Huawei presenta Kirin 9000, a 5 nm e sempre più potente

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Se Huawei Mate 40 Pro è in grado di raggiungere la prima posizione su DxOMark è anche grazie al Kirin 9000. La presentazione ha avuto anche il nuovo SoC come co-protagonista, vittima delle tensioni fra USA e Cina. Come ormai saprete, infatti, questo è l’ultimo SoC prodotto da TSMC, prima del ban che impedirà a Huawei di poter collaborarci ancora. Cosa accadrà con la serie Huawei P50 è ancora poco chiaro, ma nel frattempo vediamo cosa porta sul tavolo il nuovo Kirin high-end.

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Il Kirin 9000 è il nuovo SoC ufficiale della serie Huawei Mate 40: tutte le novità

Assieme all’Apple A14 di iPhone 12, il Kirin 9000 è il primo chipset mobile con processo produttivo a 5 nm ed è stato definito come il più potente sulla piazza. Si fa forte della bellezza di 15,3 miliardi di transistor, il 30% in più rispetto all’ultimo SoC di Cupertino. Al suo interno troviamo la nuova CPU octa-core così formata: 1 x Cortex-A77 a 3,13 GHz + 4 x Cortex-A77 a 2,54 GHz + 4 x Cortex-A55 a 2,04 GHz. La potenza computazionale è in grado di offrire un boost delle prestazioni del +10% se paragonato allo Snapdragon 865+.

Ma l’upgrade maggiore lo troviamo nella gestione grafica, con la GPU ARM Mali-G78 a 24 core, più prestante del 52% rispetto alla Adreno 650. Una novità che va tutta a beneficio della componente gaming, sempre più importante anche in ambito smartphone. Novità anche per la NPU composta da 2 Big-core ed 1 Tiny-core, nuovamente la più veloce al mondo. Con un punteggio di 148.000 su AI Benchmark, è più del doppio veloce rispetto alle performance AI della controparte Qualcomm. Non sono stati sottovaluti i consumi energetici, con un’efficienza migliorata del +25% per CPU, +150% per NPU e +50% per GPU.

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Il Kirin 9000 è il primo SoC al mondo con processo a 5 nm e modem 5G integrato. Si tratta del modem Balong 5G, con tecnologia 5G Super Uplink e Downlink CA. Dentro al SoC c’è anche il rinnovato ISP 6.0, con una banda passante aumentata del 50% ed una riduzione del rumore video del 48% rispetto al precedente Kirin 990 5G.

La potenza offerta dal Kirin 9000 ha come obiettivo quello di prolungare un’esperienza fluida più a lungo rispetto al passato. Se con i precedenti top di gamma (come Huawei Mate 20 Pro) venivano garantito calo di solo il -5% dopo 18 mesi, l’azienda promette un calo del -2,5% dopo addirittura 36 mesi.

C’è anche il Kirin 9000E

A muovere il modello base di Huawei Mate 40 non c’è il SoC principale, bensì il Kirin 9000E. La variante è leggermente più modesta, condividendo praticamente tutto eccezion fatta per la GPU, sempre una Mali-G78 ma a 22 core.

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