Cina: il governo blocca i produttori di auto a guida autonoma stranieri

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Stando a quanto riportato dal Financial Times, il governo cinese sta progressivamente bloccando le principali compagnie straniere che si occupano di navigazione satellitare, colpevoli di aver mappato le strade in modo troppo dettagliato. Dietro questa decisione ci sarebbero presunti motivi di sicurezza nazionale.

Il governo cinese vieta di mappare in maniera dettagliata le strade

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Da oltre un decennio la Cina ha imposto il divieto di registrare informazioni geografiche dettagliate alle aziende straniere. Il motivo di ciò è presto detto: il governo è convinto che tali dati possano costituire un rischio per la sicurezza, oltre ad essere particolarmente preoccupato per questioni di “spionaggio“. Da sottolineare che tale divieto coinvolge esclusivamente le aziende straniere, esonerando in toto quelle nazionali. Di recente, il governo sta imponendo il veto alle aziende che si occupano di auto a guida autonoma. Il reato commesso sarebbe proprio quello di aver mappato con estrema precisione le strade che percorrono il Paese.

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Quella di avere dei percorsi quanto più precisi possibili è una necessità primaria per le automobili a guida autonoma. Queste non utilizzano solo le semplici mappe digitali ma tracciano dei veri e propri punti di riferimento per facilitare le manovre in condizioni di traffico o quando il GPS non è disponibile. Per questo motivo è fondamentale per i produttori e per le aziende tecnologiche disporre di quanti più dati cartografici possibili, proprio per evitare qualsiasi tipo di problema.

Il governo cinese contro la mappatura delle proprie strade

In realtà, dietro questo divieto potrebbero nascondersi ben altre motivazioni. Le aziende automobilistiche che vogliono produrre auto in Cina sono costrette dalla legge a collaborare con una compagnia locale. Anche se in molti hanno aderito – in modo da non perdere l’accesso ad uno dei principali mercati al mondo – la preoccupazione in meritò al furto di proprietà intellettuali è sempre presente.

Sembra che in questa situazione, le intenzioni del governo cinese non siano troppo distanti da quanto visto finora. Probabile che i produttori stranieri saranno “costretti” a cooperare con le realtà locali anche per i dati cartografici. In questo modo, in un modo o nell’altro si andrebbe a favorire le aziende automobilistiche cinesi che si occupano di auto a guida autonomia.


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