Xiaomi Mi 8 Explorer / Mi 8 Pro vs Vivo X21: lettore d’impronte nel display a confronto

xiaomi vivo

L’ennesimo passo avanti della tecnologia per dispositivi mobili è rappresentato dall’adozione dei lettori d’impronte digitali integrati nei display. Sempre più aziende si stanno muovendo in tal senso e mentre da un lato abbiamo modelli esclusivamente premium (come per Huawei, con il suo MateRS) dall’altro ci sono aziende come OPPO (Find X e il più economico R17), Vivo e Xiaomi che implementano soluzioni… per tutti. Ma quali sono le differenze tra i vari sensori? Proviamo a fare un confronto tra lo Xiaomi Mi 8 Explorer e Vivo X21!

Xiaomi Mi 8 Explorer e Vivo X21: quali sono le differenze tra i sensori ID a bordo?

xiaomi mi 8 explorer editionQuesti due modelli si prestano alla perfezione per un confronto diretto avendo la stessa tipologia di sensore. Lo Xiaomi Mi 8 Explorer presenta una soluzione Synaptics mentre Vivo X21 un modulo Goodix.

Nel caso delle due aziende abbiamo a che fare con uno scanner ottico: l’impronta digitale viene registrata dal sensore e confrontata con quella memorizzata nel device. Se c’è corrispondenza, lo sblocco avviene senza problemi.

recensione vivo x21 ud

Per visualizzare correttamente l’impronta, il dispositivo sfrutta la retro-illuminazione del display OLED, la quale permette di avere un’immagine chiara. Questo è un passaggio fondamentale in quanto la retro-illuminazione dei classici LCD non consente questo tipo di operazione (anche se si vocifera che Samsung sia al lavoro per una soluzione in tal senso).

Sensori ID nel display a confronto

Come abbiamo visto anche in fase di recensione, il sensore di Vivo X21 non è esattamente un fulmine e non è rapido nello sblocco quanto un lettore d’impronte posteriore (ovviamente uno di quelli utilizzati dai top di gamma). Per effettuare la scansione dell’impronta è necessario che il dito rimanga in posizione per tutta la durata dell’operazione. Oltre a ciò, il sensore ID ha anche un certo impatto sulla batteria: lo scanner è sempre attivo (e quindi anche la retro-illuminazione del display) con un conseguente impatto in termini di autonomia.

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Per quanto riguarda lo Xiaomi Mi 8 Explorer (ed il nuovo modello Mi 8 Pro), la compagnia cinese ha implementato una soluzione differente rispetto alla rivale. Si tratta di un modulo migliorato, accompagnato da un sensore di pressione ad alta sensibilità. In soldoni, quando si sblocca il device, il tempo per effettuare l’operazione diminuisce (basta una singola pressione del dito per rilevare l’impronta); in aggiunta, la scansione si attiva solo quando il dito viene posizionato sul sensore di pressione, dettaglio che permette di non consumare inutilmente batteria.

Insomma, com’è facile da intuire si tratta di due moduli simili solo in parte; Xiaomi sembra aver trovato un modo per rendere ancora più performante la sua soluzione e ciò avrà sicuramente un impatto anche sugli altri concorrenti. Nell’arco di un anno ci troviamo di fronte a sensori sempre più sofisticati e la prossima generazione sarà sicuramente in grado di fare ancora meglio!



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