Avete mai sentito parlare di “Black Shark“? Nemmeno noi, ed infatti si tratta di un’azienda asiatica pressoché sconosciuta. Tuttavia, dato che il primo investitore è Xiaomi, subito si alza l’interesse. Soprattutto in vista di quello che dovrebbe essere il primo smartphone da gaming del brand asiatico. Se n’era già parlato di recente ed Antutu conferma quello che ormai non è più soltanto un rumor ma probabilmente il primo rivale del Razer Phone.
Xiaomi Black Shark sarà il rivale del Razer Phone? Ecco il primo benchmark Antutu
Trapelato nel database del portale di benchmarking, il presunto Xiaomi Black Shark (sempre che sia questo il nome) si prospetta decisamente intrigante. Per quanto la definizione di “smartphone da gaming” sia spesso fumosa, ciò coincide con una scheda tecnica da primo della classe.
Come indicato su Antutu, il dispositivo si basa sullo Snapdragon 845. A ciò si unisce la relativa GPU Adreno 630, coadiuvata da ben 8 GB di RAM LPDDR4X-1866 dual channel e 32 GB di memoria interna. Se quest’ultimo dato fa storcere il naso, segnaliamo che molti dei terminali con Snap 845 trapelati su Antutu indicano questo taglio non così ampio. Non è da escludere, quindi, che possa trattarsi di un bug o di unità prototipali.
Xiaomi Black Shark: ecco la scheda tecnica
Proseguendo, vediamo un display Full HD+ da 2160 x 1080 pixel e sistema operativo Android 8.0 Oreo. Inoltre, nell’immagine principale spicca una doppia griglia nel frame inferiore, assieme alla porta USB Type-C. Che sia un doppio speaker o, più semplicemente, i classici speaker e microfono? Comunque, il tutto si traduce in un punteggio di 270.680, in linea con quanto visto con il futuro Nubia Z18. A tal proposito, anche quest’ultima azienda sembrerebbe voler proporre un suo smartphone da gaming.
Tornando a parlare dello Xiaomi Black Shark, i rumors precedenti parlavano anche di un sistema di dissipazione avanzato. Nello specifico, si menziona la dicitura “aviation class“, come ad indicare un meccanismo similare a quelli impiegati nell’ingegneria aerea. Visitando il sito della sussidiaria di Xiaomi vediamo riferimenti alla volontà di creare un ecosistema legato all’industria del gaming.
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