Recensione Xiaomi Mi 8 Pro Global: un design iconico destinato a rimanere nella storia

Xiaomi, con i suoi top di gamma, quest’anno, ha fatto parlare in più occasioni di sé. Passando da Xiaomi Mi 8 Standard a POCOPHONE F1, il top economico. A concludere la line up arriva Xiaomi Mi 8 Pro che conserva l’hardware di Mi 8, ma riprende l’iconica back cover dall’Explorer Edition, nonché il fingerprint ID nel display. Nonostante lo smartphone frontalmente non offre nuovi spunti, estetica e design del retro si candidano ad essere ricordati negli anni.

Recensione Xiaomi Mi 8 Pro

Unboxing

La confezione di Mi 8 Pro segue quelle viste per la variante standard: il box di vendita è in cartonato nero ed al suo interno troviamo:

  • Xiaomi Mi 8 Pro;
  • alimentatore da parete Quick Charge 3.0;
  • adattatore USB Type-C/ mini jack 3.5 mm;
  • manualistica;
  • cavo dati USB – USB Type-C;
  • Cover in TPU trasparente.

Design e qualità costruttiva

Xiaomi Mi 8 Pro segue le linee estetiche di Mi 8 Standard; sia per dimensioni – 154.9 x 74.8 x 7.6 mm per 177 grammi – che per materiali utilizzati. Troviamo quindi display e back cover in vetro, intervallate da un frame perimetrale in alluminio. Seppure le dimensioni siano generose, grazie alla rastrematura sui bordi l’impugnatura è più che gradevole, anche con una mano. Nonostante dimensioni e design riprendano in toto Mi 8, dobbiamo soffermarci sulla back cover di Mi 8 Pro. La variante oggetto di recensione, sulla falsariga di Mi 8 Explorer Edition presenta una scocca trasparente con una riproduzione di tutta la componentistica utilizzata per il device.

Xiaomi Mi 8 Pro

La particolare scocca trasparente offre quindi una panoramica generale sugli effettivi ingranaggi che muovono il top di gamma. I richiami particolari si estendono poi agli inserti rossi sulla fotocamera e sul tasto power, così come per il pin di ricarica.

Abbiamo la sensazione di avere tra le mani uno smartphone iconico che, anche quando sarà accantonata la moda del notch (che sembra aver già dato) riuscirà a farsi preferire ad altri.

Display

Xiaomi Mi 8 Pro presenta un pannello Super AMOLED Full HD+ da 6.21 pollici in 19.5:9, densità di 402 PPI che occupa circa l’83% della superficie. Il display è – qualitativamente – un’ottima unità, impreziosita dalla protezione Corning Gorilla Glass 5.

Xiaomi Mi 8 Pro

Trattandosi di un Super AMOLED abbiamo una gestione cromatica nettamente sopra la media che, oltre ai neri perfetti, offre una gestione dei cromatica davvero gradevole. Il display restituisce colori più caldi rispetto agli IPS, con un’ottima resa anche delle tonalità chiare. Unico neo, gli angoli di visuale non perfetti: inclinando il display perderemo quella fedeltà cromatica che invece si contraddistingue nell’utilizzo frontale.

La tonalità del display – che a mio avviso è più che gradevole – potrà essere comunque tarata via software per ottenere colori più o meno caldi a seconda delle esigenze.

Hardware e prestazioni

Xiaomi Mi 8 Pro vanta un hardware da top di gamma. Ad alimentare le prestazioni del device abbiamo lo Snapdragon 845, SoC a 10 nm octa-core con frequenza massima di 2.8 GHz, accompagnato da GPU Adreno 630, 8 GB di RAM LPDDR4X e 128 GB di storage UFS 2.1. Tutte specifiche che, tra l’altro, troviamo evidenziate dalla componentistica sotto la back cover!

Xiaomi Mi 8 Pro, complici anche gli 8 GB di RAM, non ha praticamente limiti di utilizzo; riesce ad offrire il massimo delle prestazioni in qualsiasi circostanza, anche sotto stress. Prestazioni al top garantite anche per utilizzi prolungati grazie ad un particolare sistema di raffreddamento avanzato ad alta dissipazione di calore. Come detto quindi, anche con un uso stress le temperature della CPU non salgono mai oltre la media limite, da ciò consegue che non avremo alcun tipo di rallentamento e lag.

Lo smartphone affronterà quindi in scioltezza sia titoli più leggeri, che più pesanti come PUBG ed Asphalt 9, anche con impostazioni grafiche al massimo.

Benchmark

Software

Lo smartphone arriva out of the box con la MIUI 10.0.1 Global Stabile aggiornata alle patch di sicurezza di Ottobre basata su Android 8.1. Il software in questione arriva, più in generale, con i vantaggi e le carenze già viste in altri casi. I problemi sono tutti (o quasi) relativi alla presenza ed all’ottimizzazione del notch. Su Mi 8 Pro, infatti, non sarà possibile visualizzare le notifiche in alto a sinistra; problema a cui molti utenti faranno fatica ad abituarsi e che, comunque, potrebbe essere risolto nelle prossime release. Riguardo la gestione del notch, sarà invece possibile nasconderlo via software, scelta sensata vista anche la presenza di un display Super AMOLED.

Aldilà di questa mancanza, la MIUI 10.0.1 offre un’esperienza utente ricca di feature. Troviamo un’ottima gestione Dual SIM, sia in ambito telefonico che per App Clonate, che permetterà di utilizzare due applicazioni sullo stesso device (come WhatsApp) inserendo, quindi, account differenti. Anche il risparmio batteria della MIUI è altamente performante; all’interno delle impostazioni sarà possibile limitare l’utilizzo di determinate applicazioni, garantendo un notevole risparmio energetico, pur lasciando a pieno regime le applicazioni più utilizzate.

Il sistema operativo offre anche diverse soluzioni per proteggere dati ed applicazioni, tra le impostazioni abbiamo Blocco App, per proteggere con password alcuni contenuti. Tra le tante implementazioni non possiamo poi non citare le Gestures per ottimizzare l’utilizzo Full Screen. Tuttavia per i meno avvezzi ai cambiamenti c’è la possibilità di abilitare la “classica” NavBar e la Quick Ball per agevolare la navigazione. La MIUI da la possibilità agli utenti di generare un Secondo spazio per dare vita ad un’interfaccia parallela a quella principale.

L’OS offerto da Xiaomi risulta quindi particolarmente invadente in alcuni punti, tuttavia, complice anche un design rivisitato, la MIUI con le sue feature esclusive e, più in generale, offre una fluidità elevata, in grado di valorizzare al meglio il comparto hardware del device.

Fotocamera

Questo 2018 si conferma l’anno fortunato di Xiaomi per quanto riguarda il comparto fotografico e, in effetti, il device in questione mutua i sensori tanto apprezzati sulle altre varianti. Troviamo infatti una Dual Camera posteriore 12 + 12 mega – pixel, con sensore principale con apertura focale f/1.8 e dimensioni di 1/2.55″, accompagnato da uno telescopico con apertura f/2.4 dimensioni di 1/3.4″, accompagnati da doppio flash LED.

Il comparto fotografico rappresenta senz’altro un punto di forza di questo device. In condizioni di luce ottimale abbiamo una resa ottimale delle immagini che risultano essere ricche di dettagli e con un contrasto notevole. Il lavoro dell’HDR Auto e dell’AI si fa sentire nella correzione cromatica apportando il più delle volte migliorie importanti, senza snaturare troppo l’immagine originale.

Il sensore f/1.8 garantisce poi una resa discreta anche per scatti con scarsa luminosità, riuscendo il più delle volte a mantenere un buon livello di contrasto ed una fedeltà cromatica sufficiente. Così come gli scatti panoramici, anche le macro sono estremamente dettagliate; tuttavia, mentre con la modalità standard otterremo sempre foto ricche di dettagli, sarà difficile utilizzare la modalità ritratto per catturare oggetti particolarmente piccoli con l’effetto desiderato. Questo perché con la modalità ritratto si attiverà automaticamente lo zoom x2 che non riesce ad avere la stessa resa, restituendo foto il più delle volte sottotono.

Segue lo stesso trend il sensore frontale, fotocamera da 20 mega-pixel con apertura focale f/2.0. Il sensore in questione offre scatti qualitativamente buoni di giorno, aiutati anche in questo caso dall’HDR Auto, e foto meno dettagliate di sera. La resa della modalità ritratto risulta (a differenza della camera posteriore) estremamente fedele, soprattutto – chiaramente – di giorno.

Xiaomi Mi 8 Pro offre poi la possibilità di registrare video in Full HD fino a 120 fps e 30 fps con stabilizzazione ottica a 4 assi, con Slow-mo e Time Lapse.

Audio e connettività

Mi 8 Pro si presenta con un comparto audio soddisfacente: nonostante gli altoparlanti garantisco un suono, alto in valore assoluto, riescono comunque ad offrire un’esperienza d’ascolto pulita. L’audio in cuffia è invece impreziosito dall’AptX HD.

Lato connettività Xiaomi Mi 8 Pro risulta essere estremamente completo (eccezion fatta per il mini jack 3.5 mm). Troviamo infatti Wi-Fi Dual Band, DLNA, NFC, Bluetooth 5.0 e  A-GPS, GLONASS, BDS, GALILEO, QZSS. In questo senso va menzionato il Dual GPS che garantisce un’affidabilità ancor maggiore rispetto al classico; utile in situazioni di monitoraggio fitness e simili.

Sensori di sblocco

Lo smartphone si caratterizza, rispetto alla variante standard, proprio dalla presenza del fingerprint ID sotto al display, oltre che al riconoscimento facciale IR integrato nel notch.

Mentre il riconoscimento facciale basato, appunto, sul sensore IR risulta praticamente infallibile (sblocca 10 volte su 10 senza alcun intoppo) anche in situazioni di luminosità pari a 0, lo stesso non si può affermare per il fingerprint sotto il display.

Nonostante quest’ultimo sia abbastanza affidabile (con una precisione di 7 volte su 10), risulta comunque meno veloce del primo sopraelencato. Insomma, oltre al vantaggio estetico di non interrompere il design della back cover, non ho trovato particolari giovamenti dall’utilizzo del sensore sotto il display, preferendo il più delle volte lo sblocco con volto.

Autonomia

Rispetto alla variante standard, Mi 8 Pro presenta una batteria da 3000 mAh e questo in parte va a penalizzare l’autonomia generale. Con un utilizzo più o meno intenso, composto da gaming, notifiche push, Bluetooth attivo ed alternanza tra rete dati e Wi-Fi, lo smartphone non è riuscito mai a portarmi a 5 ore di schermo attivo.

Nonostante non sia un campione d’autonomia, grazie all’alimentatore in dotazione il device sarà carico da 0 a 100% in poco meno di 1 ora e 20 minuti: un vantaggio da non trascurare.

Conclusioni

Sono molte le considerazioni che appartengono a questo Xiaomi Mi 8 Pro. Volendoci soffermare soltanto sull’hardware, infatti, lo smartphone che si può trovare sui 450€ sugli store cinesi più noti, potrebbe far preferire la variante standard che, con specifiche simili, risulta molto meno esosa.

Ricondurre le conclusioni ad un mero rapporto qualità/prezzo sarebbe però – in questo caso – sbagliato. Come specificato in più punti Mi 8 Pro offre un design iconico che, a mio avviso, potrebbe valere la differenza di prezzo: la back cover, che incanta alla vista, si farà apprezzare anche quando il trend del notch sarà accantonato.


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Roberto Abate
Passione smodata per il mondo tech in tutte le sue sfaccettature. Laureato in scienze politiche, condivide l'amore per la tecnologia con quello per film e serie TV, giochi da tavolo ed i più svariati sport, calcio in primis.
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