Seri problemi per Asus ZenFone Max Pro M2: unità in bootloop da mesi

asus zenfone max pro m2

Modding a parte, purtroppo anche gli aggiornamenti ufficiali possono portare a compromissioni del dispositivo. A volte anche con problematiche non di poco conto: basti pensare allo schermo verde di OnePlus 8, al display malfunzionante di Xiaomi Mi A2 Lite o ai fastidi avuti con le MIUI Beta su Xiaomi Mi 10. Problemi del genere non fanno distinzione fra telefoni premium e non ed anche ASUS ZenFone Max Pro M2 sta dando non poche rogne ai suoi possessori. Come segnalano su internet, l’aggiornamento di marzo con il firmware 16.2017.2002.073 ha reso alcune unità pressoché inutilizzabili.

Da allora è stato rilasciato un ulteriore aggiornamento, durante il mese di aprile, con la release 16.2017.2004.075. Sfortunatamente nemmeno questo aggiornamento è riuscito a ripristinare la situazione: le unità colpite sono andate in bootloop, non riuscendo ad avviarsi normalmente. Sul forum ZenTalk diversi utenti hanno parlato dell’accaduto: ASUS ha affermato di esserne al corrente e a quanto pare il problema è più grave del previsto.

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ASUS ZenFone Max Pro M2 e bootloop: l’ultimo aggiornamento ne ha compromesso il funzionamento

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Purtroppo la causa scatenante di un fenomeno di bootloop può avere natura hardware: in tal caso l’unica soluzione è la riparazione, se non la sostituzione del dispositivo. ASUS ZenFone Max Pro M2 rientra proprio in questa casistica, dato che l’aggiornamento ha in qualche modo compromesso la scheda madre.

Del problema si è tornati a parlare a mesi di distanza dal suo insorgere, ma sembra che ASUS non l’abbia gestito nel migliore dei modi. Ad una richiesta di aiuto a riguardo, l’azienda avrebbe risposto di essere disposta a riparare il dispositivo, ma senza farlo passare in garanzia. Ciò significa il pagamento di un costo pari a 71€, una somma ritenuta ingiusta data l’apparente causa del danno.

Fortunatamente pare che ASUS abbia capito l’entità della situazione e, dopo che la notizia è rimbalzata su vari media, ha deciso di rimediare (come potete vedere nel tweet qua sopra). Certo è che viene da chiedersi cosa sarebbe successo in un mondo senza internet, dove questo tipo di problemi non avrebbe la stessa cassa di risonanza.

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