Recensione Doogee Mix 2: un passo avanti importante

Dopo la piacevole parentesi del primo modello, il produttore cinese fa il bis con questo nuovo Doogee Mix 2. Lo smartphone si presenta come un upgrade del suo predecessore, con qualche chicca in più – prima su tutte, un display con rapporto in 18:9 -, anche se restano alcuni strascichi del suo passato. Andiamo a scoprire insieme quali sono le caratteristiche principali del device e come si è comportato durante i nostri test. Che le danze abbiano inizio!

Recensione Doogee Mix 2

Confezione di vendita

Il dispositivo arriva con un elegante box nero su cui troviamo stampati il nome del produttore e quello del prodotto. Nella confezione di vendita troviamo:

  • Doogee Mix 2;
  • cover protettiva;
  • caricatore con presa EU da 5V 2A;
  • cavo USB / USB Type-C;
  • spilletta per l’estrazione dello slot dual SIM / microSD;
  • pellicola protettiva per il display;
  • adattatore USB Type-C / micro USB;
  • adattatore USB Type-C / ingresso mini-jack da 3.5 mm;
  • manualistica.

Insomma, ci troviamo di fronte ad una confezione abbastanza ricca, dove è presente tutto l’occorrente per partire alla grande col vostro nuovo Doogee Mix 2.

Design e materiali

Doogee MIX 2

Come per il primo capitolo della saga borderless di Doogee, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un prodotto che non lascia trasparire minimamente la sua componente low cost. I materiali utilizzati sono gli stessi del modello precedente e la cosa non può che farci piacere. Tutt’intorno allo smartphone corre un frame in alluminio (interrotto in alcuni punti da delle sottili bande plastiche per la ricezione delle antenne), mentre la back cover è realizzata in vetro Corning Gorilla Glass 5 con curvatura 2.5D. La colorazione Ocean Blue è davvero molto bella e i bordi superiore ed inferiore leggermente curvati giocano a favore dell’estetica generale.

Nonostante le dimensioni generose del display, il Doogee Mix 2 si lascia tenere in mano senza grossi problemi, se non fosse per il suo peso di 210 grammi, veramente eccessivo per uno smartphone “moderno”. Il device misura 159.1 x 74.7 x 8.6 mm; non si tratta di un dispositivo “piccolo” ma – per fortuna – entra in gioco il pannello con rapporto in 18:9 a rendere tutta la situazione più abbordabile. Insomma, qualche difficoltà nel raggiungere i punti più alti con una sola mano c’è, ma niente di insormontabile (abbiamo visto di peggio).

Il retro dello smartphone presenta il logo del produttore, la dual camera principale (affiancata dal flash dual LED) e il lettore d’impronte digitali. Questo si è rivelato tutto sommato sufficiente; ogni tanto perde colpi, ma – il più delle volte – è risultato affidabile e abbastanza rapido. Frontalmente troviamo la selfie camera (anche in questo caso si tratta di un doppio sensore), la sensoristica (luminosità e prossimità) e la capsula auricolare. Assente – ancora una volta! – il LED di notifica, una pecca su cui è difficile passare sopra. Lungo il bordo destro abbiamo il bilanciare del volume e il tasto Power; il lato opposto è completamente scoperto. Nel frame superiore, invece, trova spazio il carrellino per le due SIM e per la microSD. In basso, un singolo speaker, la porta USB Type-C e il microfono.

Display

Doogee MIX 2

Nota dolente se confrontato al primo modello (con un pannello Samsung AMOLED)! Il Doogee Mix 2 presenta un display “solo” LCD IPS “quasi” borderless su due lati (con cornici molto ridotte) ma, fortunatamente, tutto il resto si aggiorna alla grande. Si tratta infatti di un’unità da 5.99 pollici di diagonale, con risoluzione Full HD+ (2160 x 1080 pixel), 403 PPI e rapporto in 18:9. Non manca una protezione Corning Gorilla Glass 5 con curvatura 2.5D a completare il quadro. La soluzione adottata non fa rimpiangere il passato. Il display ci mostra dei colori potenti, saturi e realistici, pur con qualche difetto per quanto riguarda i neri (non propriamente “profondi”).

Complessivamente un buon pannello, con nulla da invidiare a competitor ben più costosi. Completa il pacchetto il software MiraVision, che permette di mettere mano alle impostazioni del display regolando il contrasto, la saturazione, la luminosità, la nitidezza e la temperatura dei colori, e personalizzando a proprio piacimento l’effetto finale. Presenti anche il Contrasto Dinamico e il Filtro Luce Blu, la cui intensità può essere aggiustata in modo da risultare più o meno “invasiva”.

Prestazioni

A bordo del nostro Doogee Mix 2 troviamo un chipset MediaTek Helio P25, octa-core a 16 nm con una frequenza massima di 2.5 GHz, con otto cluster ARM Cortex A-53. Lato memorie abbiamo ben 6 GB di RAM LPDDR4X Dual Channel e 64 GB di storage interno (esiste anche una versione da 128 GB), espandibile tramite microSD. Il comparto hardware si comporta in maniera degna e fornisce un’esperienza di tutto rispetto. Chiude il cerchio la scheda grafica ARM Mali-T880 MP2 a 900 mhz, una GPU già affrontata in varie occasioni, che riesce a fornire un’esperienza gaming fluida, sia con i giochi più abbordabili che con titoli “pesanti” come Asphalt 8 e Portal Knights. In quest’ultimo caso la CPU tende a scaldarsi leggermente, ma nulla di veramente preoccupante.

Qualità fotografica

Doogee MIX 2

L’ultima fatica targata Doogee offre un comparto fotografico che, almeno sulla carta, fa ben sperare. La dual camera principale – un sensore da 16 + 13 mega-pixel con apertura f/2.0, doppio flash LED, HDR e PDAF – restituisce dei buoni scatti, in linea con la fascia di prezzo del dispositivo. Il livello di dettaglio è accettabile ma i colori appaiono spesso un po’ troppo saturi e “sparati”. In condizioni di scarsa illuminazione le cose peggiorano non poco, restituendo immagini il più delle volte pastose. La presenza del sensore secondario permette il solito effetto bokeh, con risultati soddisfacenti. Abbiamo anche una pratica modalità PRO, per smanettare con tutti i vari parametri e fare foto in manuale. È possibile registrare video fino a 1080p e 30 fps.

Anche la selfie camera arriva con una configurazione doppia, da 8 + 8 mega-pixel e con grandangolo (130 gradi e 88 gradi) per gli autoscatti di gruppo. Come per il modulo precedente, le foto appaiono abbastanza dettagliate e precise, ma solo con le giuste condizioni di illuminazione.

Connettività e qualità audio

Nessun problema in vista in merito alla ricezione e alla qualità dell’audio in chiamata (sempre molto chiaro ed elevato). Ancora una volta troviamo un modulo dual SIM LTE Cat.6, con banda 20. Il comparto connettività presenta tutti gli elementi canonici, con Wi-Fi 802.11 a/b/g/n Dual Band, Bluetooth 4.0, Radio FM, GPS / A-GPS / GLONASS. Per i più esigenti, da segnalare l’assenza del supporto NFC.

La parte audio è affidata ad un singolo speaker ubicato sul profilo inferiore dello smartphone. Si tratta di un posizionamento leggermente infelice, specie quando si tiene il device in posizione orizzontale per il gaming. Per quanto riguarda la qualità, l’audio in uscita presenta qualche imperfezione e un fruscio di fondo, sopratutto ad un volume elevato. Nessun problema invece per l’audio in cuffie.

Software

Il nuovo Doogee Mix 2 arriva con il sistema operativo Android 7.1.1 Nougat, personalizzato dal produttore tramite l’UI DoogeeOS V2.0.0. Attualmente sono presenti le patch di sicurezza di Google aggiornate al mese di novembre 2017. Non manca una certa cura da parte dell’azienda, che spesso rilascia update tramite OTA, con tanto di bug fix. Ovviamente è ancora presto per parlare del supporto a lungo termine ma, per ora, sembra che il dispositivo riceva le dovute attenzioni. Per quanto riguarda la performance del software proprietario, sembra di trovarsi di fronte ad un prodotto maturo sotto numerosi aspetti. Anche se non raggiunge risultati veramente eccellenti, in termini di fluidità e di apertura/chiusura delle app non sono presenti lag o impuntamenti. Qualche rallentamento sparso qua e là è immancabile, ma nulla che comprometta veramente la user experience.

In merito alla sicurezza, oltre al classico lettore d’impronte è presente anche la funzionalità Face Unlock. Ovviamente si tratta di una feature che viene dal lato software, con tutte le incertezze del caso. Comunque, il rilevamento del volto avviene in maniera quasi istantanea e si rivela affidabile nella maggior parte dei casi ma lato sicurezza risulta totalmente inaffidabile poichè abbiamo appurato in ufficio che su 8 persone in 3 riuscivano a sbloccare il device con volti ovviamente differenti. Le difficoltà emergono in ambienti con scarsa illuminazione (manca un sensore ad infrarossi). Fastidioso il fatto che attivare il Face Unlock, disabiliti lo sblocco tramite l’impronta. Le altre funzionalità presenti nel software a bordo dello smartphone troviamo:

  • Split Screen: attivabile con una pressione prolungata del tasto Menùdurante l’esecuzione di un’app;
  • System Manager: un software che permette di gestire alcuni aspetti fondamentali, come le modalità di risparmio energetico, lo svuotamento del Cestino, il blocco ddelle applicazioni con una password (App Lock), Freezing romm (permette di “congelare” qualsivoglia applicazione);
  • Modalità schermo intero: per attivare/disattivare la navigation bar e sfruttare a pieno il display full screen;
  • Modalità a una mano (Onehanded Mode);
  • Gesture Motion: utilizzo di gesture di vario tipo, come le Telephony Motion (utilizzano il giroscopio per silenziare chiamate, rispondere tramite rotazione e così via) e le System Motion (swipe a 3 dita per gli screenshot, doppio tap per bloccare eccetera);
  • QRcode Scan: per eseguire scansioni dei codici QR;
  • Accensione/spegnimento programmati.

Autonomia

Doogee Mix 2 batteria

L’autonomia del Doogee Mix 2 si affida ad una batteria da 4.060 mAh, che garantisce – con un utilizzo medio – circa ore di schermo acceso. Mi sarei aspettato di più, ma – a quanto pare – il display Full HD+ da ben 5.99 pollici richiede un notevole dispendio di energia. Tutto sommato si tratta di un tempo ragionevole. Grazie alla ricarica rapida da 5V 2A, la ricarica completa viene effettuata in poco più di due ore.

Prezzo e conclusioni

Doogee MIX 2

Per il produttore cinese, il Doogee Mix 2 rappresenta sicuramente un passo avanti importante. Da come si è notato anche col precedente modello, l’azienda non si limita a semplici “cloni”; di certo abbiamo un design palesemente “ispirato” ma traspaiono anche altre virtù importanti. Prima di tutto vi è un continuo procedere in direzione dei gusti del pubblico, con scelte di mercato consapevoli (prima il design borderless, ora il display in 18:9). Nonostante possa sembrare una decisione ruffiana, questo Mix 2 offre un’ottima esperienza sotto tutti i punti di vista. La qualità dei materiali e di costruzione, un pannello davvero ben fatto e un software valido ci mettono di fronte ad un prodotto confezionato a puntino e davvero interessante.

L’unica pecca risiede nelle dimensioni: lo smartphone non è dei più sottili e il peso (di ben 210 grammi) si sente tanto. Se ciò non costituisce un problema per voi, allora avete trovato il dispositivo che fa al caso vostro (anche a fronte di uno street price al di sotto dei 170 euro). Personalmente non ho trovato il peso eccessivo e le dimensioni massicce come una problematica insormontabile ma – personalmente – sono un amante dei device “che si fanno sentire”. Nel caso in cui preferiate soluzioni più “leggere” sarà necessario fare rotta verso altri lidi.


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