Recensione Chuwi HeroBook Pro: l’azienda cinese si conferma la più attenta alla qualità nella fascia economica

Credo che esistano due Chuwi. Una Chuwi che tenta ad innovare con dispositivi come il Larkbox, il PC desktop più piccolo al mondo, ed una Chuwi che continua ad accaparrarsi fette del mercato dei notebook economici, e lo fa “prendendo” spunto dai design più famosi degli altri brand. Ed il Chuwi HeroBook Pro è il frutto della seconda “personalità” (anzi, di quella principale) dell’azienda cinese: è un notebook economico, con un processore che ormai si potrebbe definire di fascia molto bassa, ma caratterizzato da un design che ricorda molto quello dei portatili della mela morsicata, e progettato in modo da poter dare una valida alternativa economica a chi, delle prestazioni incredibili, non e ne fa niente.

Recensione Chuwi HeroBook Pro

Unboxing

Essenziale e, forse, anche un po’ anonima, la confezione del Chuwi HeroBook Pro è in linea con quelle degli altri prodotti dell’azienda e contiene tutto ciò di cui si ha bisogno per poter subito accendere il portatile (cioè, niente).

Al suo interno troviamo la seguente dotazione:

  • Chuwi HeroBook Pro;
  • alimentatore con presa italiana;
  • manuale delle istruzioni.

Design

Nonostante si tratti di un notebook di origine cinese venduto ad un prezzo molto economico, il design del Chuwi HeroBook Pro è decisamente accattivante e piacevole. Certo, che quelli dell’azienda cinese abbiano “preso spunto” dai MacBook Pro di Apple è una cosa chiara a tutti, ma bisogna ammettere che il lavoro di assemblaggio e i materiali utilizzati sono di buona qualità.

La tastiera arriva quasi a filo scocca ed è molto ampia, il touchpad è piuttosto grande e tutta la scocca esterna è praticamente priva di qualsiasi dettaglio particolare, eccetto che per la scritta Chuwi sulla zona posteriore del display, il che rende l’HeroBook Pro molto sobrio nonostante sia realizzato sostanzialmente in plastica e si possano sentire alcuni scricchiolii quando si abbassa lo schermo.

Grande 33,2 x 22,4 x 2 cm e pesante 1,4 kg, sul lato destro il Chuwi HeroBook Pro integra una porta USB 3.0, la porta di ricarica e la porta mini-hdmi per collegare uno schermo esterno o una TV, a sinistra invece è presente na porta USB 2.0, il jack 3.5mm per le cuffie e la slot per la microSD.

Recensione Chuwi HeroBook Pro

La tastiera ha layout americano, ma potrete impostarla in italiano senza alcun problema, vero è però che per riuscire ad abituarsi a questa diversa disposizione dei tasti, forse, ci vorrà un po’ di tempo. Ad ogni modo, si tratta di una buona tastiera, molto spaziosa ed ottima per la scrittura anche grazie al giusto spazio tra i tasti e la corsa piuttosto piacevole e silenziosa.

Molto soddisfacente, soprattutto per la fascia di prezzo del prodotto, è il trackpad, decisamente ampio, in grado di supportare perfettamente tutte le gestures di Windows e di garantire un puntamento sempre preciso e comodo. L’unico neo potrebbe essere la durezza del tasto fisico, forse troppo resistente, ma ci si fa subito l’abitudine.

Display

Recensione Chuwi HeroBook Pro

Lo schermo un IPS da 14.1 pollici di diagonale ed una risoluzione FullHD in grado di garantire una discreta densità di pixel per pollice. Non è uno dei migliori schermi che ho avuto modo di provare, questo è certo, ma la rifinitura opaca ed un buon bilanciamento di bianco e colori lo rendono molto piacevole sia per le operazioni più basilari che per lo streaming di serie TV e Film. Quello in cui pecca però è il contrasto, decisamente sotto tono, e gli angoli di visione molto ristretti.

Buona invece la luminosità, che permette una corretta visualizzazione delle immagini anche in condizioni di luce diretta, in cui la finitura opaca dello schermo viene molto in aiuto.

Hardware – Chuwi HeroBook Pro

La dicitura “Pro” accanto al nome di questo dispositivo è giustificata, in parte, dalla scelta dell’azienda di abbandonare l’Atom X5-E8000 (presente nella versione “non Pro” del notebook), a favore di un processore Intel Gemini Lake N4000 con frequenza massima di 2.60GHz ed una scheda grafica Intel UHD Graphics 600 in grado di riprodurre video in 4K a 60 Hz e 10 Bit. La RAM è di 8 GB di tipo LPDDR4, mentre la memoria interna è affidata ad un SSD da 256 GB ed è facilmente espandibile tramite uno slot M2.Sata posto nella zona inferiore del notebook.

Si tratta chiaramente di una configurazione non pensata per la produttività pesante o per il gaming che consente di utilizzare il dispositivo solo per la navigazione web, per vedere qualche film su Netflix e per il pacchetto Office. È anche possibile l’esecuzione di giochi elementari presenti sul Microsoft Store, ma dimenticatevi assolutamente di installarci titoli come Fortnite o League Of Legends.

Ogni tanto, molte troppe applicazioni pesanti aperte in background, questo Chuwi fa notare qualche rallentamento, ma per un utilizzo basilare o “universitario” andrà più che bene, a patto che si riesca ad accettare un lieve surriscaldamento sul lato destro della tastiera.di utilizzare questo dispositivo giusto per la navigazione web, per vedere qualche film su Netflix e per il pacchetto Office.

Recensione Chuwi HeroBook Pro

Ogni tanto, con troppe applicazioni pesanti aperte in background, questo Chuwi fa notare qualche rallentamento, ma per un utilizzo basilare o “universitario” andrà più che bene, a patto che si riesca ad accettare un lieve surriscaldamento sulla parte destra della tastiera.

Il comparto audio è affidato a due speaker posizionati all’interno della cerniera tra il display e la tastiera, e che sono in grado di riprodurre un audio decisamente sbilanciato verso le frequenze medie ed alte, a discapito delle basse, ma con un buon volume di ascolto.

Molto scarsa la fotocamera integrata e posizionata sul bordo superiore dello schermo, con colori poco vividi ed immagini estremamente rumorose, e che può essere adatta solo all’esecuzione di videochiamate informali, ma nulla di più.

Autonomia Batteria

Buona la batteria da 38 Wh integrata, che permette al Chuwi HeroBook un’autonomia sufficiente e che, oltre al design e alla costruzione potrebbe essere considerata un altro punto di forza.

Recensione Chuwi HeroBook Pro

Con un utilizzo medio in cui ho eseguito brevi sessioni di scrittura insieme a NetflixSpotify e navigazione web, sono riuscito ad arrivare a circa 6/7 ore di autonomia, il che non è male. ci assestiamo tra le 6 e le 7 ore. Le tempistiche di ricarica, invece, le ho trovate piuttosto lente perché il laptop passa dallo 0 al 100% in quasi 3 ore.

Conclusioni e prezzo in Italia – Chuwi HeroBook Pro

Il Chuwi HeroBook Pro ha un prezzo di circa 200 euro in Italia, ma talvolta è possibile acquistarlo anche in sconto grazie ad uno dei nostri coupon (nel momento in cui scrivo la recensione è in vendita al minimo storico di 179 euro). Si tratta di un prezzo decisamente in linea con quello degli altri competitor della stessa fascia di mercato, con i quali sostanzialmente l’HeroBook Pro condivide tutto, eccetto la batteria e il design molto più piacevole.

Recensione Chuwi HeroBook Pro

Detto molto francamente, si tratta di un prodotto che fa fatica nelle operazioni leggermente più complesse e con troppe app aperte nel multitasking, ma potrebbe essere una buona soluzione per la scrittura in mobilità o per la visione di film. Insomma, quello che viene definito il classico “utilizzo universitario”.

Insomma, se siete alla ricerca di un notebook economico per la produttività pesante o per il gaming, allora è meglio che viriate su un altro prodotto, ma se se invece vi serve un computer portatile bello, con il quale poter effettuare tute le operazioni più comuni, allora potreste valutarne l’acquisto.

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RASSEGNA PANORAMICA
Confezione
Design e materiali
Hardware e prestazioni
Display
Batteria
Prezzo
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Dario Caliendo
Nel mondo della tecnologia dal lontano 2007, ingegnere informatico di formazione, condivide la sua passione per il tech con quella per gli animali e per la buona cucina. Crede che la tecnologia debba essere sempre alla portata di tutti, e per questo ama spiegarla nel modo più semplice e chiaro possibile. Le recensioni sono il suo pane quotidiano.
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