Recensione Realme 3 Pro: non me l’aspettavo!

realme 3 pro

Quando sembrava che il massimo del rapporto qualità/prezzo fosse stato raggiunto con i dispositivi Redmi, ecco che arriva Realme, con i suoi Realme X e 3 Pro. Ed è proprio di quest’ultimo che vi parleremo oggi. Un dispositivo completo sotto molti punti di vista, basato su un’esperienza full screen con il display da 6.3″ e notch a goccia e supportato da uno dei SoC più apprezzati del 2018: lo Snapdragon 710. Vediamo come si è comportato nella nostra recensione completa.

Recensione Realme 3 Pro

Unboxing

Impariamo a conoscere il brand già dall’unboxing. Troviamo una confezione nei due colori “sociali”, grigio e giallo, contenente:

  • Realme 3 Pro;
  • Cover in TPU trasparente;
  • Caricatore da parete Super VOOC 3.0;
  • Cavo Micro USB;
  • Manuale d’istruzioni;
  • Pin per il carrellino SIM.

Costruzione e design

Realme 3 Pro si pone l’obiettivo di portare nella fascia bassa di prezzo, non solo un hardware di tutto rispetto, ma un design aggiornato, fresco e che si riesca ad avvicinare – il più possibile – ai top di gamma. Ci riesce, ma in parte. Il device arriva con dimensioni non proprio contenute – 156.8 x 74.2 x 8.3 mm e 172g – ma nonostante questo abbiamo ottimo grip dato dalla rastrematura sui bordi ed un display da 6.3″ che occupa la quasi totalità della superficie, offrendo una sensazione più che positiva all’impatto.

Costruzione del device, però, non promossa al 100%. Abbiamo infatti una scocca completamente in plastica che, se sul retro offre un design apprezzabile e piacevole alla vista, non si può dire lo stesso delle plastiche di cui è composto il frame laterale che stonano con la finezza del gioco di luci offerto dalla scocca. Inoltre, il pannello a protezione del display ha un trattamento oleofobico a mio avviso insufficiente: dovrete pulirlo diverse volte al giorno.

Metodi di sblocco

Niente sensore ID sotto il display e a dirla tutta è un bene. Troviamo un fingerprint ID posto sul retro della scocca che funziona a meraviglia. Rapido, preciso e facilmente raggiungibile con entrambi gli indici. In alternativa Realme 3 Pro presenta lo sblocco con volto, anch’esso affidabile ma che – visti i limiti legati all’utilizzo con poca luce, non si fa preferire alla prima scelta. Inoltre, sul dispositivo troviamo i classici metodi di sblocco, vale a dire il pattern ed il PIN.

Display

Realme 3 Pro monta un’unità da 6.3 pollici IPS Full HD+ in 19.5:9, screen to body ratio dell’83% e 409 PPI. Ci troviamo in presenza di un ottimo display per la fascia di prezzo, con colori particolarmente vivaci, pur trattandosi di un LCD ed una buona fedeltà cromatica. Anche esteticamente il display offre un’esperienza d’uso immersiva, con cornici ridotte al minimo ed un chin non molto pronunciato.

Il display mantiene un ottimo standard anche sotto la luce diretta del sole, sia in virtù di un’illuminazione massima soddisfacente, sia grazie al sensore di luminosità che lavora a dovere.

Inoltre, ad impreziosire la resa del display troviamo, nelle impostazioni, la possibilità di tararne la temperatura, in un range che va da “freddo” a “caldo” a seconda delle esigenze. Come se non bastasse, potrete trovare anche la modalità notte che spegne di qualche grado la tonalità per non affaticare gli occhi.

Hardware e prestazioni

Abbiamo detto che Realme 3 Pro è uno smartphone, almeno per il prezzo, entry-level. Appellativo che viene sconfessato, però, dal comparto hardware. A muovere il device abbiamo il SoC Snapdragon 710, soluzione praticata anche su smartphone top di gamma come OPPO Reno ed RX 17 Pro. Ad accompagnare il chipset Octa Core (2×2.2 GHz Kryo 360 Gold & 6×1.7 GHz Kryo 360 Silver) troviamo la GPU Adreno 616, con 6 GB di RAM e 128 GB di storage interno.

Le prestazioni del device riflettono, infatti, la scheda tecnica di tutto rispetto. Troviamo un’ottima fluidità generale, non avremo impuntamenti nella navigazione web, né tanto meno nell’utilizzo multitasking.

Realme 3 Pro mutua dalla cugina OPPO il sistema operativo, ColorOS (che vedremo più avanti) e questo si ripercuote nelle prestazioni, particolarmente nel gaming. Una delle richieste più incessanti, quando si parla di smartphone, è infatti:” come girano i giochi?”. Grazie allo “Spazio Gioco” della ColorOS, potrete accedere ad un gameplay di ottimo livello, anche superiore alla media. L’hardware in dotazione permette di affrontare tutti i tipi di giochi, dai più leggeri, fino ai più pesanti (graficamente) come PUBG, anche offrendo una stabilità di connessione invidiabile.

Software

Abbiamo parlato in più occasioni delle similitudini tra OPPO e Realme e, una di queste, la ritroviamo proprio nell’adozione della ColorOS 6, basata su Android 9 Pie. Il sistema operativo così concepito offre i soliti vantaggi ed alcuni demeriti. Si nota un’impronta estetica molto forte: menù, impostazioni, notifiche e quant’altro seguono uno stile minimal che – almeno a mio avviso – è tra i più riusciti.

La ColorOS offre poi la possibilità di elidere la NavBar ed utilizzare delle gestures tutte sue. Così come accade per gli smartphone Samsung, infatti, i controlli smart sono tutti presenti sul bordo inferiore del display e vi permetteranno: effettuando uno swipe centrale potrete tornare alla home (oppure alle app recenti se prolungato), mentre uno swipe sui lati vi permetterà di ritornare all’ultima schermata.

Un’altra personalizzazione della ColorOS, la troverete nel menù di scelta rapida, che potrete consultare effettuando uno swipe laterale in prossimità dell’icona in trasparenza. Grazie a questa feature potrete avere accesso velocemente alle app desiderate, in qualunque momento.

Realme 3 Pro è uno smartphone dual SIM, in quanto tale, il sistema vi permetterà di creare dei cloni app per garantire un utilizzo ottimale di questa funzionalità.

Il sistema operativo, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, incide molto sull’esperienza d’uso del device. Mentre può risultare un valore aggiunto in situazioni legate al gaming con lo “Spazio Gioco”, capita non di rado di rilevare una certa latenza nelle operazioni più comuni, pur non pregiudicando l’utilizzo generale: una ColorOS che vive ancora di luci ed ombre.

Fotocamera

Da poco più di un anno a questa parte si chiede a tutti gli smartphone, anche se ci troviamo di fronte ad entry level, di offrire delle prestazioni di buon livello. Realme 3 Pro si presenta con una fotocamera frontale da 25 mega-pixel f/2.0 con HDR e dual camera posteriore Sony IMX519 da 16 mega-pixel f/1.7 Dual Pixel PDAF e 5 mega-pixel f/2.4 dedicata alla profondità.

Gli scatti offerti dal device, vista la fascia di prezzo, sono più che sufficienti. Troviamo i soliti limiti nei casi di scarsa luminosità. In tal senso non può molto la funzione “panorama notturno” dedicata proprio alle foto di sera. Con questa modalità, pur migliorando la visibilità delle immagini, gli scatti non offriranno una qualità elevata; insomma, una modalità notturna leggermente sottotono rispetto a quanto visto con altri device.

Abbiamo invece riscontrato una buona qualità per le foto in buone condizioni di luce, con la possibilità data dall’AI di correggere le immagini in tempo reale. L’unica pecca, in questo senso, è data dalla troppa saturazione degli scatti. Quasi sempre, infatti, le foto risultano essere più vivaci (per colori) rispetto alla realtà. Buona invece la capacità di gestire i contrasti di luce grazie all’HDR, così come l’effetto Bokeh ottenuto grazie al sensore di profondità.

Connettività e qualità audio

Sotto il profilo della connettività, Realme 3 Pro bada al sodo. Niente NFC o ricarica wireless, tuttavia troviamo Wi-Fi Dual Band, Bluetooth 5.0, radio FM, jack da 3.5 mm, GPS/A-GPS/GLONASS e la possibilità di espandere la memoria fino a 256 GB. Unica e vera pecca, è la mancanza dell’USB Type-C.

Realme 3 Pro non eccelle per la qualità dell’ascolto, tuttavia conserva un volume altro e sufficientemente pulito, in questo senso però ho trovato diversi problemi per il posizionamento dell’altoparlante che viene otturato parzialmente dalle dita, quando si utilizza lo smartphone orizzontalmente.

Autonomia

Realme 3 Pro vanta una batteria da 4045 mAh ed offre un’autonomia degna di nota, tale da poter orientare la vostra scelta in positivo. Con una giornata stress, utilizzando la rete dati in 4G, molto più che il Wi-Fi, diverse centinaia di messaggi push e due client di mail attivi, Realme 3 Pro ha toccato le 7 ore di display acceso. Nel corso dei giorni di utilizzo ha sempre raggiunto risultati simili, pur non ricorrendo ad alcun risparmio energetico.

Via software, infatti, troviamo la possibilità di settare il risparmio energetico, fino alla modalità “efficienza super elevata” che riducendo le app in background offre un’autonomia ancora superiore.

Sicuramente avrete storto il naso leggendo della mancanza dell’USB Type-C, ma grazie al supporto per la VOOC 3.0, ricarica rapida a 20W, il device si caricherà dallo 0 al 100% in poco più di un’ora. L’unica problematica relativa all’ingresso micro USB è legato (paradossalmente) alla reperibilità. Ad oggi, se siete in giro, sarà più semplice trovare un Type-C che un microUSB.

Conclusioni e prezzo

L’asticella dei così detti entry level si alza sempre più vista la concorrenza. Non ci stupiamo, infatti, come questo Realme 3 Pro – prezzo di lancio 199€ – abbia di basso soltanto il prezzo. Entra in competizione diretta con Redmi Note 7 e, comparandolo con quest’ultimo, ne esce anche parzialmente vincente. Il device di casa Realme offre infatti prestazioni all’altezza, un comparto hardware da far invidia a device più acclamati e lo fa ad un prezzo davvero competitivo, il tutto accompagnato da un device – comunque sia – accattivante. Potrà essere acquistato nelle varianti Carbon Gray, Nitro blue e Lightning Purple attualmente soltanto dallo store ufficiale.


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