Screzi fra Redmi e Honor: piovono critiche su Honor View 20

Honor View 20

Se avete seguito le vicende, negli scorsi giorni, il CEO di Redmi ha iniziato a lanciare frecciatine ad Honor, una delle principali rivali del settore. Per l’esattezza Liu Weibing si è lamentato della presunta inutilità dei sensori ToF, da lui reputati uno specchietto per l’allodole. E se in quel momento il riferimento ad Honor View 20 era più sottile, adesso la critica è rivolta direttamente all’azienda sub-brand di Huawei.

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Fra le varie funzionalità (che abbiamo analizzato in fase di recensione) del comparto fotografico, Honor View 20 è anche in grado di smagrire i soggetti inquadrati. Grazie alle potenzialità di elaborazione visiva offerte dalla doppia NPU del Kirin 980, la fotocamera può rendervi più longilinei che nella realtà. Una funzionalità per certi versi di dubbio gusto e che non è scappata al giudizio della dirigenza di Redmi. Egli ha espresso i propri dubbi su Weibo riguardo utilità ed efficacia della feature.

Non ha tardato ad arrivare la risposta da parte del vice-presidente di Honor, il quale ha replicato a Liu invitandolo a comprarsi un Honor View 20 e poter così provarla lui stesso. Inoltre, ha specificato come ciò sia possibile grazie alla combinazione di sensore ToF ed il succitato chipset, con un funzionamento estremamente preciso.

Personalmente la reputo una critica piuttosto debole. Per quanto poco efficace o inutile possa essere, siamo di fronte ad una sorta di evoluzione delle diffuse funzioni AI Beauty sempre più diffuse, specialmente sugli smartphone asiatici. E Xiaomi è una fra queste, dato che le sue selfie camera non mancano di filtri bellezze di vario genere.


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