Huawei e Russia si alleano per contrastare gli USA

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L’affaire Huawei sta via via dividendo l’opinione pubblica, con da un lato gli USA che continuano a boicottare l’azienda. L’inserimento della Entity List persiste ancora, per quanto le maglie del ban si stiano allargando, permettendo ad alcune realtà di collaborare un minimo. Dall’altro, numerosi paesi stanno andando contro alla direzione americana, anche occidentali. Basti vedere la scelta di Regno Unito, Germania e Norvegia di dare l’ok alla presenza di Huawei nelle proprie infrastrutture di telecomunicazione. Ma il principale alleato di Huawei e, di conseguenza, Huawei è la Russia. Non soltanto per lo sviluppo del 5G, ma anche con piani di investimento con la costruzione di veri e propri centri di ricerca e sviluppo.

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Gli investimenti di Huawei ed Honor in Russia proseguono senza sosta

Visto che il mondo statunitense ha voltato le spalle a Huawei, l’azienda ha cercato alleati con cui spalleggiarsi e far fronte al blocco occidentale. E la Russia è la nazione perfetta, dato che è un partner storico della Cina. Come afferma Ken Hu, vice presidente di Huawei, Huawei sta effettuando investimenti per 7 milioni di euro per promuovere il 5G in Russia ed istruire 10.000 specialisti tech russi entro il 2025. Lo scorso giugno si è stretto l’accordo fra Huawei ed il provider russo MTS per lo sviluppo dell’infrastruttura di nuova generazione nel paese e a settembre è partita la prima zona di test all’interno di Mosca.

Parallelamente a ciò, gli investimenti hanno riguardato anche il consolidamento della presenza di Honor in Russia. Secondo Eldar Murtazin, editor di Mobile-Review, “il successo in Russia è in parte dovuto ai pesanti investimenti fatti con Honor. Il mercato russo è stato spazzato via con gli smartphone relativamente di alta qualità di Honor, a prezzi inferiori alla media che la concorrenza non era disposta o incapace di eguagliare. Nessun’altra azienda si è confrontata con Huawei in questa guerra dei prezzi, poiché è difficile continuare a lavorare quando le vendite iniziali sono in calo“. Il risultato di ciò è stato che ad agosto 2019 Huawei e sussidiarie controllano il 37% del mercato degli smartphone in Russia.

Sempre secondo Murtazin, Mosca considera Huawei una società rispettosa della legge e le accuse di spionaggio internazionale non sono state provate. Di idea simile è Vladimir Rubanov, manager esecutivo della compagnia IT russa Rosplatforma: “Uno scherzo comune nella comunità IT russa è che se usi Apple Washington ascolta. Se usi Honor, invece, ti ascolta Pechino. Quale dei due preferisci?“. L’ironia è ovviamente legata al fatto che, vista l’alleanza storica fra Russia e Cina, sia preferibile essere spiati dalla Cina che dai rivali USA.


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