Quanto accaduto a ZTE – con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare – potrebbe avere delle ripercussioni anche sulle altre compagnie asiatiche, specie se dovesse mettersi di mezzo anche il governo cinese. Al momento la situazione appare ancora molto confusa, tuttavia il CEO di Smartisan sembra avere le idee chiare al riguardo: il caso di ZTE non avrà alcuna ripercussione sul top di gamma Smartisan R1.
Smartisan R1: il CEO potrebbe aver confermato lo Snapdragon 845, visto il riferimento a ZTE
Abbiamo già parlato in precedenza del prossimo flagship della compagnia cinese. Sempre secondo il CEO Luo Yonghao si tratterà di uno smartphone rivoluzionario, da cui aspettarci prestazioni sopra le righe. Il dirigente si è sbilanciato parecchio al riguardo, affermando che il device sarà capace di influenzare altri prodotti per i prossimi 8/10 anni. Purtroppo però, mancano maggiori informazioni sulle specifiche e sul design. Per quest’ultimo, si vocifera di una pannello completamente borderless (a là Vivo APEX); per la scheda tecnica, impossibile non farsi venire in mente l’ultimo high-end di Qualcomm. Ebbene, il CEO potrebbe aver confermato indirettamente la presenza dello Snapdragon 845. Tramite un post su Weibo, Yonghao ci ha tenuto a specificare che il caso ZTE non avrà nessuna ripercussione sulle altre compagnie cinesi. Queste potranno continuare ad intrattenere rapporti commerciali con le aziende statunitensi.
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E dato che la preoccupazione principale – parlando di ZTE – tocca proprio i chipset di Qualcomm (e la licenza Android per i servizi di Google), i media asiatici hanno visto una conferma della presenza dello Snap 845 a bordo dello Smartisan R1. Quale che sia il SoC che troveremo nel device, lo scopriremo molto presto dato che il lancio è previsto per il prossimo 15 maggio.
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