Huawei MateBook | Il 2-in-1 di fascia alta | La recensione di GizChina.it

Huawei Matebook

Lo scorso febbraio, durante il Mobile World Congress 2016 tenutosi a Barcellona, Huawei ha annunciato un prodotto davvero molto interessante, ovvero il Huawei MateBook, che finalmente abbiamo avuto modo di provare.

Stiamo parlando del primo dispositivo 2-in-1 di fascia alta dell’azienda, che riprende in parte le linee estetiche viste sui prodotti del produttore nel corso degli anni, abbinandolo ad un processore Intel Core M, 4/8 GB di RAM e 128/256/512 GB di memoria, il tutto in una scocca metallica spessa solo 6.9 millimetri.

Tuttavia il prezzo da pagare è davvero salato: si parte dal modello base a circa 999 euro con inclusa la tastiera/cover, la MatePen ed un’apposita dock per ampliare le porte a disposizione. Sulla carta abbiamo un competitor del Microsoft Surface Pro 4, sarà dunque all’altezza? Scopriamolo insieme nella recensione completa.

Huawei Matebook

Huawei MateBook – La recensione di GizChina.it

Confezione e accessori

La confezione di vendita del Huawei MateBook è davvero molto elegante, non solo quella del tablet ma anche quella degli accessori, dato che ritroviamo una minuziosa cura dei dettagli. Al suo interno troviamo:

  • Huawei MateBook
  • caricatore USB Type-C con presa europea
  • manuale utente con certificazione per la garanzia

A seguire, in quelle degli accessori:

  • MatePen;
  • cover/tastiera magnetica con un piccolo laccetto per portare la MatePen
  • dock USB Type-C multi-porta con custodia
  • manualistica e documentazione varia

Sul cartone delle varie confezioni, poi, troviamo le specifiche tecniche ed alcuni dettagli dei vari accessori e del dispositivo.

Specifiche tecniche

Passando alle specifiche tecniche del device, a muovere il sistema ci pensa un processore Intel Core M3-6Y30, soluzione di base della famiglia di processori a basso consumo di Intel con architettura SkyLake di sesta generazione realizzata a 14 nanometri. Da segnalare che sono disponibili varianti più costose con processori Intel Core M5-6Y57, operante ad un clock sensibilmente più elevato.

Sono presenti due core fisici caratterizzati dalla tecnologia HyperTrading, che permette dunque di avere quattro thread logici, accompagnati da 4 MB di cache e da un TDP di 4.5 Watt (configurabile dal produttore tra i 3.8 e 7.5 Watt). La frequenza operativa va da un base di 0.9 GHz fino ad un massimo di 2.2 GHz su un core o di 2.0 GHz su tutti e due i core in Turbo Boost.

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La RAM installata ammonta a 4 GB di tipo DDR3L ed opera in Dual Channel 1866 MHz. Passando allo storage, troviamo una memoria SSD da 128 GB, a seconda dei tagli, non espandibile, così come la RAM.

Passando al comparto grafico, troviamo la GPU integrata nel processore Intel, ovvero l’Intel HD Graphics 515, caratterizzata da 24 Execution Units ad un clock massimo di 1000 MHz ed un minimo di 300 MHz. Presente ovviamente il supporto alle DirectX 12, OpenGL e ai codec H265/HVEC.

Il display è un pannello IPS da 12 pollici, caratterizzato da una risoluzione 2160 × 1440 pixel. Da segnalare che il pannello vanta cornici ridotte,  un elevato screen-to-body ratio ed un digitalizzatore attivo da sfruttare con la MatePen.

Le dimensioni sono di 278.8 x 194.1 millimetri con uno spessore davvero contenuto pari a 6.9 millimetri. Infine, il peso per il solo tablet ammonta a soli 640 grammi, batteria da 33.7 Wh compresa. La tastiera, invece, pesa circa 500 grammi, mentre la MatePen poco più di 15 grammi.

Presente poi la connettività Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band MIMO ed il Bluetooth 4.1. Non manca una fotocamera frontale da 5 mega-pixel, accompagnata da un doppio microfono e da un doppio speaker di sistema

Sono solo due le porte presenti sul tablet, ovvero una una porta USB Type-C, utilizzabile per la ricarica ed anche per veicolare i flussi video tramite l’apposito HUB in dotazione, ed il classico ingresso mini-jack da 3.5 millimetri.

Infine, la tastiera ha il layout QWERTY internazionale – classica tastiera americana, dunque – e presenta un sistema di retroilluminazione di colore bianco regolabile in intensità.

Windows 10 è installato nella versione Pro e sono presenti, per lo meno sul mio modello, alcuni tool di Huawei in lingua cinese ed altre utility in lingua inglese.

Costruzione e design

Come già detto, il dispositivo riprende in parte le linee dei prodotti Huawei, in particolare gli smartphone della serie P, caratterizzati spesso da profili molto sottili e scocca metallica.

Il Huawei MateBook, infatti, vanta uno spessore davvero ridotto che lo rende uno dei più sottili 2-in-1 al mondo con Windows 10 ed un processore della famiglia Intel Core. È persino più sottile del mio smartphone, ovvero il Meizu M3 Note.

Huawei Matebook

La scocca metallica è davvero ben fatta, non presenta punti deboli o flessioni in alcuna sua parte. Inoltre devo dire che, a differenza di altri prodotti provati, non tende a trattenere le ditate e lo sporco, segno di come il trattamento oleofobico adottato sia davvero di ottima qualità.

Analizzando il design, nella parte posteriore troviamo il logo Huawei centrale e, nella parte bassa, l’etichetta del processore Intel, di Windows 10 ed alcuni seriali relativi al modello del prodotto.

Passando alla parte frontale, invece, troviamo il display IPS da 12 pollici con risoluzione di 2160 x 1440 pixel, un valore dunque abbastanza elevato e prossimo al Quad HD. Nella parte alta del display troviamo la fotocamera frontale da 5 mega-pixel ed un piccolo LED bianco che vi indicherà quando quest’ultima è attiva.

In basso, invece, troviamo il logo di Huawei. Da segnalare che le cornici vantano uno spessore abbastanza contenuto, pari a circa 12 millimetri, un valore molto buono che ritroviamo solo su alcune soluzioni di fascia alta.

Passando ai quattro profili, su quello superiore troviamo il tasto Power, il microfono di sistema ed i due speaker.

Sul profilo destro è presente il secondo microfono di sistema e l’ingresso mini-jack da 3.5 mm.

Su quello inferiore, invece, è presente solamente il connettore magnetico per la tastiera, mentre su quello sinistro troviamo la porta USB Type-C accompagnata da un piccolo LED di stato per la ricarica e, nella parte alta, il bilanciere del volume con integrato il lettore di impronte digitali.

Passando alla tastiera, i l layout è il classico Americano/Internazionale. I tasti hanno una corsa di 1.4 millimetri e vantano una retroilluminazione regolabile. Purtroppo tende a flettere un po’, più che altro nella parte centrale, nel corso della scrittura.

Un vero peccato, a cui poi va aggiunto il grosso limite imposto dai due angoli offerti dallo stand, ovvero 52 e 67°, due valori accettabili ma che lasciano davvero poca scelta e libertà all’utente e che rendono davvero difficile utilizzare questo prodotto in certe situazioni, come ad esempio sulle gambe o mentre siete seduti sul divano o a letto, dato che manca una superficie regolare su cui appoggiare il tutto.

Il magnete integrato, inoltre, è poco potente e spesso mi è capitato, andando ad utilizzare il touch-screen, di staccare il tablet dalla dock e di farlo cadere all’indietro.

Fortunatamente il touchpad funziona bene – gestures comprese – e vi consentirà di usare raramente il touchscreen, andando dunque a compensare questo difetto nell’utilizzo come classico ultrabook.

Huawei Matebook

Per quanto riguarda la MatePen, le dimensioni sono più o meno paragonabili ad una classica penna, con un peso di 15 grammi circa. Staccando la parte superiore scopriamo il connettore micro USB per la ricarica, in grado di garantire diverse ore di utilizzo.

Su di essa sono presenti tre tasti, uno per attivare il puntatore laser, che fa emergere anche a chi è destinato questo prodotto, e due tasti per avanzare e retrocedere tra le slides con i vari software di presentazione.

Infine, passando all’ergonomia, il peso ridotto (640 grammi) accoppiato ad uno spessore minimo della scocca rendono questo device davvero piacevole da utilizzare ed impugnare, complice anche il buon feedback restituito dalla scocca metallica.

Andando a collegare la tastiera, però, il peso sale a poco meno di 1,2 KG, perdendo dunque il primato del peso, dato che esistono alcune soluzioni più leggere, anche se sicuramente ci troviamo comunque nella categoria di peso degli ultra-portatili.

Display

Il display è un pannello di tipo IPS caratterizzato da un’ottimo range cromatico e profondità dei neri. Spiccano sicuramente all’occhio le cornici abbastanza ridotte di circa 12 millimetri.

Elevata la risoluzione di 2160 x 1440 pixel, inferiore a quella del Surface Pro 4 di Microsoft ma comunque alta ed in grado di restituire un’ottima esperienza d’uso un po’ in tutte le circostanze.

Huawei Matebook

Buoni gli angoli di visione, alta la luminosità, pari a circa 400 nits, anche se sotto il sole diretto si fa un po’ fatica a leggere il display. Sufficientemente basso il livello minimo di luminosità, che consente di utilizzare il device anche al buio senza troppo fastidio.

Essendo il vetro di copertura lucido, non mancano i riflessi, anche se sono comunque accettabili e non eccessivi. Molto buono e reattivo il touch screen, in grado di percepire fino a 10 tocchi simultanei ed è caratterizzato da un digitalizzatore attivo in grado di percepire fino a 2048 livelli di pressione differenti utilizzando la MatePen, di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

Huawei Matebook

MatePen e digitalizzatore

Uno dei punti di forza di questa tipologia di prodotti è sicuramente la presenza di un digitalizzatore attivo e della MatePen che, da studente, ho trovato davvero molto utile per prendere appunti e disegnare grafici.

Il primo impatto è stato davvero buono: dopo un paio di minuti di prove sono subito riuscito a scrivere con una grafia molto simile alla scrittura su carta. Naturalmente dovrete prenderci un po’ la mano, ma dopo un paio di giorni inizierete a preferire l’uso della MatePen e del MateBook rispetto alla classica penna e quaderno.

Huawei Matebook

I 2048 livelli di pressione vi consentiranno di scrivere e disegnare senza rinunce, visto che la precisione e la sensibilità sono molto simili a quelle di una classica matita o biro a seconda dello strumento utilizzato, complice anche l’ottimo applicativo fornito in bundle.

Tuttavia devo dire che, avendo avuto modo di effettuare un breve confronto con iPad Pro, quest’ultimo ha una precisione migliore ed una latenza inferiore, rendendo la scrittura ancora più piacevole rispetto al Huawei MateBook.

Huawei Matebook

La MatePen ha una autonomia di diversi giorni di utilizzo: più nel dettaglio, con una ricarica l’ho potuta utilizzare per qualche giorno senza problema.

Ottima la presenza dei due tasti di avanzamento e retrocessione, molto utili durante le presentazioni, così come il puntatore laser integrato, che fa un po’ capire il target di questo prodotto, ovvero l’utenza business.

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Prestazioni ed esperienza d’uso

Sotto la sottile scocca trova posto un processore Intel Core m3-6Y30 di sesta generazione basato sull’architettura SkyLake, in grado di spingersi sino a 2.2 GHz durante i carichi più impegnativi grazie alla tecnologia Turbo Boost. Le prestazioni non sono paragonabili alle soluzioni high-end, tra cui i quad-core appartenenti alle serie HQ o MQ, ma le performance offerte non sono lontane da quelle di un i5 6200U ed equiparabili a quelle offerte da un i3 6100U, che però vanta un TDP di 15 Watt contro i 4.5 Watt del Core m3 installato.

Huawei Matebook

Come già detto nella recensione dello Xiaomi Mi Notebook Air 12.5, i processori della famiglia Core M sono destinati a soluzioni fanless, motivo per cui il TDP è decisamente contenuto, così come la gestione del Turbo Boost, che non appena si avvicina ai valori massimi di consumo o temperatura scala subito le frequenze su livelli inferiori.

I valori restituiti dai benchmark veloci sono allineati o di poco inferiore a quelli di un i3 6100U, mentre con carichi continuativi essi si rivelano sensibilmente inferiori ai recenti i3 ed i5 ULV sia di sesta che di quinta generazione.

Tuttavia con un utilizzo normale a base di browsing ed utilizzo di applicativi Officedifficilmente vi capiterà di mandare a pieno carico la CPU per diversi minuti di fila.

Passando, però, ad applicativi più impegnativi, come ad esempio Sony Vegas o programmi di grafica 3D, e stressando a pieno carico il processore notiamo come la frequenza del Core m3 tenda a scendere significativamente già dopo due/tre minuti di attività, passando a valori compresi fra 1.2 e 1.5 GHz, decisamente inferiore alle frequenze nominali di questo processore.

Ciò ci mostra come Huawei abbia applicato una gestione aggressiva delle frequenze operative, a causa anche del Thermal Throttling che purtroppo a volte si verifica. Abbiamo dunque di fronte un device con alcuni problemi termici o ai consumi, dato che le prestazioni vengono limitate un po’ troppo in fretta rispetto ad altri prodotti con Core m3 che ho avuto modo di provare.

Huawei Matebook

Ciò non influenzerà l’uso quotidiano di cui vi ho parlato prima ma andrà comunque a limitare significativamente le prestazioni con gli applicativi più pesanti, collocando le prestazioni ben lontano da quelle dei recenti i3 ed i5.

Passando allo storage, troviamo una memoria SSD da 128 GB in grado di offrire buone prestazioni ma ben lontane dalle moderne soluzione PCI-E o dagli SSD più prestanti. Più che sufficienti, tuttavia, a rendere il sistema sempre veloce, reattivo e scattante un po’ in tutti i contesti.

In conclusione, le prestazioni ci sono ma visto il prezzo mi sarei aspettato qualcosa di più, dato che il processore installato funziona sì bene e fa il suo dovere in ambiti di vita quotidiana da utente medio internauta, ma non rende e non va come dovrebbe andare quando deve tirare fuori i muscoli.

Di conseguenza, sotto questo punto di vista il Huawei MateBook è poco appetibile rispetto a ciò che offre la concorrenza con il medesimo hardware ma che, perlomeno, non è “castrato” come su questa macchina.

Prestazioni Grafiche

Come ben sappiamo, il processore Core m3 e la relativa GPU Intel HD Graphics 515 integrata non sono soluzioni idonee al gaming, se non a qualche vecchio titolo, che però funzionerà solamente a dettagli grafici medio-bassi ed a risoluzioni HD.

Ad aggravare il tutto ci pensa il Thermal Trotthling, che fa sì che dopo pochi minuti di gioco anche le frequenze della GPU vengano leggermente ridotte, facendo calare il frame rate fino a compromettere quasi completamente la giocabilità.

Soddisfacente invece l’esperienza videoludica con i principali giochi dello store Microsoft, anche se mi ha stupito negativamente la presenza di lag, cali di frame rate e diverse incertezze con Asphalt 8 Airborne, complice sicuramente la risoluzione elevata ed il calo delle prestazioni.

Bocciate quasi completamente le prestazioni nei giochi, mentre buone le prestazioni di calcolo in OpenGL offerte dalla GPU Intel, idonee all’utilizzo con i maggiori programmi di modellazione 3D, anche se aumentando i poligoni e la complessità emergono i limiti di questa soluzione.

Connettività

Sul fronte connettività salta subito all’occhio la presenza di una sola porta USB Type-C, in grado però di veicolare tramite l’HUB in dotazione sia l’uscita video (VGA o HDMI), affiancata da due porte USB 3.0 Fullsize, una porta Ethernet ed un’ulteriore porta USB Type-C per la ricarica.

Una soluzione sicuramente interessante che va a colmare l’assenza di porte aggiuntive sulla scocca del device. Fortunatamente è presente anche il classico ingresso mini-jack da 3.5 millimetri.

Passando alla scheda di rete Wi-Fi, le prestazioni ed i transfer rate sono davvero buoni, anche se forse l’area di ricezione è leggermente limitata rispetto a soluzione analoghe. La scheda, lo ricordiamo, è in grado di garantire la connettività Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band fino a 867 Mbps Bluetooth 4.1.

Temperature

Come detto nel paragrafo delle prestazioni, purtroppo questo dispositivo soffre di qualche problema termico, ed infatti le temperature registrate hanno raggiunti valori altini. Innanzitutto è bene ricordare che il Huawei MateBook è un dispositivo completamente fanless, tuttavia la costruzione completamente metallica dovrebbe aiutare significativamente nello smaltimento del calore.

Andando a caricare il processore con alcuni stress test, dopo un paio di minuti le temperature schizzano quasi ad 80° C sui due core, fino a quando iniziano a calare le frequenze, con lo scopo di limitare consumi e temperature. Nei momenti successivi la temperatura si è attestata comunque su valori pari o superiori i 70° C, una valore alto se si considera che la frequenza è ben inferiore a quella massima nominale.

Nell’uso quotidiano, invece, le temperature del processore oscillano sui 50° C, valore già più accettabile ma comunque altino, visto che la scocca diventa tiepida già dopo pochi minuti di utilizzi basilari.

Huawei Matebook

Passando alle misurazioni sulla scocca, con una temperatura ambiente di circa 18° C, la parte frontale si mantiene su valori prossimi ai 32° con usi di basso/medio carico, mentre arriva fino ai 37° C sotto sforzo, proprio nel punto centrale.

La parte posteriore, invece, sotto stress raggiunge i 37-38°. Considerato che parliamo di un tablet, dunque di un prodotto con cui si interagisce toccando il display e magari tenendolo in mano, sono valori che con usi prolungati danno fastidio, specie alle persone più sensibili. Usando invece il prodotto con la tastiera su di un tavolo non si ha invece alcuna percezione del calore, se non toccando il display.

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Fortunatamente il caricabatterie consente di ricaricare rapidamente il MateBook dallo 0 al 60% in circa un’ora. La ricarica avviene tramite la porta USB Type-C ed è inoltre possibile sfruttare l’HUB in dotazione per usare le varie porte durante la ricarica, anche se in questo caso la ricarica avviene più lentamente.

Multimedia

Il sistema audio del Huawei MateBook prevede due speaker collocati nel profilo superiore, in maniera tale da evitare il soffocamento dell’audio utilizzando il prodotto collegato alla tastiera. La qualità sonora è buona ma il volume non è molto alto; inoltre alzandolo al massimo tende a rendere un po’ troppo metallico il suono riprodotto.

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Passando al classico test multimediale di riproduzione video, la prova dei principali codec e formati ha avuto esito positivo, anche con risoluzioni 4K e frame rate elevati, anche se per questi specifici casi potrebbe rivelarsi necessaria l’installazione di un pacchetto con tutti i principali codec ed un video player esterno, come VLC ad esempio.

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Buona anche la qualità audio in cuffia, mentre risulta molto buona la webcam da 5 mega-pixel, in grado di registrare in Full HD a 30 fps.

Accettabile, invece, l’audio registrato dai due microfoni di sistema, che cattura abbastanza nitidamente la voce sopprimendo con qualche incertezza il rumore.

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Software

Passando alla parte software c’è poco da dire: Windows 10 è presente nella versione Pro e presenta qualche applicativo di Huawei, in lingua inglese o cinese, relativo agli aggiornamenti del sistema. Il sistema è a 64-bit e la licenza è correttamente attivata.

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Unica nota negativa da segnalare riguarda il driver del lettore di impronte digitali, che ho dovuto reinstallare un paio di volte per farlo funzionare a dovere. Una volta fatto ciò, lo sblocco del device tramite il lettore si è rilevato pratico e fulmineo.

Non sono presenti applicativi aggiuntivi, ad eccezione dell’utility Huawei per la scrittura tramite la MatePen.

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Conclusioni

Il Huawei MateBook è un prodotto che mi ha stupito sia negativamente che positivamente a seconda degli aspetti.

Parto da quelli negativi: in primis la scarsa autonomia, davvero bassa per una piattaforma hardware come quella del MateBook. In secondo luogo, ma non meno importante, gli angoli di inclinazione assai limitati della tastiera/dock, che nel mio caso hanno reso impossibile l’utilizzo di questo prodotto in treno, a casa sul divano o in tante altre situazioni quotidiane.

Ma non è tutto: le prestazioni non sono all’altezza delle aspettative e si collocano leggermente al di sotto dei concorrenti con lo stesso hardware, specie con carichi più impegnativi, mentre per il classico uso quotidiano ci siamo.

Tra i punti di forza invece, sicuramente spicca il design e le dimensioni, in particolare lo spessore, accompagnati dalla presenza di un buon digitalizzatore e di un stylus attivo. Nella media invece il display, la tastiera ed il comparto multimediale.

Tutto ciò però perde ancora appetibilità quando si guarda il prezzo, ovvero 999 euro con tutti gli accessori inclusi (e meno male, direi). La cifra non è fra le più economiche ed a questo prezzo ormai si trova il Microsoft Surface Pro 4 con 8 GB di RAM e processore i5 ULV.

Il Huawei MateBook è il primo 2-in-1 di fascia alta di Huawei dedicato all’utenza business, ed essendo il primo prodotto di questo tipo proposto dal colosso cinese c’è molto da migliorare, un po’ troppo a mio parere, visto soprattutto il prezzo.

Attualmente ne sconsiglio l’acquisto, ma in caso di un sostanzioso calo di prezzo questo device potrebbe farsi perdonare qualche pecca e tornare utile a quel largo gruppo di studenti che cerca un prodotto con prestazioni adeguate ed un buon pennino con digitalizzatore attivo. Per il momento, però, “non s’ha da fare…”.

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