OPPO contro il Covid-19 in Italia, con mascherine FFP3 e telefoni contro l’isolamento sociale

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Le iniziativa di OPPO contro il Coronavirus nel nostro paese continuano anche per il mese di Aprile (dopo i primi aiuti per l’Europa arrivati a Marzo). Il colosso cinese ha donato 100.000 mascherine FFP3 al Comune di Milano e alla Protezione Civile Italiana ma le novità non finiscono qui.

Le iniziative di OPPO contro il Coronavirus in Italia continuano

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Per quanto riguarda le mascherine FFP3 donate da OPPO, queste verranno distribuite secondo i bisogni del territorio, attraverso la Protezione Civile nazionale e i servizi della Regione Lombardia. Una forma di supporto assai gradite per tutte le strutture mediche che sono in questo momento in grande difficoltà, vista la carenza di materiali necessari. Il messaggio lanciato dalla compagnia cinese è chiaro e basta osservare l’immagine in copertina. “Insieme ce la faremo! Uniti vinceremo!”, questo il messaggio di speranza e solidarietà rivolto all’Italia.

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Come anticipato anche in apertura, le iniziative del brand non finiscono qui. OPPO Italia ha donato infatti 100 telefoni alla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, attiva da 20 anni nel supporto all’infanzia e nel coordinamento e realizzazione di progetti rivolti ai bambini in condizioni di disagio sia in Italia che all’estero.

100 telefoni in dono alla Fondazione Francesca Rava

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Anche in questo caso l’azienda ha voluto mandare un segnale di solidarietà. L’isolamento forzato sta acuendo ed inasprendo situazioni già complicate e spesso drammatiche. “Attraverso questa donazione, OPPO ha voluto rinnovare il proprio supporto in favore delle persone che hanno più bisogno – ha dichiarato Daniele De Grandis, Executive Director di OPPO Italia – in un momento storico che fa dell’isolamento, della distanza e della solitudine il proprio imperativo, gravando su situazioni già delicate, OPPO ha voluto dare espressione concreta a una delle qualità più grandi che la tecnologia possiede, ovvero la capacità di unire, avvicinare ed eliminare le distanze, siano esse sociali o fisiche.”

Per assicurarsi un’azione di sostegno diffusa ed estesa alle numerose realtà colpite dall’emergenza, gli smartphone non verranno suddivisi unicamente tra gli ospedali (40 telefoni in totale), ma verranno inoltre utilizzati e inviati dalla Fondazione Francesca Rava all’interno di una Casa Circondariale, per l’allestimento di spazi all’interno del carcere dedicati all’incontro tra il bambino e il genitore, presso presidi pediatrici, case-famiglia e comunità per minori. Con questa donazione, dunque, OPPO vuole rivolgersi ai molteplici volti della difficoltà, rispondendo alle loro esigenze con un supporto all’avanguardia in grado di fronteggiare gli ostacoli fisici e materiali che questo periodo di emergenza impone.

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