Il ban USA di WeChat colpirà duramente le vendite di Apple | Aggiornamento

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La notizia del ban USA nei confronti di app quali TikTok e WeChat sta rimbalzando in tutto il mondo. Se prima le mosse dell’amministrazione Trump venivano sbandierate come “puramente morali”, adesso lo stesso governo statunitense ha più volte ammesso che ci siano implicazioni economiche. Non è un caso che il tutto sia partito da quando Apple ha iniziato a registrare cali nelle vendite di iPhone più consistenti del solito. Non che l’azienda di Cupertino se la stia passando male, per carità, ma evidentemente si vuole agire prima che la situazione diventi troppo sfavorevole.

In ambito tecnologico, la Cina ha fatto passi da gigante, divenendo una realtà molto consolidata grazie a marchi quali Huawei e Xiaomi. Di conseguenza, colossi filo-occidentali quali Motorola, HTC, LG e Samsung ne stanno risentendo in termini di vendite. Ecco, quindi, che la scelta del governo Trump prima di bannare Huawei e poi di fare lo stesso con TikTok e WeChat sembrerebbe voler riportare un maggiore equilibrio fra le parti. Ma la verità potrebbe rivelarsi paradossalmente opposta, creando ripercussioni negative sulle vendite proprie di quelle aziende americane che vorrebbero tutelare.

Aggiornamento 14/08: un nuovo sondaggio in Cina ci mostra il possibile impatto del ban di WeChat dagli iPhone. Ve ne parliamo a fine articolo.

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WeChat bannato dagli USA, ma a risentirne potrebbero essere proprio loro

Non è un caso che Qualcomm stia facendo pressioni sul governo americano per poter commerciare con Huawei. La stessa Google, estromessa dai dispositivi Huawei, ha più volte ribadito la propria contrarietà al ban USA. Idem Microsoft ed Intel, le quali hanno avuto accesso alle licenze speciali per vendere i propri servizi hardware e software. Insomma, sono molteplici le società americane che non sono d’accordo con le decisioni di Trump e affiliati, vedendo in questo nazionalismo un danneggiamento del mercato globale.

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A buttare benzina sul fuoco ci ha pensato Ming-Chi Kuo, celebre analista del settore tech, in particolar modo di Apple. Ecco quanto da lui affermato:

Poiché WeChat è diventata una necessità quotidiana in Cina, integrando funzioni come messaggistica, pagamento, e-commerce, social networking, lettura di notizie e produttività, riteniamo che le spedizioni di prodotti hardware di Apple nel mercato cinese diminuiranno in modo significativo. Stimiamo che le spedizioni annuali di iPhone subiranno un ribasso globale del 25-30% e le spedizioni annuali di altri dispositivi, inclusi AirPods, iPad, Apple Watch e Mac, saranno ridotte del 15-25%.

Se il piano Clean Network entrerà effettivamente in azione, Apple si vedrebbe costretta a rimuovere WeChat dal proprio App Store. E considerato il software chiuso quale è iOS, è molto difficile che gli utenti possano bypassare un tale blocco. In Cina le vendite di iPhone rappresentano più del 15% delle entrate di Apple, pertanto si tratterebbe di un impatto significativo sulle casse dell’azienda. C’è anche una visione più “ottimista”: se la rimozione dell’app avverrà unicamente nella versione USA dell’App Store, allora le vendite calerebbe del 3-6% per iPhone e <3% per gli accessori. La data di entrata in vigore del ban di WeChat è il 20 settembre: vedremo se da qui in avanti ci saranno risvolti conciliatori, ma vedendo la direzione del governo USA ne dubitiamo.

Aggiornamento 14/08

Nonostante il brand di Cupertino sia molto forte in Cina, c’è il rischio che il ban di WeChat trasformi gli iPhone in un prodotto con un minore appeal. L’app di Tencent è a dir poco capillare nel paese asiatico, dove viene usata non soltanto per la messaggistica ma anche per shopping e pagamenti in mobilità, anche per biglietti dei trasporti, cinema, bollette e così via. Non dovrebbe sorprendere, quindi, che un sondaggio su Weibo testimoni che, su 1,2 milioni di partecipanti, il 95% sarebbe disposto a privarsi di iPhone pur di continuare ad utilizzare WeChat.

Gli investimenti attuati da Apple in Cina hanno significato 210 milioni di telefoni venduti negli ultimi 5 anni: allo scorso giugno circa 1 cinese su 5 aveva un iPhone nella propria tasca. Da allora le quote di mercato di Huawei sono cresciute ed è evidente che Apple ha soltanto da perderci economicamente, trovandosi fra l’incudine e il martello. Anche perché la Cina, nel suo momento di picco, è coincisa con il 25% delle vendite di Apple, per un totale di circa 43.7 miliardi di dollari.

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