LeEco: dall’ufficio brevetti cinese sbuca uno smartphone mai visto prima

Leeco unknown render

La SIPO, l’ente cinese che si occupa dell’approvazione e della registrazione dei brevetti, ha recentemente rilasciato un’immagine render in cui viene mostrato un dispositivo targato LeEco completamente sconosciuto.

LeEco: dall’ufficio brevetti cinese sbuca uno smartphone mai visto prima

Leeco unknown render

Dando un’occhiata all’immagine render possiamo osservare lo smartphone visto da ogni prospettiva e una cosa salta subito all’occhio.

Leeco unknown render camera

Stiamo parlando dell’insolito posizionamento della fotocamera posteriore – affiancata da un flash LED ed da un microfono ambientale per la riduzione dei rumori di fondo -, posta in altro a sinistra invece che al centro come in tutto il resto dei modelli dell’azienda.

Per quanto riguarda il resto del dispositivo, ci troviamo di fronte al classico design di LeEco, senza alcun cambiamento rilevante: sulla parte superiore della scocca è posto, come di consueto, il sensore ad infrarossi e manca completamente l’ingresso mini-jack; il corpo è completamente in metallo, tranne che per le due sottili bande in plastica per le antenne e non cambia praticamente nulla rispetto ad altri modelli già visti; stessa cosa per quanto riguarda la parte frontale del dispositivo, che superiormente al display presenta la fotocamera, i sensori di luminosità e prossimità ed il LED di notifica. Sul retro è presente inoltre il lettore d’impronte digitali.

Data la recente situazione in cui versa l’azienda, la scoperta di questo nuovo dispositivo lascia parecchio di stucco. I seri problemi finanziari hanno portato ad un progressivo peggioramento della situazione, a cominciare dall’interruzione del servizio di riparazione dei propri smartphone e dallo smantellamento di alcuni centri assistenza, fino alle recenti notizie riguardo alla possibilità di abbandonare il mercato russo a causa delle scarse vendite: insomma, la situazione non è di certo rosea e la scoperta di questo brevetto fa sorgere tante domande. Si tratta davvero di un nuovo dispositivo? O forse si tratta di un progetto depositato da tempo ed approvato solo in quest’ultimo periodo?


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