Recensione Amazfit Bip U: può essere perfezionato, ma è il top a meno di 50 euro

amazfit bip u

Da anni ormai, nel modo dei wearable, Amazfit è sinonimo di qualità. Nel corso di questi anni, infatti, abbiamo imparato a conoscere l’azienda e, più che altro, a conoscere i suoi prodotti (vedi la recensione di Zepp Z). Sono usciti tantissimi nuovi smartwatch e tante smartband nell’ultimo periodo, dunque gli utenti potrebbero trovarsi in uno stato confusionale al momento. Ma facciamo un attimo di ordine: se non potete spendere troppo ma volete comunque uno smartwatch piuttosto completo, questa è la recensione che fa per voi. Amazfit Bip U, infatti, potrebbe proprio essere il prodotto giusto per la maggior parte degli utenti, non solo quelli più giovani.

Recensione Amazfit Bip U

Unboxing

Come di consueto, per prodotti di questo tipo la dotazione è piuttosto essenziale. All’interno della confezione di vendita, infatti, troviamo:

  • Amazfit Bip U;
  • clip per la ricarica del prodotto;
  • breve manuale delle istruzioni.

Design & Materiali

Non c’è dubbio che dando un’occhiata al design di questo smartwatch venga subito in mente un certo pubblico di riferimento, ovvero quello più giovanile. Amazfit, infatti, cerca di puntare tanto su tale settore, andando incontro alle esigenze di diverse fasce di mercato. Questo Bip U, dunque, si presenta con un form factor piuttosto simile ad altri prodotti del brand, lanciati già da diverso tempo, come lo stesso Bip. Oltre ad ereditarne il nome, quindi, anche le forme risentono di tale derivazione mostrando una cassa centrale quadrata che sulla parte frontale riporta il nome dell’azienda. Dando uno sguardo alle dimensioni, poi, vediamo come tale prodotto misuri 40,9 x 35,5 x 11,4 mm, con un peso di 31 grammi. Tutta la struttura è realizzata in policarbonato ed il cinturino, da 20 mm, è in silicone. Motivo per cui questo accessorio pesa così poco, risultando davvero molto comodo nell’utilizzo quotidiano: dopo pochi minuti non lo si sente quasi più al polso.

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Anche questa versione, come Amazfit Bip U Pro, è certificata per resistere all’acqua fino a 5 ATM. Questo aspetto, però, non ha avuto un grosso impatto sulle dimensioni del dispositivo. Dando un’occhiata a tutte le sue componenti, poi, notiamo la presenza di un tasto fisico sulla destra, posto al centro del frame laterale, che funge da tasto di accensione/spegnimento e da tasto Home. Voltando di 180° il prodotto, invece, ci si imbatte nei vari sensori relativi al monitoraggio dell’attività cardiaca. Nulla di troppo diverso, quindi, rispetto a quanto visto su altri prodotti simili, anche di brand concorrenti.

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Non ho un polso grandissimo ma devo dire che il cinturino è piuttosto comodo. Questo, infatti, può essere posizionato su diversi livelli, anche se devo ammettere che un problema potrebbe sorgere. Se penso al periodo estivo, infatti, credo che una soluzione di questo tipo possa alla lunga diventare scomoda, creando un’eccessiva sudorazione sul polso. A mio avviso, quindi, se lo si utilizza molto in ambito sportivo è necessario acquistare un altro tipo di cinturino, magari con più prese d’aria per far respirare meglio la pelle.

Display

Amazfit Bip U monta un display TFT a colori da 1,43″ e con risoluzione 320 x 302 pixel. Non è, quindi, un’unità completamente quadrata, mostrando in basso anche il logo dell’azienda che sinceramente avrei anche eliminato a favore di un pannello un po’ più grande. Questo, però, non è un dispositivo premium, anche dal punto di vista del prezzo, quindi è normale che ci siano alcune rinunce.

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Devo dire che i colori, comunque, sono validi ma non è sempre facile visualizzare tutti i contenuti a schermo, soprattutto sotto la luce diretta del sole. Ovviamente, poi, la superficie superiore è touch, quindi è possibile interagire con il sistema tramite le classiche gesture che troviamo sulla totalità degli smartwatch di questo tipo. Non ho notato alcuna criticità con tale componente, risultando piuttosto reattiva e precisa in qualsiasi situazione. Manca, purtroppo, un sensore di luminosità automatico, che avrebbe fatto sicuramente comodo su un’unità di questo tipo.

Tramite l’app di Zepp, è possibile cambiare oltre 50 watch faces differenti, alcune delle quali sono anche personalizzabili. Avremo modo, quindi, di poter inserire i dati che più ci interessano, avendo sempre a disposizione per esempio il conteggio dei passi, il battito cardiaco, il meteo e tanto altro.

Hardware & Connettività

Osservando la scheda tecnica vengono fuori alcune disparità fra Bip U e Bip U Pro. Noi abbiamo avuto in prova solo la variante base e su questa mancano alcune componenti che, sicuramente, avrebbero fatto comodo. Non troviamo, quindi, il sensore geomagnetico, il microfono principale ed il GPS integrato. Quest’ultima feature, forse, è quella che però più mi ha fatto storcere il naso, perché su un dispositivi del genere votati allo sport deve essere implementato a mio avviso.

Nonostante tutto, troviamo il Bluetooth 5.0 che si è rivelato essere assolutamente impeccabile, ma non solo. All’interno di tale unità risiedono anche altri sensori per il monitoraggio costante di alcuni parametri. Troviamo, quindi, il BioTracker 2 PPG, il giroscopio, l’accelerometro, il monitoraggio dello stress e della percentuale di ossigeno nel sangue ed il monitoraggio del sonno. Come su altri dispositivi della stessa azienda, ho trovato davvero eccezionale il BioTracker, in grado di rilevare in maniera precisa la frequenza del battito cardiaco, così come diversi altri parametri legati alla salute. Ho mantenuto attiva la rilevazione del battito 24/24h e non ho notato valori troppo diversi da quelli rilevati con la Mi Band 5. Non ci sono picchi nel grafico, segno che il dispositivo ha lavorato sempre bene da questo punto di vista.

Non possono essere gestite le chiamate, parlando direttamente dallo smartwatch, anche perché come detto manca un microfono al suo interno. Possiamo, quindi, solo visualizzare le notifiche, sempre in maniera passiva. Qui, però, lo smartwatch riesce perlomeno a mostrarci l’icona dell’app da cui abbiamo ricevuto il messaggio, e non solo. Avremo anche la possibilità di leggere completamente il testo e, soprattutto, di vedere le emoticon inviateci.

Fitness

Vi ricordo che Amazfit Bip U non integra il GPS, ma sfrutta solo quello del nostro smartphone. Dopo ogni attività all’aperto, quindi, per poter visualizzare il percorso è necessario collegarsi al proprio telefono e, in seguito, entrare su Zepp. Qui, dunque, all’interno della stessa attività potremo visualizzare la mappa completa del percorso. Al di là di questo aspetto, comunque, qui troviamo più di 60 differenti modalità sportive, alcune delle quali piuttosto classiche. Non mancano, quindi, la corsa, la camminata, il nuoto, la bicicletta e tanto altro.

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Diciamo che non ho avuto modo di provare qualsiasi attività, riuscendo ad utilizzare con maggiore frequenza solo quella relativa alla camminata. Posso dirvi, quindi, che il conteggio dei passi è piuttosto preciso, ma sinceramente non mi sarei aspettato nulla di peggio da tale prodotto. Amazfit, infatti, non mi ha mai deluso in tale ambito, riuscendo a monitorare tutta l’attività in maniera puntuale. Ovviamente, parte dei resoconti relativi ad un determinato sport sono visibili anche sullo smartwatch, ma per avere una panoramica completa è necessario recarsi sulla relativa app su smartphone. Consiglio, comunque, di tenere sempre ben saldo l’orologio al proprio polso, soprattutto durante l’attività fisica, per evitare che vengano rilevati dati errati.

Come sempre, la rilevazione dei livelli di ossigeno nel sangue lascia un po’ il tempo che trova su prodotti del genere. Tale misura, infatti, può solo darci un’idea del nostro stato di salute, non riuscendo comunque ad eguagliare la precisione restituita da strumenti professionali. Discorso diverso, invece, per il monitoraggio del sonno che qui riesce ad essere coerente, rilevando in maniera quasi sempre corretta l’orario nel quale ci si addormenta e quello del risveglio. Ovviamente, poi, tutti i dati relativi alla qualità del sonno sono visibili in maniera più ampia su Zepp, dove vengono indicati la fase REM, il sonno profondo, il sonno leggero e tanto altro.

Software

Avete avuto modo di vedere, forse, i nuovi Amazfit Zepp. Ne abbiamo già portato la recensione sul nostro sito, e proprio in quelle occasioni avete avuto modo di apprezzarne il design dell’interfaccia. Qui, dunque, troviamo lo stesso tipo di sistema, con il singolo tasto quindi che permette di entrare proprio nel menù, movendoci al suo interno tramite le classiche gesture. Dalla watch face principale, poi, con uno swipe verso il basso si accede a diversi toggle rapidi come la torcia, la luminosità e diverse altre opzioni. Con uno swipe verso l’alto, invece, si entra direttamente all’area preposta alle notifiche. Andando ad effettuare, poi, uno swipe verso destra è possibile visualizzare alcune schermate riepilogative, come quella dedicata alla salute, alla frequenza cardiaca, alla musica e al meteo.

Come detto, il software installato su questo Amazfit è sempre lo stesso, quindi nel menu principale abbiamo le seguenti voci: Stress, PAI, frequenza cardiaca, SpO2, Esercizio, Attività, Meteo, Musica, Sveglia, Eventi, Widget e Impostazioni. Non troverete niente di più di questo, dunque, perché tale software non permette di installare al suo interno altre app di terze parti. Questo è sicuramente un punto a suo favore, sebbene molti utenti non la pensino in questa maniera, perché permette al prodotto di avere una maggior stabilità in tutte le condizioni di utilizzo.

Zepp

Ne abbiamo ampiamente parlato già in altre recensioni, ma qui voglio comunque portarvi una panoramica su questa applicazione per smartphone. Da poco, infatti, Amazfit ha deciso di rinominare tale software, implementando al suo interno una grafica piuttosto minimale. Credo sia una delle alternative più valide in tale ambito, dato che comunque non risulta mai essere confusionaria o poco chiara. Già solo nella pagina principale, dunque, è possibile vedere all’istante tutte le sezioni principali come il battito cardiaco, i passi, il monitoraggio del sonno e poco altro. All’interno di ogni singola sezione, poi, sono contenute tutte le informazioni, in maniera puntuale, che approfondiscono diversi aspetti.

Si tratta di un software equilibrato che, di fatto, può andar bene anche al patito di sport che ama tenere traccia di tutte le proprie attività e dei dati ad esse connessi.

Autonomia

Sotto il quadrante di questo Bip U trova spazio una batteria da 230 mAh. Sul sito ufficiale viene dichiarata un’autonomia di 9 giorni, ma le condizioni che vengono descritte per raggiungere tale obiettivo sono quasi irrealizzabili. Nel senso che, per quanto mi riguarda, non sono mai andato oltre i 4-5 giorni di autonomia, mantenendo attiva la rilevazione del battito cardiaco 24/24h, ricevendo parecchie notifiche ogni giorno e sfruttando per meno di due ore complessive la modalità camminata. Non è esattamente quello che mi sarei aspettato, ma comunque può andare bene per la maggior parte degli utenti. Ovviamente, nel caso in cui vengano sfruttate maggiormente le modalità relative allo sport, aspettatevi una durata ancora minore della batteria.

Per quanto riguarda la ricarica, si passa dal 10 al 100% in circa 2 ore con un caricatore da 5V/2A.

Prezzo & Conclusioni

Amazfit Bip U viene venduto attualmente su heofit.com al prezzo di circa 50 euro. Non si tratta di una cifra esorbitante, quindi, soprattutto per quello che viene offerto.

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

http://Amazfit%20Bip%20U%20–%20heofit.com

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Grazie al suo display a colori, infatti, è possibile tenere al polso un prodotto leggermente più bello rispetto a tutti gli altri modelli della serie Bip. Si ha la sensazione, quindi, di avere tra le mani un prodotto premium, nonostante i materiali siano comunque “poveri”. Non è chiaramente, però, un device indicato per coloro che amano fare sport quotidianamente, tenendo conto anche dei più piccoli particolari a livello di dati. Se fate parte di questa schiera di persone, dunque, dovrete virare verso altri lidi.

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Luca Armentano
Fin dalla tenera età coltivo la passione per tutto il mondo dell'elettronica, in particolar modo per quella che circonda i microprocessori. Da circa 3 anni la mia passione per gli smartphone ha preso forma e si è evoluta, sentendo sempre più il bisogno di condividerla con il maggior numero di persone possibili. Se mi si presenta davanti agli occhi un terminale con uno schermo? Devo provarlo!
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