LeEco si appresta a costruire fabbriche e centri di ricerca in India

LeEco

LeEco è una delle compagnie tecnologiche più importanti in Cina, nata originariamente (col nome LeTV) come un servizio di video online, alla stregua di Netflix.

Col tempo l’azienda ha diversificato i settori di attività, divenendo un importante produttore di smartphone (è di poco tempo fa la notizia della vendita di un milione di LeEco Le 2 in un’ora), accessoristica e smart TV, salendo agli onori della cronaca come una delle più promettenti aziende asiatiche del momento.

Come tanti altri produttori cinesi, la compagnia ha esteso le vendite dei suoi dispositivi in India ma, al contrario della maggior parte di queste, ha espresso anche interesse nel produrre e svolgere ricerca nel Paese.

La lista delle aziende che intendono aprire stabilimenti in India è molto lunga e, mentre Samsung, LG, Sony e altri colossi internazionali hanno iniziato la produzione nel Paese da anni, anche alcuni produttori cinesi come Xiaomi, Gionee e Vivo vi hanno costruito alcune fabbriche.
L’ultima ad essersi interessata a questa possibilità è proprio LeEco che, come confermato dal vice-presidente e co-fondatore dell’azienda, Liu Hong, pare intenzionata all’apertura di alcuni centri di ricerca e sviluppo, seguendo il programma governativo “Make in India“.

leeco mumbai 3 maggioIl piano di LeEco per l’India

Parlando con la stampa circa i piani di LeEco riguardo uno dei mercati più importanti del mondo, Hong ha riferito che la compagnia ha già avuto tutti i permessi dal Ministero delle Comunicazioni Indiano per la realizzazione delle fabbriche e che l’azienda pianifica di investire circa 500 milioni di rupie, pari a circa 6.6 milioni di euro, per aprire dagli 8 ai 10 store ufficiali nel Paese, oltre a circa 500 negozi in franchising. Attualmente, invece, la compagnia vende i suoi prodotti unicamente tramite il rivenditore online Flipkart.

Nel frattempo, come riferisce Hong, LeEco sta mettendo a punto un network di spedizioni tra 10 città indiane, con un investimento iniziale di circa 9 milioni di euro. Secondo le sue dichiarazioni, l’azienda intende entrare nella Top 3 del settore e, in quest’ottica, i contenuti video da offrire on-demand saranno strategici, in quanto il servizio che sarà offerto in India replicherà fedelmente quello che ne ha sancito il successo in Cina.