Che cos’è la tecnologia Mini LED e come funziona

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Il mercato dei pannelli elettronici, che siano essi mirati per display piccoli di smartphone o – soprattutto – per quelli grandi dei monitor PC e smart TV, è continua evoluzione e di conseguenza, la qualità è sempre più alta. Abbiamo raggiunto un livello di immagine davvero alto con l’OLED, che fa la sua figura anche su telefoni di fascia alta come Huawei P40 Pro+, ma una gran parte di pannelli è ancora ancorata alla tecnologia LCD, che per quanto sia spesso ottima grazie anche alla tecnologia IPS, non raggiunge ancora quel livello. Per questo, i produttori hanno iniziato a portare avanti la tecnologia Mini LED, che avvicinerà sensibilmente la qualità LCD a quella OLED, con le dovute differenze. Ma che cos’è e come funziona la tecnologia Mini LED?

Mini LED: ecco che cos’è la tecnologia utilizzata da Xiaomi per i suoi futuri monitor e smart TV

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Fonte TCL

C’è da dire che, più che essere una tecnologia che rivoluziona il settore display, lo evolve. Infatti, il Mini LED fa avanzare l’attuale LCD al fine di offrire un rapporto del contrasto ovviamente più ampio e dei neri più profondi, vero gruccio dei produttori di pannelli LCD, avvicinandosi a quelli dell’OLED. Ma come funziona il Mini LED?

Come funziona la tecnologia Mini LED sugli schermi LCD?

Come buona parte degli appassionati sa, i televisori LCD sfruttano una retroilluminazione che fornisce la sorgente luminosa ed i Mini LED non sono da meno. Ma cosa cambia quindi tra quello tradizionale e quello più evoluto? La differenza tra LCD e Mini LED sta nel fatto che nella seconda tecnologia i LED sono molto, ma davvero molto più piccoli di quelli convenzionali, e di conseguenza ne entrano molti di più: sono infatti decine di migliaia, decuplicando le decine di centinaia standard.

Quali sono le differenze tra Mini LED e OLED?

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fonte: MSI

 

Tutto questo perché, nell’intento del produttore, più LED vengono utilizzati, maggiore sarà il controllo esercitato su Local Dimming, cioè gestire le parti luminose e scure dello schermo (vero punto di forza degli OLED, dove i diodi decidono si autoilluminano in base alla scena). Ma le differenze tra Mini LED e gli OLED stanno proprio in questo: i Mini LED hanno la potenzialità per raggiungere una luminosità ben superiore rispetto al picco di quella di un OLED, favorendo nella sua interezza l’HDR. E dato che esiste un maggior controllo delle zone scure dello schermo, è possibile ottenere dei neri più profondi. Peccato però, che è non si possa raggiungere ancora il livello del nero OLED perché i pixel non si spengono, come avviene con tale tecnologia. Un pregio però de Mini LED, è che il burn in è facilmente evitabile, cosa che per gli OLED richiede maggiore cura.

Perché Xiaomi ha scelto il Mini LED per i suoi monitor e Smart TV 8K?

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Ed arriviamo quindi al quid che ci ha portato a questa digressione. Infatti, Xiaomi sta per lanciare il suo primo smart TV 8K proprio con tecnologia Mini LED, che avrà una diagonale enorme da 82″ e che sfrutterà quindi, probabilmente, qualche milione di LED per illuminare il display.

Ma perché Xiaomi si affida a questa tecnologia? Anzitutto, costa meno ed il rapporto qualità/prezzo è vitale per il colosso cinese. In più, il brand di Lei Jun mira più ad una fedeltà di colori ed un HDR di altissimo livello, cosa che vuole portare anche ai suoi monitor PC da gaming (come sta per fare Huawei), che potrebbero avere anche un refresh rate molto alto, pareggiando e forse superando, grazie proprio a questa tecnologia i colossi del settore.

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