Il mercato dei tablet Android ha quasi perso tutto il suo vigore, sebbene alcuni grandi marchi continuino a produrre nuovi modelli. Nel corso degli anni si è assistito ad un crescente disinteresse, anche a causa delle dimensioni sempre più grandi dei display montati sugli smartphone. Questo fattore ha accontentato, infatti, tante persone desiderose di una buona esperienza con il comparto multimediale, perdendo inevitabilmente punti nell’ergonomia. Esistono ancora diverse aziende orientali, però, che credono nel settore e, con grande impegno, cercano di ritagliarsi una fetta di mercato. Tra queste troviamo Teclast, che qualche tempo fa ha presentato il suo nuovo tablet low-cost, il Teclast T20. Il prodotto presenta una discreta scheda tecnica ed un design che, almeno sulla carta, non dovrebbe far rimpiangere device ben più costosi: scopriamolo meglio all’interno della nostra recensione.

Recensione Teclast T20

Unboxing

All’interno della confezione di vendita, sono presenti:

  • Teclast T20;
  • alimentatore da parete;
  • cavo USB/USB Type-C;
  • spilletta per lo slot SIM;
  • breve manuale d’istruzioni, in lingua inglese;

Design e materiali

Ad un primo sguardo il Teclast T20 ha linee classiche, presentando cornici laterali non eccessivamente ampie. Le prime impressioni riguardo alla maneggevolezza sono, invece, non del tutto positive. Quest’ultima considerazione non vale tanto per la grandezza del prodotto, che con un display da 10.1 pollici non poteva mostrarsi tanto diversamente, quanto per il peso. Sono 550 grammi di pura sostanza che possono creare qualche problema. Una critica deve essere mossa anche riguardo alla qualità costruttiva. Il prodotto presenta un frame laterale realizzato completamente in metallo satinato, con una sottile fresatura laterale che, in certi punti, mostra alcuni difetti.

recensione teclast t20

Dando uno sguardo lungo l’intero frame laterale è possibile scorgere la presenza di alcune importanti componenti. Sulla parte alta trovano spazio, infatti, il tasto Power e il bilanciere del volume, mentre sul lato opposto è presente una porta USB Type-C per la ricarica del tablet. Il lato sinistro è caratterizzato dalla presenza dell’ingresso mini-jack per le cuffie, lo slot SIM/micro SD e uno dei due speaker laterali. Il microfono principale, invece, è situato in basso, lungo il frame inferiore.

Il tablet non risulta eccessivamente scivoloso, sebbene sia necessario prestare attenzione, dato che la scocca metallica offre poco grip, pur mantenendo davvero poche impronte. Oltre quanto appena detto, il Teclast T20 si dota anche di una fotocamera posteriore e di un sensore biometrico, posto poco più in basso. Quest’ultimo non è fulmineo e neanche troppo preciso, sbloccando il device circa 7 volte su 10.

La posizione, su una superficie così grande, non ne agevola l’utilizzo, pur essendo presenti due comode gestures legate ad esso. Con un singolo tap prolungato si torna direttamente alle home, mentre con due tap veloci si accede al multitasking. Il problema più grande è l’impossibilità di modificare o eliminare, queste impostazioni, poiché l’impugnatura orizzontale del tablet fa si che la mano sinistra sia a contatto con il sensore, rischiando di attivare una gesture senza volere.

Teclast T20

Display

Il display montato sul Teclast T20 è un’unità IPS prodotta da Sharp da 10.1 pollici con risoluzione 2560 x 1600 pixel. I colori restituiti dal pannello sono discreti, anche se a tratti possono risultare spenti. Gli angoli di visuale sono buoni, con bianchi che virano leggermente al blu, e neri poco profondi che ad alcune angolazioni tendono fortemente al grigio. Il sensore di luminosità posto a lato della fotocamera anteriore, inoltre, non permette di godere agevolmente dei contenuti a schermo in ambienti esterni, poiché la sua massima potenza è insufficiente a contrastare la luce diretta del sole.

Il vetro frontale non è molto oleofobico e dopo poche ore è possibile apprezzare diverse impronte sullo schermo. Godere dei contenuti multimediali è comunque piacevole al chiuso, dove i problemi di luminosità sono abbastanza marginali. Teclast T20 si dota, inoltre, di un touch screen a 10 tocchi, dalle buone caratteristiche. Si è dimostrato sempre abbastanza responsivo, esprimendo discrete performance anche in fase di scrittura.

recensione teclast t20

Hardware e prestazioni

Il Teclast T20 è mosso da un processore MediaTek Helio X27, una CPU deca-core caratterizzata da 2x Cortex-A72 a 2.6 GHz + 4x Cortex-A53 a 2.0 GHz + 4x Cortex-A53 a 1.6 GHz. La GPU è una ARM Mali-T880 MP4 da 875 MHz. Per quanto riguarda le memorie troviamo, invece, una RAM da 4 GB ed una ROM da 64 GB, con quest’ultimi che sono ulteriormente espandibili tramite microSD. La versione di Android è la 7.1.1 praticamente stock, con patch di sicurezza risalente al 5 luglio 2017.

La sensazione che si avverte ad una prima accensione del tablet è che l’hardware non sia stato sfruttato a dovere. Lo scrolling tra le diverse sezioni della homescreen presenta evidenti lag ed una scarsa fluidità. Lo stesso tipo di problema è presente anche nel menù impostazioni, pur con qualche criticità in meno. Nonostante le prestazioni risultino sottotono, è possibile ugualmente navigare all’interno delle applicazioni con discreta velocità, servendosi anche del multitasking. La RAM è in grado, infatti, di mantenere in memoria un buon numero di app aperte, senza che sia necessario ricaricarle continuamente.

Il tablet non è comunque esente da problemi. In alcuni casi ho assistito ad un blocco dell’intero sistema, che dopo pochi minuti usciva autonomamente dalla situazione di stallo. Scaricare qualche applicazione dal Play Store ed utilizzare contemporaneamente Chrome, ad esempio, può mettere in crisi l’unità, portando al problema sopra citato. Rimane ugualmente una macchina utile per tutto ciò che concerne il comparto multimediale, potendo sfruttare a dovere YouTube così come alcune delle più famose applicazioni di streaming video.

Il software è praticamente identico a quello proposto da Android stock, senza particolari personalizzazioni. In questo caso Teclast ha pensato di stravolgere leggermente la barra di navigazione in basso, dotandola anche di alcune funzioni aggiuntive, come i tasti del volume, il tasto opzioni ed un comando rapido atto agli screenshot. Il menu a tendina, con i toggle e le notifiche, è attivabile da un qualsiasi punto della parte superiore del tablet, una prerogativa che ho trovato molto utile nel corso dei giorni.

Dal punto di vista videoludico, Teclast T20 si dota di una GPU in grado spingere poco su questo modello. Le prestazioni registrate su titoli come PUBG e Real Racing 3 sono mediocri, con frequenti lag e frame-rate molto basso.

Connettività

Il device è dotato di un modem Wi-Fi ac Dual Band che offre sufficienti prestazioni, a patto di rimanere nei pressi del modem. La copertura è molto limitata, non riuscendo ad offrire adeguate certezze nei punti più ostici. Non vale lo stesso discorso per la connettività LTE, che si è dimostrata molto più affidabile e precisa, riuscendo a garantire una buona connessione in ogni circostanza. È possibile installare contemporaneamente due nano SIM, entrambe in 4G, ma su quest’unità, purtroppo, manca la banda 20.

Teclast T20 presenta anche il Bluetooth 4.1, con cui non ho registrato nessuna criticità. Il GPS, invece, mi ha particolarmente deluso sia nell’aggancio del segnale, abbastanza lento, sia nella navigazione vera e propria, che non si è dimostrata sempre affidabile a causa di un tracciamento della posizione spesso inesatto.

Teclast T20

Qualità fotografica e audio

Sono presenti ben due fotocamere su questo prodotto. Quella frontale è da 13 mega-pixel, così come quella posteriore. La qualità espressa da entrambi i sensori è totalmente insufficiente, anche per un prodotto di questo tipo. Le foto risultano povere di dettagli e spente dal punto di vista cromatico, con quest’ultimo difetto che colpisce soprattutto la fotocamera posteriore. Lungo i lati dell’immagine alcune parti sono quasi sfocate, difficilmente distinguibili dal resto dell’ambiente. È possibile girare video con il sensore posteriore, sia in 1080p che in 2160p, mentre con quello anteriore è consentito realizzare filmati in 1080p. In entrambi i casi, la qualità è nuovamente insufficiente. Il sensore posteriore, inoltre, è dotato anche di un autofocus digitale, che in fase di registrazione è abbastanza lento.

Riguardo al comparto audio, su questa unità troviamo un doppio speaker laterale affiancato da un amplificatore indipendente, denominato AW8736. La qualità generale è, però, davvero deludente, con le tonalità basse che sono praticamente assenti. Il massimo volume non è eccezionalmente elevato, ma con questa impostazione è possibile notare come i suoni siano distorti, risultando troppo impastati. I problemi, però, non finiscono qui. Le fessure da cui è possibile percepire l’audio in uscita, infatti, sono poste in due punti infelici, perché impugnando il tablet in senso orizzontale si copre totalmente questa parte. L’unica alternativa è utilizzare il device al contrario, sfruttando la possibilità dello schermo di ruotare completamente, anche se in questa posizione il sensore di luminosità tende a percepire meno luce ambientale di quella realmente presente.

Autonomia

Teclast T20 presenta una batteria da 8100 mAh. Un tale amperaggio permette di sfruttare il tablet per diverse ore consecutive, arrivando a coprire addirittura 2 giorni di utilizzo normale. Attivando la rete dati per il 90% della giornata, guardando i social, Youtube, Prime Video, dilettandomi su Chrome e testando il prodotto in brevi sessioni di gioco, ho totalizzato ben 7.5 ore di schermo acceso, su un totale di quasi 9 ore di utilizzo complessivo. In altre circostanze ho potuto sfruttare il tablet principalmente per la visione di qualche puntata in streaming, riuscendo a non ricaricarlo per almeno un paio di giorni.

Sulla ricarica completa non posso fornire dati precisi, perché il sample non presentava in confezione il caricatore.

Conclusioni

In conclusione, il Teclast T20 è venduto su Gearbest per una cifra che si aggira sui 180 euro. Questo potrebbe rendere meno dure le accuse mosse a suo carico, pur rimanendo un prodotto afflitto da alcuni problemi. Sebbene sia possibile passare sopra alcuni difetti estetici, risulta intollerabile la scelta del produttore di dotare il prodotto di una versione Android così datata, soprattutto per quanto riguarda gli aggiornamenti sulla sicurezza. In futuro è difficile credere che ci possa essere un totale cambio di rotta sotto questo aspetto, motivo per cui non mi sento di consigliare a pieno l’acquisto di un tale terminale.


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Luca Armentano
Fin dalla tenera età coltivo la passione per tutto il mondo dell'elettronica, in particolar modo per quella che circonda i microprocessori. Da circa 3 anni la mia passione per gli smartphone ha preso forma e si è evoluta, sentendo sempre più il bisogno di condividerla con il maggior numero di persone possibili. Se mi si presenta davanti agli occhi un terminale con uno schermo? Devo provarlo!
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