Recensione OPPO Reno2 Z: bello e possibile!

recensione oppo reno2 z

Qualche tempo fa abbiamo recensito il Reno Z, il piccolo della serie Reno equipaggiato con un chipset MediaTek. Il dispositivo ci ha regalato non poche soddisfazioni, dimostrando che la scelta di puntare sul chipmaker asiatico si è rivelata vincente (qui trovate tutti i dettagli). Con OPPO Reno2 Z la compagnia cinese ha pensato bene di fare il bis, riproponendo un processore già collaudato, ma in una salsa differente, con un look mutuato dal fratello maggiore ed un display tutto schermo. OPPO sarà riuscita a bissare le performance del primo capitolo? Le novità introdotte dal nuovo arrivato sono convincenti? Scopritelo nella nostra recensione di OPPO Reno2 Z!

Recensione OPPO Reno2 Z

Confezione di vendita

Proprio come il suo predecessore, il dispositivo arriva all’interno di una confezione di vendita di forma allungata, color perla e con uno stile sciccoso. Un plauso ad OPPO per la scelta di un cartonato così elegante: sembra quasi di aver acquistato un super top di gamma! All’interno della confezione troviamo la seguente dotazione:

  • OPPO Reno2 Z;
  • cover semi-rigida in finta pelle;
  • pellicola protettica pre-applicata;
  • auricolari OPPO;
  • alimentatore con ricarica rapida da 5V 4A;
  • cavo dati USB – USB Type-C;
  • spillino per lo slot SIM;
  • manualistica.

Design e costruzione

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Il nuovo OPPO Reno2 Z si distingue fin dal primo contatto, una volta estratto il dispositivo dalla confezione. Il corpo misura 161.8 x 75.8 x 8.7 mm per un peso di 195 grammi e la scocca posteriore è realizzata in vetro Corning Gorilla Glass 5: impossibile non farsi coinvolgere dalla colorazione Luminous Black, dotata di riflessi blu lungo i bordi e intorno al logo del brand. Inoltre – un punto a favore per tutti gli “ossessionati” come il sottoscritto – la Quad Camera posteriore, posizionata al centro della cover, è a filo con il resto della scocca. Dite addio a quel fastidiosissimo gradino, onnipresente nella gran parte dei dispositivi in commercio!

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Insomma… il look è promosso in pieno e la qualità dei materiali non è da meno. Comunque, nonostante la bellezza della scocca il trattamento oleofobico lascia un po’ di amaro in bocca. Meglio utilizzare la cover in dotazione, raffinata e realizzata in simil-pelle.

Frontalmente abbiamo un bel pannello tutto schermo con un rapporto display/superficie del 91.1%), un mento ben ottimizzato, la capsula auricolare lungo il bordo superiore e la sensoristica.

Il frame perimetrale ospita la selfie camera retrattile ed il microfono secondario; all’opposto abbiamo l’ingresso mini-jack, il microfono principale, la porta USB Type-C e lo speaker. Lungo il lato destro trova spazio il bilanciere del volume, mentre dall’altro lato lo slot per le SIM e la microSD.

Display

A bordo di OPPO Reno2 Z troviamo un pannello AMOLED da 6.5″ con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), densità di 391 PPI ed una luminosità di 430 nit. A proteggere lo schermo troviamo un vetro protettivo Gorilla Glass 5 mentre al di sotto del display abbiamo un sensore ID di terza generazione integrato. Questo offre – almeno su carta – un’area di sblocco più luminosa del 16% ed una velocità maggiorata dell’11.3%. Le promesse vengono mantenute ed il lettore d’impronte è in grado di offrire uno sblocco praticamente istantaneo.

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Tornando al display, trattandosi di un AMOLED non si riscontrano i difetti tipici dei pannelli LCD per quanto riguarda i neri; inoltre – proprio come per il suo precedessore – ci troviamo di fronte ad un’unità di buona fattura, con colori fedeli (anche se leggermente troppo saturi), angoli di visuale soddisfacenti ed un’ottima resa per la fruizione di contenuti multimediali, un vantaggio accentuato anche dall’assenza del notch.

Nelle Impostazioni è possibile regolare la temperatura dei colori ed attivare l’Always-on Display ed il filtro anti luce blu. Infine abbiamo anche il supporto al DC Dimming, in modo da evitare lo sfarfallamento dello schermo a livelli bassi di luminosità e – di conseguenza – l’affaticamento degli occhi.

Hardware e Performance

Squadra vincente non si cambia e quindi OPPO ha deciso di implementare nuovamente il chipset MediaTek Helio P90, soluzione octa-core fino a 2.2 GHz, composta da 2 cluster Cortex-A75 e 2 Cortex-A55 e realizzata a 12 nm. Il tutto è accompagnato da 8 GB di RAM e 128 GB di storage interno.

Se il precedente Reno Z aveva dimostrato di saperci fare, seppur con qualche piccolo calo ogni tanto, il Reno2 Z cambia le carte in tavola a tutto tondo. La navigazione è fluida e scattante e l’apertura/chiusura delle applicazioni (anche quelle non in background) non presenta rallentamenti evidenti. Le memorie fanno il loro lavoro come si deve e l’utilizzo quotidiano dello smartphone non ha causato alcun fastidio, anzi si è rivelato un piacere.

La parte grafica si affida alla GPU IMG PowerVR GM 9446 a 970 MHz, la quale ha offerto delle buone prestazioni sia con i titoli casual che per quelli più pesanti.

Recensione OPPO Reno2 Z – Benchmark

Software

Il software con cui arriva il dispositivo è la ColorOS 6.1 basata su Android 9 Pie, con patch di sicurezza aggiornate al mese di settembre 2019. Se siete amanti del brand e della sua interfaccia proprietaria, di certo sarete completamente a vostro agio. Per i neofiti, nessun problema: si tratta di una versione personalizzata di Android ricca di funzionalità e dal design accattivante. Buona la fluidità e di certo non mancano una valanga di opzioni tra cui sbattere la testa.

Abbiamo le Gesture Full Screen (in modo da sfruttare a pieno l’ampio display tutto schermo), il Benessere digitale (per controllare quanto tempo passiamo con lo smartphone), i vari gesti come lo screenshot a tre dita, la Barra laterale intelligente da personalizzare con le app preferite. Immancabili l’App Clone e lo Spazio Gioco; quest’ultimo, insieme all’Assistente Gioco, contribuisce a rendere il gaming più fluido chiudendo tutte le app inutili in background ed ottimizzato le performance.

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Con una pressione prolungata del tasto Power è possibile richiamare Google Assistant mentre nelle Impostazioni Supplementari sono presenti le opzioni per personalizzare gli effetti di luce e sonori della pop-up camera. A proposito dell selfie camera, è presente il Face Unlock, rapido ed affidabile nonostante si tratti di una soluzione senza hardware dedicato.

Qualità fotografica

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Dato che squadra vincente non si cambia, il sensore Sony IMX586 torna da protagonista anche con Reno2 Z. Tuttavia il cambiamento c’è eccome, dato che stavolta il device offre una Quad Camera composta dal già citato sensore da 48 MP (f/1.7) accompagnato da un grandangolo da 8 MP con FOV 119° e apertura f/2.2, un obiettivo per ritratti da 2 MP ed un modulo monocromatico da 2 MP. Di certo un bel passo in avanti rispetto al modello precedente, equipaggiato con una “semplice” Dual Camera.

Il comparto fotografico offre scatti molto interessanti, con un buon livello di dettaglio e colori fedeli. Un plauso alla modalità Colore Abbagliante, attivabile nella schermata dell’app Fotocamera, che permette di ottenere colori più brillanti, senza risultare troppo aggressiva. Ottimo anche il bokeh: in modalità Ritratto il device è in grado di scontornare quasi alla perfezione il soggetto in primo piano. Insomma, gli scatti effettuati con OPPO Reno2 F si sono rivelati davvero soddisfacenti, almeno per quanto riguarda le scene ben illuminate.

Di notte la situazione peggiora – com’è ovvio – ma per fortuna la Ultra Night Mode fa il suo lavoro ed è in grado di restituire immagini migliorate con un maggior livello di dettagli ed una gestione ottimale della luce a disposizione (a parte qualche lieve sbavatura e un Lens Flare qua e là). Nel complesso la Quad Camera dello smartphone convince e contribuisce a dare un’ottima impressione generale.

I selfie si affidano ad una fotocamera da 16 MP con apertura f/2.0, una soluzione meno performante rispetto al modulo da 32 MP presente a bordo di Reno Z. Gli autoscatti perdono qualche dettaglio, anche se nel complesso è possibile realizzate immagini buone per un ambito social; ovviamente con luce artificiale e di notte i dettagli si fanno più pastosi ed il rumore di fondo aumenta. Molto carina la possibilità di girare video con effetto bokeh utilizzando la selfie camera pop-up.

Il dispositivo è in grado di registrare video in 4K a 30 fps. Inoltre, grazie alla funzionalità Ultra Steady Video è possibile girare clip più nitide e fluide, ma solo per video in Full HD a 60 fps.

Autonomia

L’autonomia di OPPO Reno2 Z si affida ad un’unità da 4000 mAh, più che sufficiente per arrivare vivi a fine giornata. L’autonomia si assesta tra le 5 e le 6 ore di display acceso, ovviamente variando in base all’intensità di utilizzo. Per il nostro uso – fatto di navigazione web, social, email, foto, Spotify e Brawl Stars – lo smartphone si è dimostrato valido ed affidabile.

La ricarica completa avviene in poco meno di 1 ora e 30 minuti grazie al supporto alla ricarica VOOC 3.0 da 20W, tramite il caricabatterie in dotazione.

Connettività e audio

Per la gioia degli utenti che non vogliono rinunciare a nulla… Reno2 Z non si fa mancare proprio niente. Abbiamo il supporto Dual SIM LTE ed uno slot triplo, in grado di ospitare due SIM e – contemporaneamente – anche una microSD. Nessun problema per quanto riguarda la ricezione e l’audio in chiamata. Lo stesso dicasi con la navigazione satellitare tramite GPS/A-GPS/Beidou/Glonass. Presente il supporto al Bluetooth 5.0 ed al Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band e (i più esigenti tireranno un sospiro di sollievo) non manca nemmeno l’NFC.

Un piccolo appunto per l’Assistente Wi-Fi presente nelle Impostazioni: tramite questa funzione è possibile attivare il passaggio intelligente tra connettività 4G e Wi-Fi quando il segnale di quest’ultimo è scarso, in modo da non perdere colpi (utilissimo quando di gioca a titoli multiplayer online).

Buono anche l’audio in cuffia – sia con quelle cablate che con soluzioni wireless. Lungo il bordo inferiore troviamo un singolo speaker, in grado di restituire un audio piacevole (non manca qualche imperfezione) e con un buon volume, accentuato ulteriormente dalla possibilità di sfruttare il device come cassa di risonanza poggiandolo su una superficie.

Recensione OPPO Reno2 Z – Prezzo e conclusioni

Arrivati al termine della nostra recensione di OPPO Reno2 Z rispondiamo alla domanda lasciata in sospeso in apertura. Sì, l’azienda cinese è riuscita a fare il bis e dopo aver proposto un modello Z che convince, anche il secondo capitolo della gamma risulta vincente. Il dispositivo ha tutte le carte in regola per piacere: un look super accattivante (bellissima la cover posteriore), un display tutto schermo, una Quad Camera in grado di dare soddisfazioni, una buona autonomia. Si tratta di uno smartphone che non si fa mancare assolutamente nulla – come specificato anche all’interno della recensione – ma che sceglie di puntare su un chipset MediaTek, brand non visto sempre di buon occhio. Ed anche qui lo fa al meglio delle sue possibilità, con una sola configurazione da 8/128 GB, per offrire il massimo delle prestazioni.

Se l’Helio P90 ci aveva convinti sul predecessore, beh, anche qui non si è dimostrato da meno. La user experience è più che soddisfacente, l’interfaccia è fluida e la ColorOS è ricca di feature e personalizzazioni. E poi c’è l’NFC. Insomma, tutti dettagli che rendono il Reno2 Z uno smartphone completo e piacevole. Forse l’unico neo per qualcuno potrebbe essere il prezzo (anche se giustificato), ma per fortuna le offerte non mancano mai.

Il nuovo Reno2 Z è disponibile all’acquisto a 349€ presso i principali store di elettronica, tra cui Unieuro. In alternativa è già possibile trovarlo a prezzo scontato (a 329€) su eBay, tramite il box qui sotto.


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