Recensione Realme 5 Pro: un medio di gamma…che convince!

Realme 5 Pro

Da quando Realme è stata fondata, ha portato sul mercato prodotti davvero molto interessanti. Quello che la contraddistingue rispetto a tanti altri brand, infatti, è il rapporto qualità-prezzo dei propri dispositivi. Nel corso di questi mesi, dunque, ha mostrato un’attenzione verso il cliente finale davvero invidiabile. Quest’azienda, infatti, ha cercato sempre di proporre diversi smartphone in varie fasce di prezzo, accontentando qualsiasi tipo di portafogli. Con Realme 5 Pro, quindi, il brand ha proposto un device medio di gamma che non vuole spiccare in nessun particolare comparto, pur proponendo un hardware abbastanza bilanciato. Come si sarà comportato questo smartphone nei nostri test? Sarà riuscito a conquistare la nostra fiducia? Scopriamolo meglio all’interno della nostra recensione completa.

Recensione Realme 5 Pro

Unboxing

Se osserviamo la confezione di vendita, notiamo sulla parte frontale l’immagine del device, su entrambe le facce. All’interno di tale box, dunque, troviamo:

  • Realme 5 Pro;
  • cavo USB/USB Type-C;
  • alimentatore da parete con presa europea;
  • cover morbida trasparente in silicone;
  • breve manuale d’istruzioni, anche in lingua italiana;
  • spilletta per lo slot SIM.

Design & Materiali

Dando uno sguardo al profilo posteriore di questo smartphone, possiamo apprezzarne il suo design. Realme ha voluto realizzare, infatti, un dispositivo dotato di particolari giochi di luce, presentando questo stile, simile al diamante, sicuramente unico nel suo genere. Questa colorazione Crystal Green, inoltre, non fa altro che valorizzare questo tipo di design. Al di là di questo aspetto, però, il prodotto non presenta dimensioni esagerate, misurando 157 x 74.2 x 8.9 mm, con un peso di 188 grammi. Dal punto di vista della maneggevolezza, dunque, non avrete nessun problema nel gestire questo smartphone durante tutte le vostre attività. Vi ricordo, però, che la scocca posteriore è realizzata quasi sicuramente in plastica, quindi dovrete prestare più attenzione del dovuto per non rovinarla.

Realme 5 Pro

Tutto il frame laterale è realizzato in metallo, con una superficie satinata dello stesso colore presente sul retro. Da notare, poi, che tra il display e lo stesso profilo metallico trova spazio un sottile strato di plastica, che troviamo su tanti altri device di questa fascia di prezzo. Sempre sul retro, poi, ho notato la presenza di una superficie poco oleofobica, che quindi trattiene troppe impronte. Malgrado questo, sulla destra troviamo il tasto di accensione/spegnimento, mentre dalla parte opposta abbiamo i tasti del bilanciere del volume e lo slot per la doppia nano SIM.

Realme 5 Pro

Sulla parte alta troviamo solo il microfono secondario per la soppressione dei rumori ambientali, mentre quello principale è posto in basso. A fianco a questo, dunque, risiedono anche il foro mini jack per le cuffie, così come l’ingresso USB Type-C e lo speaker di sistema. Sul retro, comunque, abbiamo una quad camera, coadiuvata dal singolo flash LED ed il lettore d’impronte digitali.

Display

A bordo di Realme 5 Pro troviamo un display LCD IPS da 6,3 pollici di diagonale, con risoluzione FHD+ (2340 x 1080 pixel), densità di 409 PPI e form factor in 19.5:9. Come possiamo vedere dando un’occhiata alla parte frontale, in alto risiede un notch a goccia contenente una selfie camera da 16 mega-pixel e apertura f/2.0. Dal punto di vista dei colori restituiti, possiamo attribuire una sufficienza piena a questo prodotto, dato che tutte le tonalità sono abbastanza fedeli alla realtà, sebbene bianchi e neri non siano troppo profondi. Nel caso in cui non foste in sintonia con la calibrazione iniziale dei colori stessi, però, potreste sempre regolarla tramite l’apposito menù presente nelle impostazioni.

Realme 5 Pro

Durante tutto il periodo di utilizzo di questo smartphone ho notato un leggero ritardo tra il tocco e la reazione su schermo. Se si passa da un device di fascia alta, per utilizzare questo dispositivo, la differenza la si nota fin dal primo istante. Questa sensazione, però, non è sempre così accentuata come su Realme 5 Pro. Dopo un breve periodo di tempo, comunque, ci si fa l’abitudine e tale difformità non viene rilevata più in maniera così forte. Nonostante questo, non ho avvertito nessun particolare problema in fase di scrittura, sebbene durante le fasi più concitate il sistema tende a perdere qualche tocco.

Realme 5 Pro

Utilizzando questo dispositivo in esterna non ho avvertito nessun problema a livello di luminosità, riuscendo a vedere bene lo schermo anche sotto la luce diretta del sole. Su questo telefono, infatti, il sensore di luminosità è abbastanza reattivo, pur mantenendo una livello sempre leggermente troppo basso.

Hardware

Realme 5 Pro monta un Soc Qualcomm Snapdragon 712, con architettura 2 x 2.3 GHz Kryo 360 Gold + 6 x 1.7 GHz Kryo 360 Silver. Si tratta, dunque, di una CPU octa-core con frequenza di clock massima pari a 2,3 GHz, dotata di un processo produttivo a 10nm e di una GPU Adreno 616. Nel nostro modello, poi, trovano spazio ben 8GB di RAM e 128GB di storage interno. Questi, inoltre, possono essere aumentati fino a 128GB, grazie ad una microSD da inserire nello slot SIM.

Come si comporta nell’utilizzo quotidiano? Non parliamo, ovviamente, di uno smartphone top di gamma, quindi tutto dovrà essere rapportato alla sua fascia di prezzo. Siamo comunque in presenza di un prodotto in grado di soddisfare la maggior parte degli utenti che sono alla ricerca di un telefono affidabile. Sotto ogni aspetto, infatti, questo prodotto riesce a mantenere delle performance soddisfacenti, navigando agevolemente tra i vari menù, così come su tutte le applicazioni installate nel sistema. Con Facebook, Instagram, Telegram ed altri, dunque, non avrete mai nessun problema. Non aspettatevi, però, di trovare diverse app aperte in background anche dopo diverso tempo dall’ultimo utilizzo. Sembra, infatti, che il sistema voglia mantenere un approccio abbastanza conservativo da questo punto di vista.

Con alcuni giochi meno prestanti, presenti sul Play Store, si riesce a raggiungere un livello di giocabilità molto alto. Andando ad utilizzare, invece, titoli leggermente più pesanti come Call of Duty Mobile, la qualità grafica cala drasticamente ma le performance restano buone. Non si notano, infatti, grossi cali di frame durante le sessioni di gioco, mantenendo una buona stabilità.

Benchmark

Software

Non tutti, forse, conoscono bene la ColorOS. Questo sistema, dunque, rappresenta una delle tante personalizzazioni di Android, che permette di sfruttare un numero di opzioni davvero ampio. Su Realme 5 Pro, comunque, trova spazio la ColorOS 6.0, basata su Android 9 Pie e con patch di sicurezza che, poco prima della recensione, sono state aggiornate a novembre 2019. Da questo punto di vista, dunque, Realme potrebbe seguire a lungo questo telefono a livello software, dato che anche su modelli più datati stanno continuando ad arrivare costantemente nuovi update.

Come ho già ribadito in altre recensioni, questo tipo di personalizzazione è ancora un po’ troppo ancorato alla cultura cinese. Se in futuro, però, dovesse mostrare una grafica differente, magari più minimale, potrebbe davvero candidarsi come una delle ROM di Android meglio gestite a livello di opzioni. Sulla ColorOS, infatti, il livello di personalizzazione è molto elevato, potendo gestire a piacere diversi parametri. Su tutti, però, troviamo una gamma di colori davvero molto varia, in quasi ogni settore. Nella finestra dei toggle rapidi, ad esempio, vediamo come ogni tonalità indica un certo stato delle varie funzioni. Questo sistema è sicuramente molto intuitivo e simpatico, ma molto distante rispetto a quello che siamo abituati a vedere sulla maggior parte dei software europei. Trovo, inoltre, un po’ dispersivo il menù principale, che non risulta essere proprio intuitivo.

All’interno del software, comunque, abbiamo a disposizione molte funzioni di Android disponibili anche su altri dispositivi, come l’opzione Benessere Digitale ed un sistema di controllo del device, definito Gestione telefono. Attraverso quest’ultimo, dunque, sarà possibile tenere sotto controllo lo stato di salute del telefono, ricercando virus, effettuando una pulizia della memoria cache e tanto altro.

Fotocamera

Se diamo un’occhiata al retro di questo smartphone, vediamo come siano presenti ben quattro differenti sensori. Su quello primario viene riportata la scritta “48MP” e, infatti, a bordo di tale unità trova spazio un sensore Sony IMX586 da 48 mega-pixel. Troviamo, poi, un obiettivo secondario da 8 mega-pixel che presenta una lente grandangolare. Gli altri due sensori, entrambi da 2 mega-pixel, vengono utilizzati per le macro e per il calcolo della profondità di campo.

Dando un’occhiata alle immagini, vediamo come gli scatti non siano assolutamente di basso livello. Sfruttando la fotocamera principale, che di default non impostata su 48 mega-pixel, si riescono ad ottenere ottimi risultati. Questo sensore riesce, dunque, a gestire abbastanza bene l’illuminazione esterna di giorno, sovraesponendo raramente le zone più chiare. Sotto ogni punto di vista, poi, c’è anche una certa cura per i dettagli, che però viene accentuata nel momento in cui si sfrutta la massima risoluzione possibile. Con 48 mega-pixel, però, non sarà possibile accedere ad alcune funzioni accessorie, come l’HDR. Utilizzando gli altri sensori, poi, si ottengono discreti risultati, soprattutto con le macro, che risultano essere davvero di buon livello. Meno eccitante, invece, è il risultato restituito dal sensore grandangolare, con il quale si perde moltissima qualità a livello di dettagli.

Di notte la qualità cala leggermente, soprattutto nelle zone maggiormente illuminate. In questo caso, infatti, il sensore non riesce a gestire bene le luci, bruciando molte parti. Non consigliamo, poi, l’utilizzo del sensore grandangolare, sebbene con la modalità notturna si riesca comunque a salvare lo scatto. Quest’opzione, infatti, è quasi miracolosa in alcuni casi, apportando alcune modifiche all’immagine davvero sostanziali, che ne rendono appetibile anche la condivisione sui social.

Riguardo la selfie camera, troviamo su questo smartphone un’unità da 16 mega-pixel, quindi un sensore Sony IMX471. Devo ammettere che, in questo caso, la qualità espressa da tale obiettivo mi ha impressionato considerando la fascia di prezzo a cui viene proposto il device. Con un ulteriore aggiornamento, inoltre, è stata introdotta nel software anche la modalità notturna, preposta al miglioramento della qualità dell’immagine in situazioni difficili. Sia di giorno che di sera, dunque, questo comparto è assolutamente promosso, restituendo un effetto bokeh degno di nota.

Video

Se andiamo ad analizzare nello specifico la qualità video, non possiamo mostrare lo stesso tipo di soddisfazione esternato in ambito fotografico. Sia che si giri in 1080p a 60fps che in 4K a 30fps, la stabilizzazione digitale è completamente assente, rendendo i video davvero poco fruibili.

Dispiace che in tale campo l’azienda non sia riuscita a proporre qualcosa di meglio, perché in questo modo avrebbe sicuramente dominato sotto ogni aspetto nella sua fascia di prezzo. A livello visivo, comunque, la qualità rimane buona.

Connettività

Su questo smartphone risiede un comparto relativo alla connettività non del tutto completo. Come rimproverato anche su qualche altro modello concorrente, manca l’NFC. Trovo che questa componente sia ormai fondamentale in ambito business ma, anche e soprattutto, nell’utilizzo quotidiano di un qualsiasi utente smart. Molte transazioni, all’interno di vari esercizi commerciali, avvengono proprio per mezzo di questo strumento. Malgrado questo, comunque, trova spazio il Bluetooth 5.0, il Wi-Fi ac Dual Band, il GPS/A-GPS/GLONASS/BEIDOU ed una rete LTE. Devo ammettere che, salvo qualche indecisione nell’aggancio del segnale con il GPS, tutte queste funzioni restituiscono ottime performance, garantendo una copertura più che soddisfacente.

Sono due i sistemi di sblocco presenti. Con il sensore biometrico si riesce ad accedere alla home in maniera abbastanza veloce, sebbene tale lettore riconosca la nostra impronta circa 8 volte su 10. Nel caso in cui non lo si voglia sfruttare con costanza, però, si può fare affidamento al Face Unlock in 2D. Vi ricordo, comunque, che nelle zone più buie la percentuale di riconoscimento del volto diminuisce drasticamente, quindi non risulta essere molto affidabile.

Audio

Non stupisce particolarmente la qualità audio di questo smartphone. Sul frame inferiore, infatti, è presente l’unica fonte da cui viene sprigionata tutta la potenza. Dallo speaker, dunque, si avverte un volume massimo nello standard, senza alcun tipo di disturbo, con frequenze basse quasi assenti ed un suono davvero troppo piatto. Guardare qualche contenuto video, su YouTube o Netflix, non sarà comunque un problema.

Dalla capsula auricolare, invece, si riesce a sentire bene il nostro interlocutore, senza avvertire nessuna criticità importante. Non è riscontrabile alcun disturbo ed il suono sembra essere abbastanza pulito. Nonostante questo, nei luoghi leggermente più affollati potreste fare leggermente fatica a sentire la voce dall’altra parte della cornetta, a causa di un volume non eccessivamente elevato.

Autonomia

All’interno di Realme 5 Pro troviamo una batteria da 4035 mAh. Grazie ad essa sarete in grado di concludere la vostra giornata di lavoro senza alcun problema, con ancora un buon quantitativo di energia da spendere in serata. Durante una classica giornata, dunque, con un misto di Wi-Fi e 4G, navigazione in internet, utilizzo dei social e di varie chat, quattro account email aperti, ho superato 6 ore di schermo acceso, su una base di circa 14 ore di utilizzo continuo.

Sfruttando normalmente questo telefono, dunque, potreste arrivare anche a concludere quasi due giorni di utilizzo. Nel caso in cui la batteria dovesse scaricarsi, però, potreste ricaricarla tramite il proprio alimentatore con uscita a 5V/4A. Ci vorrà solo 1 ora e 30 minuti circa per passare dal 10 al 100%.

Prezzo & Conclusioni

Nel momento in cui uscirà questa recensione saremo nel periodo del Black Friday 2019, quindi i prezzi potrebbero essere fortemente condizionati da tale evento annuale. Di listino, comunque, questo smartphone attualmente costa 199 euro, nella versione da 4/128. Esiste, poi, anche un modello con RAM da 8GB, che presenta un prezzo di 249 euro.

Secondo il nostro modesto parere queste cifre sono assolutamente in linea con il prodotto che viene proposto dall’azienda. Se diamo uno sguardo alla concorrenza, anzi, potremmo trovarci di fronte ad uno smartphone caratterizzato da un rapporto qualità-prezzo quasi insuperabile allo stato attuale. Sebbene non spicchi in nessun particolare comparto, tale device permette di svolgere tutte le attività quotidiane con soddisfazione ed in maniera piuttosto affidabile.