La Cina ha lanciato in orbita il primo satellite 6G al mondo

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Ci vorrà ancora tempo prima che il 5G diventi una realtà concreta nel mondo, ma le aziende stanno già lavorando al futuro rappresentato dal 6G. Una delle prime aziende ad averne parlato nel 2019 è stata Huawei, arrivando ad affermare come il 6G sarà 100 volte più veloce del 5G. Nei mesi successivi, anche vivo ne ha iniziato a parlare, così come MediaTek e Xiaomi, segno di come la Cina sia in prima linea per lo sviluppo delle reti di prossima generazione.

A sottolineare il proprio avanzamento tecnologico, il governo della Cina ha annunciato la messa in orbita di quello che è stato definito il primo satellite 6G al mondo. Il lancio ha avuto luogo negli scorsi giorni al Taiyuan Satellite Launch Center nella provincia di Shanxi. Non è stato il solo, visto che in orbita sono stati lanciati altri 12 satelliti più convenzionali. Per portarlo a destinazione è stato adoperato un razzo Long March 6: a darne l’annuncio è stata la China’s University of Electronic Science and Technology.

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La corsa al 6G continua per la Cina, con il primo satellite sperimentale in orbita

Il motivo per cui la tecnologia 6G passa per un satellite anziché una canonica antenna potrebbe dipendere dai sistemi di comunicazione necessari per avere le prestazioni promesse. Come afferma il professor Xu Yangsheng, “questo segna la svolta della Cina nell’esplorazione della tecnologia di comunicazione terahertz nel settore aerospaziale“. Fra i campi di utilizzo in cui verrà sperimentato il 6G troviamo la gestione delle smart city, così come la prevenzione di disastri ambientali, incendi boschivi e tanto altro.

Ogni qual volta si alza l’asticella, una maggiore potenza richiede anche un’ampiezza di banda maggiore. Prendendo d’esempio il 4G, le bande utilizzate spaziano dai 700 MHz ai 2600 MHz, mentre con il 5G si arriva fino a 30/40 GHz. Con il 6G, invece, si inizia a parlare di Terahertz, ovvero migliaia di Gigahertz, un livello che potrebbe essere a dir poco ostico da veicolare tramite le solite antenne. Già adesso ci stiamo accorgendo di come il 5G richieda un certo numero e posizionamento di antenne per poter funzionare stabilmente. Con il 6G questo potrebbe diventare un cruccio non da poco, pertanto i satelliti potrebbero diventare uno dei vettori richiesti. Ma è ancora presto per parlarne in concreto, dato che gli standard del 6G saranno scritti nei prossimi anni da parte degli enti telecomunicativi preposti.

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