Honor provoca Xiaomi: i sensori da 100 MP sono inutili

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Il 2020 non sarà soltanto l’anno dei pieghevoli e del 5G. Sarà anche l’anno in cui vedremo nuovi smartphone con fotocamere da 100 MP. Il trend è stato inaugurato da Xiaomi con Mi CC9 e Mi Note 10 e sarà portato avanti da Samsung con Galaxy S20 Ultra. E siamo certi che anche altre aziende abbracceranno tale novità, in un mercato come quello degli smartphone, sempre desideroso di innovare dal lato tecnico. Ma non sempre questo tipo di innovazioni portano effettivi benefici agli utenti, rischiando per essere soltanto dei meri specchietti per le allodole.

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Niente fotocamere da 100 MP: per Honor c’è altro a cui pensare per i sensori

Di questa idea è la dirigenza di Honor, recentemente scagliatasi scontro la scelta di utilizzare sensori con risoluzioni così elevati. A dirlo sulle pagine di Weibo è il senior executive Kailiang Shen, sottolineando come Honor non vorrà far parte di questo trend. Al contrario, la volontà sarà quella di portare smartphone le cui fotocamere abbiano pixel grandi, piuttosto che risoluzioni altissime.

Il contro dei sensori con tanti MP è che i pixel che li compongono non hanno spazio a sufficienza, finendo per essere molto piccoli. Spesso avere sensori anche da “soltanto” 48 MP (in su) significa avere pixel da meno di 1 μm. Ciò si traduce in una minore sensibilità in fase notturna, dato che le loro dimensioni fanno sì che la luce catturata non sia molta. È comunque possibile compensare ciò tramite la tecnica del Pixel Binning, ottenendo così foto a risoluzioni inferiori (solitamente 12 MP) ma con pixel maggiorati. Insomma, non aspettatevi un Honor 30 o un Honor V40 con fotocamere oltre i 50 MP, anche se mai dire mai.

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