Aftershokz Trekz Titanium, cuffie a conduzione ossea: la recensione di GizChina.it

Aftershokz Trekz Titanium

Il mercato delle cuffie e degli auricolari è caratterizzato da un grandissimo numero di prodotti che presentano caratteristiche tecniche e qualitative molto differenti. Il dispositivo del quale ci stiamo occupando oggi, però, è molto diverso da ciò che siamo abituati a vedere tradizionalmente. Le Aftershokz Trekz Titanium, infatti, sono delle cuffie a conduzione ossea, una tecnica di trasmissione sonora molto particolare.

Devo dirvi che, in linea di massima, ho apprezzato molto queste cuffie ma le scarse possibilità di uso nella varie situazioni di vita reale e il prezzo tutt’altro che abbordabile hanno sicuramente influito negativamente nel giudizio finale. Forse non è ancora maturo il tempo per un’ampia diffusione di questa tecnologia.

Ora, comunque, passiamo ad una disamina più dettagliata di queste cuffie a conduzione ossea.

Aftershokz Trekz Titanium – Unboxing

Il box di vendita degli auricolari si presenta come ci si aspetterebbe da un prodotto di qualità, realizzato in cartone pesante e plastica trasparente, in modo da lasciare ben visibili le cuffie, alloggiate in uno scomparto sagomato in plastica, sotto il quale è possibile trovare una ricca dotazione.

Sono presenti, infatti:

  • il cavo di ricarica USB-Micro USB, di buona qualità;
  • una custodia morbida in plastica, a sacchetto;
  • due strisce in silicone che permettono una migliore regolazione delle cuffie;
  • due tappi per le orecchie in schiuma modellabile (riposti in una confezione di plastica);
  • la guida utente in inglese;
  • un foglio di che riporta le indicazioni di manutenzione, la garanzia e le dichiarazioni di conformità in diverse lingue, tra le quali figura l’italiano;
  • la warranty card che riporta il seriale del prodotto.

Sul box sono riportate le principali caratteristiche offerte dal prodotto, tradotte in diverse lingue, i marchi delle dichiarazioni di conformità e alcune immagini e slogan promozionali. Le specifiche tecniche complete, invece, sono riportate molto accuratamente nella guida utente.

Aftershokz Trekz Titanium

Naturalmente, al contrario della maggior parte delle cuffie e auricolari, non sono presenti gommini intercambiabili, in quanto la particolarità di queste cuffie a conduzione ossea è proprio quella che gli speaker non debbano essere inseriti nei padiglioni auricolari.

Aftershokz Trekz Titanium – Qualità costruttiva

Queste Trekz Titanium si dimostrano già alla vista molto ben costruite, alternando parti in plastica nera, leggermente gommata, a parti in silicone (grigio, nel caso del modello da noi recensito). L’anima in metallo flessibile dell’archetto che va posizionata dietro al collo appare solida ma flessibile mentre i tasti (i due tasti del volume ed un tasto multifunzione), in plastica gommata appaiono sufficientemente solidi ma non particolarmente pregiati. Il gommino di protezione per l’ingresso Micro USB appare di buona qualità.

Aftershokz Trekz Titanium

Queste scelte costruttive forniscono alle cuffie un buon bilanciamento tra leggerezza e robustezza, nonché uno stile sobrio. Le cuffie, poi, possiedono una certificazione IP55, che le rende resistenti al sudore, caratteristica importante dato che sono espressamente pensate per l’uso durante l’attività sportiva all’aperto.

Per quanto riguarda gli accessori, la custodia appare sobria e, se pure di buona fattura e realizzata in plastica per renderla impermeabile, questa scelta, rispetto al tessuto, le dona un aspetto leggermente più cheap. I gommini per le orecchie, realizzati in schiuma, sono giallini con striature verdi e, almeno a mio parere, risultano essere antiestetici e anche leggermente fuori contesto rispetto al design molto sobrio delle cuffie.

Aftershokz Trekz Titanium

Aftershokz Trekz Titanium – Audio

Veniamo a quella che dovrebbe essere la caratteristica principale delle cuffie. Partiamo ribadendo il fatto che ci troviamo di fronte ad un tipo di prodotto differente proprio a livello concettuale rispetto a cuffie ed auricolari tradizionali.

Gli speaker, infatti, vanno appoggiati sugli ossi zigomatici e, per questo motivo, le cuffie sono definite “a conduzione ossea“. A dispetto di questa particolarità, la qualità sonora appare decisamente buona (anche se servirà un minimo di abitudine per trovare la giusta posizione e magari utilizzare le linguette di silicone per una migliore stabilità), il suono è veramente molto pulito e, se pure le frequenze basse potranno sembrare leggermente meno presenti che nelle cuffie tradizionali, questo è facilmente spiegabile dal fatto che, spesso, le frequenze che siamo abituati ad ascoltare sono generate dal rimbombo all’interno dei padiglioni auricolari. Molto apprezzabile, poi, la possibilità di selezionare diverse equalizzazioni preimpostate.

Aftershokz Trekz Titanium

Come dicevo, la prima caratteristica è la pulizia del suono, le frequenze alte e medie sono davvero definitissime e la percezione stereofonica appare decisamente buona.  Tutto questo, però, va a discapito dell’isolamento.

Se è vero che queste cuffie sono state realizzate espressamente per l’utilizzo all’aperto, dove spesso è necessario non isolarsi completamente dal mondo esterno, queste risultano inutilizzabili in luoghi particolarmente rumorosi, come ad esempio le palestre, dove per raggiungere un discreto isolamento è necessario o alzare il volume al massimo o utilizzare gli antiestetici gommini.

Proprio riguardo all’uso ad alti volumi, poi, c’è da dire che non tutti potrebbero trovare piacevoli le vibrazioni estremamente percettibili e il conseguente “effetto solletico“.

Anche in chiamata l’audio appare chiaro e pulito, così come il microfono che registra un suono chiaro e sempre percepibile per l’interlocutore.

Aftershokz Trekz Titanium – Esperienza d’uso

Grazie alla plastica leggermente gommata ed al silicone, indossare queste cuffie è veramente piacevole. Anche allenandosi energicamente, queste risultano sempre molto stabili e comode.

L’unica scomodità potrebbe manifestarsi con l’uso di occhiali con stanghette particolarmente spesse, in quanto potrebbero staccare leggermente gli speaker dal volto, compromettendo la trasmissione del suono. In questi casi è, però, sufficiente indossare le cuffie prima degli occhiali.

Aftershokz Trekz Titanium

Per quanto riguarda la connettività, il pairing è stato sempre immediato, il Bluetooth è risultato essere sempre stabile, sia con lo smartphone che con un Mac Mini, e il raggio d’azione non si discosta dai 10 metri garantiti dal produttore. Cosa che, invece, discosta stranamente in positivo è l’autonomia: a dispetto delle 6 ore garantite da Aftershokz, le Trekz Titanium mi hanno abbandonato sempre dopo circa 7-8 ore di utilizzo. Il tempo di ricarica è quello indicato: circa un’ora e mezza.

Il sistema di controllo è molto efficace e, dopo aver memorizzato tutte le azioni possibili, sarà facile accedere a tutte le funzioni che vanno dalle più classiche alla possibilità di attivare l’assistente vocale, richiamare l’ultimo numero, cambiare l’equalizzazione o controllare la carica. Meno utile (tranne che in fase di ricarica) l’indicatore LED multicolore, in quanto è impossibile da controllare con le cuffie indossate.

Aftershokz Trekz Titanium – Conclusioni

Non è semplice trarre delle conclusioni su un prodotto particolare come questo. La qualità sonora è indubbia, così come quella costruttiva e, allo stesso tempo, ho trovato molto piacevole la conduzione ossea anche come sensazione d’uso e per la percezione della stereofonia.

D’altro canto, però, è da valutare il fatto che le situazioni d’uso ideali sono davvero poche, in quanto le cuffie danno il loro meglio solo all’aperto, nel caso non si voglia restare isolati completamente dall’ambiente circostante, o in luoghi molto silenziosi, nel caso si voglia apprezzare la musica in modo diverso, immersivo e avvolgente.

Questo, unito al prezzo non propriamente economico (143 euro nella colorazione grigia, 149 euro in quella rosa e, attualmente in offerta, a 123,99 euro in quella gialla e 134 euro in quella blu) probabilmente scoraggerà buona parte dei possibili acquirenti.

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