Nel mercato dei produttori di processori mobilie, in questo momento, la situazione è più caotica che mai; dopo infatti un periodo di regno inconstrastato di Qualcomm, la taiwanese MediaTek e Samsung stanno recuperando molto terreno grazie a chipset sempre più performanti ed efficienti e sbagli, talvolta grossolani come con lo Snap 810, dell’ex regina del mercato.
Nel sottobosco però si stanno affacciando diversi soggetti, alcuni già molto attivi come HiSilicon, altri meno come Spreadtrum; tra questi poi anche LeadCore, piccola società di cui Xiaomi ha acquisito la maggioranza assoluta delle azioni lo scorso anno e divenuta famosa per alimentare il famoso Redmi 2A, che proprio ha celebrato il risultato di 5 milioni di unità vendute nei primi 3 mesi.
Questa mattina (il promeriggio in Cina) si è tenuto a Pechino un evento in cui Datang Telecom Technology, co-proprietario con Xiaomi di LeadCore, ha illustrato alcuni passi futi dei SoC aziendali: nel corso dell’evento è stato ovviamente ricordato il LeadCore LC1860 ma particolare attenzioen è stata posta su un non precisato processore che colpisce sotto molti aspetti.
Innanzitutto sarà realizzato su architettura a 64-bit, sarà dotato di ben 8-core, modulo LTE di 9/10 categoria e, soprattutto, sarà basato su processo produttivo a 14nm FinFET. Stando a quanto dichiarato da Qian Guoliang, CTO di LeadCore, l’azienda cinese sarebbe già al lavoro su questo nuovo SoC, la nostra domanda è: quando sarà disponibile?
