CIA, NSA e FBI si schierano contro Huawei e ZTE

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Huawei

Continuano le polemiche in merito al complicato rapporto tra Huawei e gli USA. Secondo varie indiscrezioni l’accordo tra il colosso hi-tech e l’operatore AT&T sarebbe saltato a causa di presunte pressioni politiche. Un’ipotesi che non sembra poi così irreale, alla luce delle dichiarazioni di alcune agenzie governative. CIA, NSA e FBI hanno espresso interesse verso “i rischi” rappresentati dalle compagnie cinesi (Huawei e ZTE in particolare), seppur in modo abbastanza velato.

CIA NSA e FBI contro i dispositivi Huawei e ZTE: sicurezza oppure ostracismo?

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Già in precedenza abbiamo parlato dell’ipotesi di un ban per Huawei e ZTE, per motivi di sicurezza nazionale. In quell’occasione si è trattato di Mike Conaway – della Camera dei Rappresentanti per lo Stato del Texas – a dirsi in favore di un disegno li legge per limitare la presenza di dispositivi dei due brand (e dei device cinesi in generale) negli USA.

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Alcune importanti agenzie governative – CIA, NSA e FBI – hanno detto la loro e di certo non si sono espresse con toni favorevoli. Chris Wray, direttore dell’FBI, ha dichiarato:“We’re deeply concerned about the risks of allowing any company or entity that is beholden to foreign governments that don’t share our values to gain positions of power inside our telecommunications networks”. Insomma, ancora una volta un’ente statunitense ha espresso scetticismo nei confronti delle compagnie cinesi.

La risposta di Huawei

Dall’altro lato del ring, la compagnia cinese – tramite un portavoce – si è detta consapevole del fatto che alcune componenti governative degli USA mirano bloccare il business del brand nel Paese. Una cosa inspiegabile dato che l’azienda è presente in ben 170 paesi in tutto il mondo e che i rischi per la cybersicurazza sono gli stessi un qualsiasi altro competitor. Da quanto si evince, si tratterebbe quindi di vero e proprio ostracismo nei confronti del brand. Che ci siano altri motivi dietro, oltre alla sicurezza?


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