Lenovo vuole creare il suo Xiaomi Mi MIX Alpha

lenovo brevetto xiaomi mi mix alpha

Se si pensa a Lenovo, il primo prodotto che salta alla mente sono probabilmente i notebook. Certo, il produttore si è fatto conoscere anche in altri ambiti, per quanto quello degli smartphone non sia affatto il suo piatto forte. Per quanto sia un colosso, Lenovo è ben lungi dal potersi definire un produttore telefonico di punta, anche se in più occasioni ha dimostrato una certa volontà nello spiccare nella massa. Basti vedere l’ultimo Lenovo Legion Phone Duel 2, un gaming phone peculiare e con tanto carattere da vendere (per quanto con i suoi limiti).

Xiaomi Mi MIX Alpha “ritorna”, ma questa volta a marchio Lenovo

Insomma, anche se non è uno dei brand con il maggior numero di vendite, Lenovo ha sicuramente una certa propensione al produrre prodotti particolari. Ma allo stesso tempo non può non stupire l’ultimo brevetto depositato dalla compagnia, in cui vediamo quello che potremmo considerare l’erede spirituale di Xiaomi Mi MIX Alpha. Nei brevetti vediamo una decina di varianti, con differenti declinazioni per le fotocamere, ma il protagonista è sempre lui: il display curvo. Un display estremamente curvo, a tal punto da fare il giro attorno al frame e concludersi sul retro dello smartphone.

Per quanto Lenovo non abbia dimostrato ancora niente sotto il profilo degli schermi next-gen, non dimentichiamoci che possiede Motorola e che mesi fa ha debuttato Moto razr. Per quanto il pieghevole non c’entri direttamente con gli schermi curvi, è comunque una dimostrazione delle sue abilità tecniche nella produzione telefonica. Senza contare che anni fa furono mostrati al pubblico prototipi di tablet pieghevoli e smartwatch curvi flessibili.

lenovo brevetto xiaomi mi mix alpha

Rispetto al fu Xiaomi Mi MIX Alpha, qua vediamo uno smartphone più “modesto”, il cui display si estende sì sul retro, ma in maniera molto meno pronunciata. Questo Super Curved Display avvolge il frame laterale, ma finendo poco dopo, con un piccolo accenno di schermo sulla parte posteriore. Di conseguenza, non ci sono tasti fisici, perlomeno a destra e sinistra, affidando la regolazione del volume presumibilmente allo sfioramento del display laterale.

Per quanto affascinante, un concept del genere è stato prontamente abbandonato da Xiaomi, soprattutto per le difficoltà produttive riscontrate. Senza contare che non siamo sicuri che il pubblico sarebbe veramente pronto ad acquistare un prodotto del genere, probabilmente più scomodo che intrigante nell’utilizzo di tutti i giorni.

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