Freedom 251: incassato il pagamento di 30.000 dispositivi che però non verranno prodotti in India

Freedom 251

Il lancio sul mercato avvenuto qualche settimana fa del chiacchieratissimo Freedom 251 ha sconvolto il mercato mobile. Il motivo è da ricercarsi nell’incredibile costo del device, reso disponibile all’acquisto a sole 251 Rupie indiane (circa 3.50 euro al cambio attuale).

Un prezzo così contenuto è dovuto ad un incentivo offerto dal governo Indiano, destinato alle classi meno agiate, affinché anche chi è in difficoltà economiche possa usufruire degli smartphone.

Secondo le ultime informazioni, la compagnia ha incassato il pagamento di 30.000 dispositivi dei 2.500.000 device acquistati prima che il 19 febbraio fossero bloccate le vendite.

Freedom 251: incassato il pagamento di 30.000 dispositivi che però non verranno prodotti in India

Freedom 251

Tuttavia, Ringing Bells, l’azienda produttrice, ha affermato che per far fronte all’incredibile numero di ordini acquisterà le componenti al di fuori dell’India e i dispositivi appartenenti al primo lotto saranno, dunque, solo assemblati sul territorio indiano. La notizia ha suscitato una certa perplessità, dato che uno dei punti cardine della strategia commerciale del Freedom 251 è stato lo slogan “Make in India“, utilizzato anche da numerosi produttori locali.

Il portavoce della compagnia ha, inoltre, assicurato che nonostante adesso ci sia la necessità di importare le componenti dall’estero e che non sia presente una vera e propria unità di produzione in India, si sta lavorando affinché tra circa 8 mesi Ringing Bells sia in grado non solo di assemblare i terminali sul territorio indiano, ma di effettuare ogni fase della produzione in loco.

Inoltre, Ringing Bells non ha ancora dichiarato in modo esaustivo come possa generare un profitto da un device dal costo di 3.50 euro.

Non ci resta che attendere qualche mese per assistere all’evoluzione della vicenda.