La MIUI, l’interfaccia proprietaria targata Xiaomi, non è al riparo da alcune falle di sicurezza. Questo è quanto riporta un recente studio effettuato da eScan, nota azienda in ambito cybersicurezza. Nel file in questione sono evidenziate vulnerabilità che potrebbero offrire ad un hacker la possibilità di violare il vostro dispositivo e provocare danni di varia natura.
Secondo lo studio di eScan, la MIUI di Xiaomi non è molto sicura
Entrando più nello specifico, una delle prime criticità della MIUI portate alla luce da eScan riguarda Mi-Mover. Si tratta dell’app di Xiaomi con cui poter trasferire qualsiasi file fra smartphone con sistema operativo Android 4.2 Jelly Bean o superiori. Pur essendo protetta da una escreata dall’utente, la procedura di trasferimento esporrebbe dati sensibili dello smartphone in invio.
Un altro dei problemi principali è per le app con privilegi d’amministratore, come per esempio i software per il blocco dello smartphone in caso di furto. Con la MIUI è possibile infatti disinstallarle senza alcuna richiesta di password, quindi un eventuale ladro potrebbe cancellarle ed impossibilitare l’utente a ritrovare o bloccare il terminale.
Non si è fatta attendere la risposta da parte di Xiaomi, la quale ha replicato come queste falle siano facilmente aggirabili semplicemente utilizzando metodi di sblocco sullo smartphone, come l’impronta digitale e via dicendo. Personalmente riteniamo che la ragione sia da entrambe le parti, dato che non stiamo parlando di falle totali impossibili da evitare per l’utente. Tuttavia, avremmo gradito sapere su quale/i release siano stati effettuati i test.
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