OPPO e Vivo contro l’India: problemi con la produzione di smartphone?

vivo e oppo

Dopo lo scoppio della pandemia di Coronavirus (Covid-19) in Cina, che poi ha preso il largo in tutto il mondo, molte aziende avevano pensato di investire in qualche altro Paese. Tra le possibili candidate per il trasferimento delle proprio industrie c’era proprio l’India, uno dei Paesi in via di sviluppo più attrezzati da questo punto di vista. Vivo ed OPPO, dunque, erano pronte ad investire tantissimi soldi in questo Stato, costruendo nuovi poli per la produzione di smartphone, e non solo. Sembra, però, che le cose siano andate diversamente, ed ora ve ne spieghiamo il motivo.

Vivo ed OPPO bloccano gli investimenti in India

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Data l’attuale situazione geopolitica, Vivo ed OPPO in particolare hanno deciso di bloccare momentaneamente gli investimenti in India. Recentemente, infatti, i rapporti con la Cina non sono poi così idilliaci, dato che negli scorsi giorni il governo ha vietato ben 59 app cinesi. Sembra, però, che questa sia stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. C’è un forte attrito, al momento, tra le due nazioni. Questi due brand, quindi, al momento non si sono ancora iscritti nel programma di incentivi legati alla produzione in India, che farebbe certo comodo a due brand di questo tipo.

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Vivo aveva pianificato un investimento da circa 1 miliardo di dollari per la costruzione di un nuovo impianto, così come OPPO che sarebbe stata propensa a sborsare 500 milioni di dollari per produrre componenti elettronici ed apparecchi di supporto. Vedremo, dunque, se questi soldi verranno presto sbloccati o se la situazione diventerà ancora più insostenibile. Questo, comunque, non sembra minacciare al momento la produzione di smartphone di questi due colossi.

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