Trump colpisce ancora: nuovo ban USA contro la Cina e Huawei

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Pur non essendo stato rieletto, Donald Trump non accenna a placare i limiti imposti dal ban USA contro la Cina, Huawei in primis. Con un ordine esecutivo pubblicato nelle scorse ore, l’ancora in carica presidente americano proibisce alle società statunitensi di investire nelle aziende cinesi collegate all’esercito di Pechino. Un’altra brutta tegola che va ad incrinare i rapporti commerciali, sempre più tesi, fra le due potenze globali.

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La presidenza Trump potenzia il ban USA contro la Cina e Huawei

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L’inasprimento del ban USA significa che né le aziende né i privati potranno possedere azioni finanziarie di quelle società che vengono ritenute collegate all’Esercito di Liberazione Popolare, Huawei compresa. Questo vale sia per le l’acquisizione di titoli in borsa diretti che tramite fondi di investimento. Secondo quanto affermato da Donald Trump, “la Repubblica Popolare Cinese sta sfruttando il capitale degli USA per sviluppare e modernizzare apparati militari, intelligence e sistemi di sicurezza“. L’afflusso di denaro dalle casse americane a quelle cinesi comporterebbe una maggiore minaccia militare della Cina. Nell’ordine esecutivo vengono anche citati lo sviluppo e dispiegamento di armi di distruzione di massa, e cyber-attacchi.

Fra i principali fautori di questa mossa troviamo Larry Kudlow, direttore dello US National Economic Council, e Robert O’Brien, consigliere per la sicurezza nazionale. Come afferma O’Brien, “le azioni di Donald Trump proteggono gli investitori americani dal fornire involontariamente capitali destinati a migliorare l’esercito cinese. I servizi di intelligence di Pechino prendono regolarmente di mira cittadini e imprese con operazioni informatiche. Queste minacciano infrastrutture critiche, economia e forze armate americane e degli alleati nel mondo”.

Il rinnovato ban USA sarà attivato dal prossimo 11 gennaio 2021 e sarà diretto a 31 società cinesi indicate come “società militari comuniste cinesi“. E fra queste troviamo anche Huawei, già in passato accusata di essere direttamente collegata col governo della Cina ed il suo esercito. Ma figurano anche realtà conosciute, come China Telecom e China Mobile. Per il momento i funzionari di Joe Biden hanno declinato qualsiasi commento sulla situazione. Il 20 gennaio Joe Biden si insedierà alla Casa Bianca e da allora scopriremo se qualcosa effettivamente cambierà per Huawei.

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