento. Per le leggi della fisica, più un materiale si sposta velocemente, più è propenso a disperdere energia sotto forma di calore. E dato che stiamo parlando di microcomponenti, il calore generato può facilmente deteriorarne la struttura chimica. In poche parole, c’è il rischio che la batteria perda ancora più di efficacia nell’arco di pochi anni. Proprio per questo è sempre sconsigliato di utilizzare lo smartphone mentre lo si carica, specie se rapidamente.

Un altro brutto vizio che molti hanno è tenere lo smartphone in carica durante la notte. Salvo pochissimo modelli, la maggior parte dei telefoni non prevede un sistema di salvaguardia per le cariche prolungate. Ciò significa che si finisce per tenere sotto tensione uno smartphone molte più dire di quelle richieste. E certo, la mattina lo si troverà pronto al 100%, ma nel giro di pochissimi anni si finisce per avere uno smartphone che difficilmente arriva a sera con una sola carica.

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Ed è proprio in casi come questo che interviene Witty Power. È stato progettato e realizzato interamente in Italia dagli ingegneri dell’Università La Sapienza e sfrutta la tecnologia proprietaria ASO (Automatic Shut Off). Questa funzione permette a questo dispositivo di interpretare la corrente elettrica effettiva di cui lo smartphone necessita. Un’interazione che avviene tramite un interruttore elettromeccanico: quando lo smartphone arriva al 100% lo stacca dalla corrente. In questo modo, anche andando a letto e lasciandolo collegato alla rete elettrica, una volta raggiunto il 100% non continuerà ad essere sovralimentato.

Ci sono delle circostanze in cui può capitare di trovarsi la mattina con lo smartphone non pienamente al 100%. I casi sono due: o la batteria del telefono è già deteriorata e quindi si scarica facilmente anche da inutilizzato oppure l’avete messo in carica da attivo. Io stesso avevo notato che, pur arrivando al 100%, Witty non spegneva la ricarica del mio smartphone che continuava ad essere alimentato. Ma questo era dovuto dal fatto che il mio smartphone è costantemente attivo, fra notifiche dello smartwatch e vari account collegati. Il consiglio è infatti quello di mettere il telefono in carica in modalità Aereo di notte o comunque di limitarne la connettività, magari staccando la rete dati e Wi-Fi. In questo modo, ho verificato che effettivamente la tensione veniva interrotta una volta raggiunto il 100%.

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I vantaggi sono per tutti, non soltanto per te

Stando agli studi degli ingegneri Witty Power, utilizzarlo con costanza può comportare un raddoppiamento della longevità della batteria, passando da 1,9 a 4 anni. Un bonus non di poco conto, dato che purtroppo non abbiamo più smartphone con batterie facilmente intercambiabili. Ma non solo: ricordiamoci che la produzione nonché lo smaltimento delle batterie ha un costo anche in termini ecologici. Vi basti pensare che un smaltire una tonnellata di litio costa 5.000$, senza contare che ne viene smaltito soltanto il 5% a causa della complessità dei materiali in gioco. Capirete da voi, quindi, che immettere in circolazione meno batterie da riciclare significa fare un favore al pianeta. Stando ai calcoli dell’azienda, se il 10% della popolazione usasse Witty ogni anno risparmieremmo 144 milioni di batterie, ergo 863 tonnellate di litio e quasi 2 miliardi di litri d’acqua.

Se foste interessati, potete acquistare Witty direttamente dallo store ufficiale. Disponibile nelle colorazioni Nero, Turchese e Viola, ha costo di 29,95€. Nel caso voleste acquistarlo, sappiate che riceverete un codice da condividere con i vostri amici per dar loro uno sconto. Se effettueranno l’acquisto, riceverete anche voi uno sconto sul prossimo acquisto. Trovate tutte le info nella pagina dedicata.

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