Huawei e LTE-A: solo il primo passo!

Huiawei 4g 5g timeline

Conosciamo bene Huawei per averci più volte stupito con device dal prezzo aggressivo e caratteristiche molto interessanti, come i recenti top di gamma della serie Honor e Ascend. Questi terminali hanno spesso in comune l’uso del SOC propietario Kirin della serie 92x, che ha tra i suoi punti maggior forza (anche se alcuni  test sembrano dirci il contrario) il supporto alle reti LTE cat.6, conosciuto a livello commerciale come LTE Advanced.

Quello che in tanti non sanno è che l’azienda cinese è molto attiva anche nel reparto delle infrastrutture di rete. In questo contesto, grazie ad una partnership strategica con Telecom Italia ed i suoi TI Lab, Huawei ha avuto modo di testare già nel 2013 l’efficienza del protocollo LTE-A. Tale attività ha reso possibile questo luglio la prima sperimentazione commerciale italiana, tenutasi a Torino, ed il recentissimo lancio da parte del gestore nazionale del “vero 4G” (così è stato definito LTE cat.6 dall’ITU) in tutto il paese. La copertura è già disponibile in 80 tra le maggiori città ed è prevista la sua estensione alla maggior parte del territorio.

Avrete già capito che, per i terminali che lo supportano, LTE-A rappresenta un notevole passo avanti in termini di velocità sia in upload che in download. La buona notizia è che, secondo Huawei, si tratta solo di un primo passo!

LTE advanced

Se il nome LTE, che sta per Long Term Evolution, vi fa pensare ad un continuo miglioramento delle prestazioni reali della infrastruttura di rete, sappiate che non state sbagliando. Uno dei principali strumenti che consentirà di mantenere questa implicita promessa è il carrier aggregation, cioè la tecnica che consente di utilizzare più bande di frequenza contemporaneamente. I limiti di velocità odierni, così, diventeranno presto solo ricordi: se da oggi, grazie a LTE-A, possiamo utilizzare due canali ( quello da 2600MHz ed uno tra quelli a 800MHZ e 1800MHz), Huawei ha già annunciato che è riuscita nei suoi laboratori a sfruttare ben 4 bande per una singola connessione. Sarà quindi possibile passare, in futuro, dagli attuali 180Mbps (appena raddoppiate rispetto a LTE cat.4) a picchi di velocità superiori ai 500 Mbps!

Questo incremento di banda è necessario per evitare la saturazione della rete internet mobile che, in ottica futura, sarà messa a dura prova dall’uso ancora maggiore di streaming video sempre più pesanti (qualcuno ha detto 4k?) e dal numero in costante aumento di utenti sulla rete. Non a caso il colosso cinese ha già avuto modo di stringere accordi importanti con i maggiori ISP del mondo ed è già all’opera per la costruzione di oltre 140 reti commerciali.

Huawei, tuttavia, ha già dichiarato di essere all’opera per lo studio delle reti 5G, previste a partire dal 2020. Durante il Mobile World Congress di quest’anno, ad esempio, ha dichiarato di aver raggiunto in download l’incredibile velocità di 115Gbps!

Huawei 5G

 

Le attese per questo nuovo standard sono molto elevate, anche se le problematiche ingegneristiche sono ancora molte e non del tutto risolte. Per aumentare la quantità di dati scambiati, infatti, esistono due strade. La prima, e relativamente più semplice, è quella di aumentare la larghezza della banda disponibile, ad esempio usando più frequenze diverse come accade oggi con LTE-A (Carrier Aggregation). L’altra, invece, è quello di diminuire la lunghezza d’onda utilizzata, consentendo così l’invio di più pacchetti nella stessa unità di tempo.

Lo svantaggio principale di questo ultimo sistema è quello che, al diminuire della lunghezza d’onda, diminuisce anche la capacità del segnale di superare gli ostacoli. Questo difetto, già presente nelle odierne reti 4G, può essere controbilanciato dall’uso del MIMO, una tecnica grazie alla quale si prendono in considerazione anche i pacchetti riflessi (cioè che non sono i primi ad arrivare), aumentando le possibilità che arrivi una comunicazione valida.

La novità principale delle comunicazione 5G è proprio l’aumento delle frequenze di trasmissione (cioè la diminuzione della lunghezza d’onda) che porterà ad utilizzare frequenze fino ai 300GHz, affiancata dall’uso delle bande già in uso per arrivare ad una velocità totale inimmaginabile. Vi lasciamo, infine, con un immagine che rappresenta bene la visione di Huawei per il futuro della connettività mobile!

Huawei 5g shema

 

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