Recensione OnePlus 5: non sarà un flagship killer, ma…

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Se dovessimo stilare una lista degli smartphone più controversi di questi ultimi anni, sicuramente troveremmo anche OnePlus 5. A seguito dell’annuncio ufficiale la fanbase si è sostanzialmente divisa nell’accogliere il nuovo flagship killer. Ma ha ancora senso chiamarlo flagship killer nel 2017? Scopriamolo nella nostra recensione completa.

Recensione OnePlus 5: non sarà un flagship killer, ma…

OnePlus 5 – Design e qualità costruttiva

La prima cosa che divide di OnePlus è il design. Tuttavia, possiamo affermare che la somiglianza con iPhone 7 PlusOPPO R11 è più nei render che dal vivo. Certo, il design non è particolarmente originale ma è altrettanto vero che il telefono è curato nella costruzione. La scocca in metallo è ben smussata lungo tutti i profili, restituendo una piacevole sensazione al tatto. Come prevedibile, però, questo mina l’utilizzo con una mano a causa della discreta scivolosità. Ben camuffate le bande delle antenne, soprattutto in questa colorazione Midnight Black. Chicca sempre gradita è l’Alert Slider, con cui switchare rapidamente i profili audio. Una feature inspiegabilmente trascurata da qualsiasi altro produttore di smartphone Android. L’unica pecca risulta il gradino creato dal modulo fotocamera, non eccessivo ma comunque presente.

Come per i suoi predecessori, OnePlus 5 integra nuovamente un sensore ID fra i più rapidi del settore. La precisione è pressoché perfetta nella probabilità di sblocco, senza considerare che la protezione in ceramica garantisce una maggiore garanzia contro l’usura. Dal punto di vista software, inoltre, possiamo associare alcune gestures, come il blocco del display tenendolo premuto o attivare con un doppio click app come Google Now, fotocamera ed altro ancora. Si poteva fare sicuramente meglio per la retroilluminazione dei tasti laterali, troppo fioca.

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OnePlus 5 – Display

In maniera pressoché similare a 3 e 3T, lo schermo di OnePlus 5 è nuovamente da 5.5 pollici di diagonale con risoluzione Full HD. Nulla di più, nulla di meno. Ciò non significa che sia uno schermo datato, anzi. Merito soprattutto della tecnologia Optic AMOLED, la ricchezza dei colori è estrema così come il contrasto e la profondità dei neri. Il tutto dona quindi una fruizione multimediale (e non solo) di alto livello. È possibile anche scegliere profili colori, fra cui sRGB e DCI-P3.

Non male anche la modalità Lettura che “trasforma” il display in simil e-ink, settabile anche automaticamente per determinate app. Buono il sensore di luminosità, anche se leggermente al ribasso. E se volete godervi a pieno il pannello AMOLED, impostate il Tema Scuro. Nuovamente presente la funzione di Display Ambient, anche se avrei maggiormente gradito che fosse perennemente attiva e non solo alla ricezione di notifiche o quando si alza il telefono.

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OnePlus 5 – Hardware

Come da tradizione, OnePlus significa potenza bruta e OnePlus 5 non fa eccezione. È innegabile come la componente software giochi un ruolo fondamentale (ne riparleremo a breve), e lo Snapdragon 835 abbinato alla GPU Adreno 540, ben 8 GB di RAM LPDDR4X e 128 GB di memoria UFS 2.1 garantisce una decisa spinta in più. Non c’è che dire, utilizzare questo smartphone è una vera goduria sia per il fan più hardcore che per l’utente medio che difficilmente si ritroverà con un telefono congestionato dopo solo qualche mese. Per quanto gli 8 GB possano sembrare per certi versi esagerati, non ho mai assistito a nessun ricaricamento nei giorni di utilizzo e, da questo punto di vista, si tratta di un prodotto pensato per durare nel tempo.

L’unica cosa che ancora non mando giù di OnePlus è la volontà di eliminare lo slot microSD. Una scelta per preservare la stabilità del terminale, certo, ma che per utenti come me, che preferiscono conservare files di grandi dimensioni come tracce audio, magari anche non compresse, film e via dicendo, si rivela penalizzante.

OnePlus 5 – Qualità fotografica

Fondamentalmente il vero upgrade di OnePlus 5 è stato nella fotocamera. L’azienda ha deciso di salire a bordo del treno della dual camera, dotando il device di un doppio sensore. Il principale è un Sony IMX398 da 16 mega-pixel con apertura f/1.7, mentre il secondo è un Sony IMX350 da 20 mega-pixel con apertura f/2.6. Il tutto è accompagnato da autofocus PDAF ed un doppio flash LED monocromatico.

La prima cosa che ho apprezzato è stata l’interfaccia dell’app Fotocamera, sempre reattiva, completa ma comunque intuitiva. Degna di menzione la modalità Pro, ricca di parametri da modificare (c’è anche l’istogramma e gli scatti in RAW). Vista la doppia configurazione sono presenti due nuove funzioni. La prima è la simulazione di uno zoom ottico 2x, in grado di garantire immagini ravvicinate ma senza particolari degradazioni (se con buona luce). La seconda è la modalità Portrait, la quale restituisce buoni risultati, seppur sia necessario un po’ di occhio.

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Parlando di qualità fotografica in generale, OnePlus 5 garantisce risultati più che discreti sia di giorno che di sera. Il range cromatico è ben gestito, senza troppi sbilanciamenti. Buona anche la definizione, grazie ai 16 mega-pixel ed uno sharpening nella norma. Quello che si nota rispetto ai precedenti OnePlus è un maggiore contrasto, un aspetto soggettivo che personalmente ho gradito. Ma è inutile girarci attorno: l’assenza dell’OIS è un malus con cui convivere. Con poca luce non sarà molto difficile ottenere immagini micro-mosse ed anche i video ne risentono, anche se non in maniera troppo esagerata.

OnePlus 5 – Qualità audio

Purtroppo, anche se alcuni rumors lo suggerivano, a bordo di OnePlus 5 non troviamo nessun doppio speaker. Fortunatamente lo speaker mono inferiore restituisce un buon flusso audio in termini di volume, mentre la gestione delle frequenze non mi ha colpito granché. Più caldo, invece, l’audio tramite la capsula auricolare, così come quello tramite l’ingresso mini-jack, fortunatamente conservato da OnePlus, coadiuvato da un equalizzatore customizzabile. Assente la Radio FM.

OnePlus 5 – Connettività

Pur non offrendo l’espansione microSD, OnePlus 5 offre il supporto dual SIM. Anche se questa che abbiamo provato è la versione asiatica, è presente la banda 20. Infatti non ho riscontrato alcun problema di ricezione, con un aggancio del segnale sempre impeccabile. Stessa cosa per la connettività Wi-Fi ac Dual Band, priva di sbavature. Abbiamo l’NFC ed anche il Bluetooth 5.0, ma nessuna funzione per il Dual Audio. Di livello anche la navigazione satellitare tramite GPS / A-GPS / GLONASS / BeiDou.

OnePlus 5 – Software

Il software su cui si basa OnePlus 5 è Android 7.1.1 Nougat ed arriverà anche l’update ad Android O nei prossimi mesi. Ad arricchire le già utili funzioni di Google ci pensa la OxygenOS 4.5 che, ad oggi, ha raggiunto la release 4.5.5 tramite vari update OTA. Oltre alle funzioni già elencate, il principale pregio di questa interfaccia è in primis la fluidità e la pulizia, un vero toccasana per coloro che gradiscono l’esperienza Android Stock ma con le giuste aggiunte.

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OnePlus 5 – Batteria

Concludiamo con un aspetto possiamo dire positivo di OnePlus 5, ovvero l’autonomia. Il telefono beneficia di un consumo in standby e sotto Wi-Fi contenuto, mentre stressandolo sotto 4G risulta nella media con altri competitors, vista la capiente ma non troppo batteria da 3300 mAh integrata in soli 7.25 mm. Nell’arco di una giornata si riescono a raggiungere le 4-5 ore di display attivo con un utilizzo medio/intenso. Ed ecco che entra in gioco la ricarica Dash Charge, non rinnovata ma comunque ancora all’altezza dei rivale, ricaricando del tutto il telefono in circa 70 minuti.

OnePlus 5 – Conclusioni

Come avrete capito dalla recensione, dire che OnePlus 5 sia un brutto prodotto sarebbe un’eresia. Il telefono riesce a soddisfare l’utente in pressoché tutti i comparti, risultando affidabile e pronto all’uso in ogni condizione. Ma allora da dove nasce tutto il trambusto generatosi al lancio? Per come la vedo io, nel 2017 è abbastanza facile fare un dispositivo che funzioni bene. Siamo arrivati ad un punto dove la tecnologia ha raggiunto un livello tale in ambito telefonia da rendere anche gli smartphone mid-range all’altezza dell’utilizzo medio giornaliero. E come succede sempre in questi casi, la noia è dietro l’angolo.

L’utenza vuole idee sempre più fresche ed originali, in grado di apparire come più rivoluzionarie rispetto al modello precedente. Se seguite il mondo tech, sicuramente avete avvertito questa sensazione leggendo thread, post e via dicendo. Ma al di là di questi discorsi più puramente soggettivi e vagamente pseudo-filosofici (in cui comunque mi ritrovo), se acquisterete OnePlus 5 difficilmente ne rimarrete delusi.


Il OnePlus 5 è disponibile all’acquisto tramite lo store online GeekMall nelle varianti 6/64 GB ed 8/128 GB, ad un prezzo di 489 e 579 euro o sul sito ufficiale.


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