Crisi Meizu: nuovi licenziamenti e diversi store chiusi in Cina

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Così come diversi produttori mobile, anche Meizu non se la sta passando benissimo. Sono già alcuni anni che l’andamento dell’azienda non è dei più ottimali, come indicato dai licenziamenti avvenuti nel 2016 e nel 2017. Ondata di tagli all’organico che non sono mancati nemmeno nel 2018 e che, secondo le ultime indiscrezioni, continueranno anche durante questo 2019. Si parla di un taglio del 30% avvenuto lo scorso giugno, soprattutto per quanto riguarda il dipartimento che cura il marketing dell’azienda.

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Ma non finisce qua, purtroppo. Nella lotta a contrastare Huawei, se nel 2016 Meizu poteva contare su un picco di ben 2700 store offline in Cina, ad oggi il tutto si è ridotto a solamente 5/6 negozi. Una riduzione notevole e che sottolinea il trend negativo che Meizu sta vivendo anche in madre patria. Non a caso, l’ex vice presidente Li Nan ha deciso di lasciare l’azienda dopo anni passati al comando. Idem per il capo ingegnere, dipartita confermata dalla stessa Meizu. Una situazione che potrebbe parzialmente risollevarsi grazie al colosso Gree, il quale sarebbe interessato ad acquisire Meizu per entrare nel sempre più agguerrito mercato mobile.


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