Lo strano caso dei loghi di Chanel e Huawei

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Tante volte, in questi anni, abbiamo visto vari brand di diverse entità collaborare insieme e spesso scontrarsi per un motivo o per un altro. E questo è proprio il caso di Chanel e Huawei, che hanno appena concluso una battaglia legale lunga 4 anni a causa di un logo.

Huawei: ecco perché Chanel ha fatto causa al logo da registrare

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Prima di capire che epilogo abbia avuto la vicenda, bisogna fare un passo indietro lungo 4 anni. Nel 2017 Huawei propose la registrazione di un marchio che abbiamo già visto ad esempio per l’applicazione dedicata ai dispositivi smart AI Life, seppur in questo caso manchi il cerchio che racchiude tale logo. Ebbene, qui entra in gioco Chanel che nel 2019 ha fatto notare all’Unione Europea e più precisamente all’ente adibito a tali registrazioni (EUIPO, che il logo richiesto dal colosso cinese potrebbe creare confusione tra i consumatori.

Ma già come potete vedere dall’immagine, i loghi sono perfettamente distinguibili per una serie di fattori. In primis, il verso in cui si intrecciano le U (e quindi nemmeno le C che compongono quello della maison francese) è verticale, mentre quello Chanel è riposto in orizzontale. Oltre a questo, il font è molto più esiguo rispetto a quello che potremmo definire “Bold” del marchio della leggendaria stilista. E su queste motivazioni, l’EUIPO ha stabilito che le leggerissime somiglianze non sono affatto determinanti per tutto un contesto che possiamo definire diverso.

Insomma, fatto sta che ad oggi, nel 2021, Huawei può finalmente registrare tale logo in Europa e continuare i suoi progetti di espansione del suo ecosistema smart home, visto che il settore smartphone al momento è qualcosa che riguarda sempre meno il colosso cinese.

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