Huawei e HarmonyOS 2.0: con l’Internet of Everything cambia tutto

huawei harmonyos 2.0 beta

Il 16 dicembre rappresenta una data importante per Huawei, corrispondendo al giorno del primo rilascio di HarmonyOS 2.0 al pubblico. Certo, si tratta ancora solamente di una Beta e per pochi modelli, ma è senz’altro un primo passo prima della diffusione capillare che avverrà nel 2021. Grazie ai primi video pubblicati in rete dai beta tester ci siamo potuti fare un’idea su cosa aspettarci, anche se è ancora presto per tirare le prime somme. Perlomeno dal punto di vista grafico, non sembrano esserci differenze sostanziali rispetto all’attuale EMUI 11. Le vere novità risiedono sotto al cofano, come rimarca la stessa azienda con l’annuncio odierno, soffermandosi sul concetto di Internet of Everything.

Il fatto che HarmonyOS 2.0 sia in grado di far girare le app Android fa capire come Huawei non si sia focalizzata sul creare un universo a sé stante. Parallelamente è stato comunque avviato un programma per incentivare gli sviluppatori a creare app cucite su HarmonyOS, con in ballo quasi 200 milioni di euro di finanziamenti. Ma ciò che preme maggiormente sono le novità che Huawei sarà in grado di offrire sul piatto agli utenti per convincerli della validità di quella che è a tutti gli effetti un’alternativa all’OS di Google.

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Huawei pubblica la prima Beta di HarmonyOS 2.0 e ne mostra le potenzialità

Ed è proprio qui che ci ricolleghiamo al mondo dell’Internet of Everything (IoE), un ampliamento del concetto di Internet of Things (IoT) a cui siamo già abituati. La base è molto semplice: anziché connettere solo i dispositivi, l’obiettivo di Huawei e di HarmonyOS è quello di connettere qualsiasi cosa. Si parte dai dispositivi e si passa per big data, processi ed ovviamente le persone fisiche. Un collegamento interconnesso che permette alla tecnologia di agire in maniera potenzialmente molto più profonda.

Dato che spesso questi possono rivelarsi discorsi fumosi e che non trovano riscontro nella pratica, l’azienda ha ben pensato di fare degli esempi. Immaginiamo di prendere lo smartphone Huawei ed avviare l’app per effettuare la prenotazione di una corsa col taxi. A quel punto si può riporlo in tasca e passare a consultare lo smartwatch Huawei. Essendo connesso al telefono mediante HarmonyOS, è in grado di far girare la stessa app e quindi sullo schermo verranno visualizzati in tempo reale le informazioni sul tempo di attesa, la localizzazione GPS del taxi e le informazioni sul guidatore.

Un altro esempio riguarda il fare la spesa online con i propri amici. Connettendo i propri dispositivi, tutti potranno vedere il carrello altrui, agendo di conseguenza e sfruttando l’app di videochiamata MeeTime per consultarsi a vicenda. Questi sono solo due esempi, di fronte ad un mare di potenzialità che HarmonyOS 2.0 metterà nelle mani di utenti ma soprattutto sviluppatori.

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