[MWC 2015] Intervista a ZTE Italy. Vedremo, finalmente, Nubia in Italia?

Nubia Z9

Andare al MWC non significa soltanto avere la possibilità di vedere e toccare con mano i nuovi devices, in anteprima rispetto al momento in cui gli stessi vedranno la luce sul mercato.

Essere presenti al Mobile World Congress significa avere l’opportunità di parlare con le figure di spicco delle aziende leader del settore mobile.

Nuovo logo ZTE

Mentre io ed Alessandro eravamo a Barcellona abbiamo, infatti, avuto il piacere e l’onore di scambiare quattro chiacchiere con Franco Cennamo e Gianluca Cotroneo, rispettivamente Mobile Device Sales Manager e Sales Account di ZTE Italy.

ZTE Corporation, per chi non la conoscesse, è una delle aziende cinese leader nel panorama delle ICT (Information and Communication Technology), presente in questo settore a partire dal 1985. che, nel corso degli anni, si è fatta notare dal grande pubblico per la sua capacità di presentare soluzioni all’avanguardia nell’ambito delle reti telefoniche e di comunicazione.

Una delle prime cose delle quali abbiamo parlato con Cennamo e Cotroneo riguarda il settore mobile e gli smartphones che, fino ad ora, ZTE ha presentato sul mercato italiano. Proprio a questo proposito, e avendo visto alla fiera lo stand del sub-brand Nubia, ci è venuto spontaneo chiedere se e quando vedremo la linea Nubia ufficialmente presentata in Italia.

Nubia Z7

Purtroppo, per ora, non ci è stata fornita nessuna data riguardante l’introduzione della linea nel mercato italiano, ma sia Cennamo che Cotroneo ci hanno assicurato che ZTE Italy sta facendo tutto il possibile per rendere concreto questo cambiamento e questa introduzione. Ci è stato, inoltre, spiegato che Nubia opera in modo autonomo rispetto a ZTE e, probabilmente, quella dell’ingresso ufficiale in Europa del marchio non è un’operazione semplice da operare.

Nel frattempo, l’azienda cinese sta puntando, per questo 2015, ad aumentare la propria market share nel mercato mobile, puntando molto sulla fascia bassa del mercato. L’obiettivo di ZTE, in base a quanto dettoci, è l’ottenimento di circa il 50% della quota di mercato entry-level, puntando alla vendita di smartphones con display 5 pollici e connettività LTE e non è escluso che il raggiungimento di questo target possa gettare le basi future per l’ingresso di Nubia in Italia… come si suol dire, “la speranza è l’ultima a morire”.

Relativamente a questo discorso, i nostri interlocutori ci hanno tenuto a specificare che l’acquisto di prodotti non ufficialmente venduti in Italia da ZTE (o da Nubia) ha sì, in parte, un ritorno di immagine per l’azienda, ma il ritorno non è reale ed effettivo per un motivo molto semplice: quando un rivenditore non ufficiale vende dei prodotti di importazione, sta vendendo un prodotto che non è stato pensato per superare tutti i controlli necessari all’approvazione della sua vendita in quel determinato paese dove non è ufficialmente venduto. Nella nascita di un prodotto devono essere rispettati degli standard che differiscono di paese in paese. Solo attraverso il superamento degli stessi, un prodotto è garantito al 100% nella sua massima funzionalità.

Questo non significa che acquistare un prodotto ZTE o Nubia non ufficialmente venduto in Italia significa non poterlo utilizzare, tutt’altro: ciò significa non godere della garanzia ufficialmente fornita da ZTE e, soprattutto, avere tra le mani un prodotto non conforme al 100% agli standard italiani.

E allora abbiamo chiesto a Franco Cennamo e Gianluca Cotroneo “Qual è il valore aggiunto dei prodotti ZTE?” ed in tutta chiarezza ci è stato risposto che acquistare un prodotto ZTE significa pagare una cifra leggermente superiore a prodotti proposti dalla concorrenza, ma allo stesso tempo poter godere di uno dei migliori servizi di customer care e post vendita presenti sul suolo italiano che, secondo i dati statistici rilevati nel corso del tempo, è in grado di garantire l’intero processo di assistenza (apertura del ticket, ritiro del prodotto, consegna al laboratorio, riparazione e riconsegna) in circa 7 giorni lavorativi, con la previsione futura di abbassare questa attesa a soli 5 giorni.

Ma il futuro di ZTE non è soltanto nel mobile: anche l’IoT (Internet Of Things) è tra gli obiettivi dell’azienda, con un forte interesse per il settore della domotica.

Uno degli ostacoli più grossi è quello di far capire, a una grossa fetta di utenza, che smartphone cinese non significa prodotto di qualità scadente (ciò, ovviamente, non è rivolto a voi lettori di GizChina.it!).

Proprio per questo motivo, e per cercare di raggiungere l’obiettivo legato al mercato entry level, Cennamo e Cotroneo ci hanno comunicato che l’azienda sta effettuando delle campagne di marketing sul web, in particolare attraverso i social network, oltre che attraverso la promozione del brand mediante la propria presenza ad eventi di importanza mondiale, proprio come il Mobile World Congress.

Il futuro che ZTE si è prefigurato è dunque chiaro: alzare il tiro con smartphone di punta con specifiche migliori rispetto a quelle degli attuali devices ZTE venduti ufficialmente in Italia.

Tornando a parlare di connettività LTE, ZTE ha già iniziato i test sulla tecnologia 5G, che andrà a sostituire, entro il 2020, l’attuale connettività 4G. In questo dovrà sicuramente scontrarsi con Huawei, il principale competitor dell’azienda di cui stiamo parlando.

In conclusione, abbiamo potuto capire come ZTE abbia grandi progetti non solo per questo 2015 ma per il futuro in generale.

Aspettando di vedere come questi prenderanno concretamente forma, ringraziamo nuovamente Franco Cennamo e Gianluca Cotroneo per il tempo dedicatoci durante il MWC e per aver risposto alle nostre domande.