Il Coronavirus non si passa via smartphone: la smentita dell’esperto

smartphone coronavirus

Da quando l’epidemia di Coronavirus ha preso le prime pagine di tutte le testate giornalistiche, i dubbi sollevatisi attorno ai metodi di contagio sono stati molteplici. Specialmente in Italia, uno dei paesi – ahimé – più colpiti dalla forte viralità del COVID-19, con scene al limite dell’isteria. A pagarne maggiormente le conseguenze è stata la Lombardia, laddove i focolai hanno costretto le amministrazioni ad avviare delle vere e proprie quarantene. Una faccenda che rischia di aggravare un’economia globale che già vede il mercato degli smartphone in netto calo rispetto al passato.

Anche perché c’è chi, in maniera più o meno legittima, ha iniziato a mostrare scetticismo nei confronti delle spedizioni dalla Cina. Essendo stata la Cina il paese dove il primissimo focolaio ha avuto origine, sono diverse le persone che hanno valutato, se non addirittura deciso di non acquistare più nulla fino a che la situazione non si sarà normalizzata.

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Niente paura: gli smartphone non possono trasmettere il Coronavirus

Da quando il nuovo Coronavirus imperversa, si è molto dibattuto sui metodi di disinfezione che siano più giusti da adottare. Lasciandoci da parte le diatribe attorno alla vendita di mascherine  amuchina ed i relativi episodi di sciacallaggio economico, alcuni si sono chiesti: lo smartphone può essere un veicolo per la diffusione del virus? Rischio qualcosa se acquisto un telefono dalla Cina? A questo tipo di domanda ha risposto Massimo Andreoni, direttore scientifico del Simit e professore di malattie infettive dell’Università di Tor Vergata.

E fortunatamente per noi, prontamente arriva la smentita: il virus necessita di cellule viventi per potersi replicare e diffondere. “Lo smartphone può trasmettere germi resistenti, ma un virus è cosa diversa: ha bisogno di cellule viventi per replicare“. Prosegue poi così: “Starei attento a correlarlo al problema coronavirus. Altrimenti lo smartphone diventa come la maniglia della porta, toccandola ci si infetta”.

Insomma, potete stare tranquilli: acquistare uno smartphone dall’Oriente non vi metterà più a rischio del normale. Anche perché, come vi avevamo già spiegato in questo articolo, vige lo stesso ragionamento per i pacchi dalla Cina. Il tempo di sopravvivenza del COVID-19 su superfici non organiche è molto breve, figuriamoci per un pacco che arriva dalla Cina dopo giorni dall’invio.

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