Huawei Mate 30 Pro: niente sblocco del bootloader nei piani dell’azienda

huawei mate 30 pro

Pare proprio che in casa Huawei sia stata riscoperta l’esistenza del modding. L’azienda starebbe pensando ad un modo per aggirare o comunque limitare il blocco impostato dal ban USA. L’assenza dei Google Mobile Service su Huawei Mate 30 e Mate 30 Pro rimarrà tale, ma Richard Yu ha confermato per Huawei un ritorno sui propri passi. Dopo il blocco coatto avviato nel 2018, con la serie Mate 30 sarà nuovamente possibile effettuare lo sblocco del bootloader.

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Aggiornamento 23/09: niente da fare. Dopo le dichiarazioni di Richard Yu, un portavoce di Huawei è intervenuto per chiarire meglio la situazione. Le nuove dichiarazioni gettano nuove ombre sulla faccenda, visto che “Huawei non ha piani per lo sblocco del bootloader della serie Mate 30“. Una doccia fredda per tutti coloro che attendevano la lieta novella per sbizzarrirsi nella creazione di custom ROM per i nuovi flagship della società cinese.

Huawei riscopre il modding per compensare l’assenza di Google

Il perché di tale blocco è da ricercare nella volontà di salvaguardare la sicurezza dei propri dispositivi. Come successo parzialmente con Xiaomi, l’azienda ha preferito penalizzare la community del modding ma evitare possibili casi di contraffazione. Essendo commercializzati sia in Cina che in Europa, può capitare che un utente preferisca optare per la versione asiatica per risparmiare qualcosa. Questo lo sanno anche i rivenditori di terze parti che, approfittando della situazione, potevano sbloccare il bootloader ed installare ROM farlocche e potenzialmente dannose.

Detto questo, questo cambio di piano per Huawei è palese sia un modo per “ingraziarsi” tutti coloro che sono rimasti scottati da questo blocco. Un modo per riaprirsi ai modders, i quali sarebbero più invogliati nella creazione di ROM alternative, nelle quali – indovinate un po’? – saranno presenti le Google Apps. Ecco la dichiarazione del CEO Richard Yu:

Abbiamo limitato lo sblocco del bootloader perché abbiamo voluto garantire una maggiore sicurezza per i clienti. Ma questa volta vogliamo lasciare più libertà, in modo che possano avere una maggiore personalizzazione. Quindi stiamo pianificando di permetterlo.”

Dichiarazioni nero su bianco ma che peccano ancora di qualche dettaglio, ovvero quando ciò sarà possibile, se verranno venduti con il bootloader già sbloccato (ne dubito, ma non si sa mai). Ma soprattutto: sarà una novità limitata unicamente ai modelli della gamma Mate 30?


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