Così come risulta essere molto agguerrito il settore degli smartphone top di gamma, situazione pressochè simile avviene tra i device di fascia low-cost, che, sebbene non dispongono di un hardware di ultimissima generazione, risultano interessanti per coloro che semplicemente non vogliono investire cifre molto alte o non dispongono di tali budget.

La domanda, alla quale cercheremo di rispondere è se sia possibile spendendo circa 70 euro portarsi a casa un device ben costruito, con un design gradevole e con delle prestazioni che, in rapporto alla spesa, possano renderci soddisfatti. Riuscirà il nostro Bluboo Picasso a rispondere positivamente ai nostri quesiti? Per saperlo non vi resta altro che scoprirlo all’interno della nostra recensione!

Bluboo Picasso – La recensione di Gizchina.it

Bluboo Picasso – Confezione di vendita

Visto il prezzo di vendita, non impressiona la dotazione all’interno del piccolo box di vendita che, realizzato in cartone di colore azzurro, oltre allo smartphone contiene:

  • alimentatore da parete con presa italiana da 5V 0.2A;
  • cavo micro USB – USB;
  • manuale utente in lingua inglese.

Bluboo Picasso – Design e Materiali

A prima vista lo smartphone è veramente una piacevole sorpresa.

Davanti a noi troviamo un device che, sebbene sia realizzato interamente in plastica, denota un ottimo assemblaggio, veramente impeccabile per un dispositivo low-cost, e anche dei tratti molto originali dal punto di vista del design, se pensiamo alla texture della back cover realizzata con sistema speciale di stampa 3D che, nonostante l’utilizzo di materiali plastici duri, garantisce elasticità e resistenza agli urti.

Inoltre, cosa che ci ha positivamente impressionati riguarda la caratteristica della stessa di non trattenere assolutamente ditate durante l’uso quotidiano.

Bluboo PicassoA livello ergonomico lo smartphone rende l’utilizzo ad una mano piuttosto semplice e privo di problematiche, complici le dimensioni contenute di 142 x 70 x 8.2 mm, con un peso di 152 grammi, ed il buon grip della cover posteriore, per nulla scivolosa e curva su entrambi i lati.

Bluboo PicassoIl frame perimetrale, sebbene possa sembrare realizzato in metallo, è costruito in materiale plastico ed integra sul lato destro il bilanciere del volume e il tasto di accensione/spegnimento.

Sul bordo inferiore sono presenti due griglie simmetriche, poste ai lati della porta micro-USB, dove sono situati il microfono principale e l’altoparlante di sistema, mentre sul bordo superiore è presente l’ingresso mini-jack per le cuffie ed il secondo microfono per la soppressione dei rumori ambientali.

Bluboo PicassoAnche in questo troviamo conferma nella solidità della costruzione dello smartphone: i tasti hanno un’ottima corsa e sono ben saldi nella loro sede, ed anche l’aggancio del cavo micro-USB per la ricarica del dispositivo rimane ben stabile in sede.

Bluboo Picasso

Nella parte frontale troviamo il display da 5 pollici di diagonale. Su di esso sono presenti i 3 tasti software, contribuendo senz’altro a non sporcare le eleganti linee dello smartphone e risultando molto più piacevole rispetto ad altri device di questa gamma, nei quali i tasti risultano essere disegnati sulla parte inferiore al di fuori del display. Inoltre è presente il feedback tattile.

Bluboo Picasso

Sulla parte superiore troviamo poi la capsula auricolare, la fotocamera anteriore da 8 mega-pixel dotata di singolo flash LED, il sensore di luminosità e quello di prossimità ed infine il LED di notifica non RGB.

Bluboo PicassoRimuovendo la back cover, priva di scricchiolii e agganciata saldamente al device, possiamo osservare la batteria estraibile da 2500 mAh, lo slot micro SD dedicato ed i 2 slot micro SIM, grazie ai quali è possibile espandere la memoria senza sacrificare l’utilizzo in dual SIM.

Sempre rimanendo su questa parte del device, troviamo in alto a sinistra la fotocamera posteriore da 8 mega-pixel, con doppio flash LED monocromatico, assolutamente a filo con la back cover, e nella parte centrale della stessa il logo dell’azienda.

Bluboo Picasso – Display

Come anticipato in precedenza, il display del Bluboo Picasso è un’unità da 5 pollici di diagonale con risoluzione HD 1280 x 720 pixel e densità di pixel pari a 294 PPI, dotato di una particolare costruzione definita “sospesa” che garantirebbe una maggiore resistenza nel caso di urti.

Bluboo Picasso

La resa cromatica è discreta, leggermente al di sotto della media la luminosità massima. Peccato per i neri che risultano veramente poco profondi e virano maggiormente nella visione angolata, come in genere siamo abituati a vedere sui panneli IPS.

È presente comunque l’opzione Miravision, con cui poter tarare a proprio gusto contrasto e saturazione del display. L’angolo di visuale è discreto, senza particolari criticità.

La luminosità massima risulta essere accettabile, discreta la leggibilità all’aperto, sebbene in condizioni di luce solare diretta una luminosità superiore sarebbe stata auspicabile. Il sensore di luminosità fa il suo dovere e non abbiamo riscontrato repentini cambiamenti nella luminosità del display.

Riguardo il touch screen non abbiamo riscontrato incertezze, con un multi-touch a 5 tocchi simultanei. Per quanto riguarda il touch & feel, risulta essere nella media per un dispositivo di questa fascia di prezzo.

Valore scarso per quanto riguarda oleofobicità e appena sufficiente per quanto riguarda la riflettività.

Bluboo Picasso – Hardware e performance

Il terminale adotta un chipset MediaTek MT6580, utilizzato principalmente per dispositivi low-cost: trattasi di un SoC con processore quad-core ARM Cortex-A7 con architettura 32 bit ARMv7 e frequenza di clock di 1.3 GHz.

Avrete già intuito che non si tratta di una soluzione particolarmente prestante, il tutto riscontrabile facilmente attraverso i risultati ottenuti nei vari test benchmark; nonostante ciò, il device nell’uso quotidiano è esente da particolari imputamenti o lag, merito probabilmente di una discreta ottimizzazione e del software molto vicino alla versione stock di Android, quindi piuttosto leggero.

Il comparto grafico è gestito da una datata GPU single-core ARM Mali-400, scheda grafica di fascia bassa che soffre decisamente il peso degli anni. Anche in questo caso vale lo stesso discorso fatto per la CPU: giochi come Asphalt 8, Real Racing 3 e Modern Combat 5 girano in maniera godibile (chiaramente a dettagli bassi), senza andare ad inficiare particolarmente l’esperienza utente.

Inoltre, il Bluboo Picasso non scalda particolarmente, grazie sia alla costruzione in plastica che alle prestazioni a basso consumo: successivamente all’esecuzione dei vari test benchmark, o dopo una sessione di gaming di vari minuti, il retro del device risulta leggermente tiepido, più precisamente nella parte alta della back cover.

Sul fronte della memoria abbiamo 2 GB di RAM, il che garantisce una buona usabilità pur tenendo diverse app aperte. Discreta anche la memoria interna da 16 GB. E’ possibile, inoltre, espandere la memoria tramite l’apposito slot micro SD fino a 32 GB.

Bluboo Picasso – Antutu Benchmark

Bluboo Picasso – Fotocamere

Il comparto fotografico di questo device resta sotto la sufficienza. La fotocamera posteriore ha un sensore da 8 mega-pixel con apertura f/2.0 e doppio flash LED monocromatico, ed anche quella anteriore è da 8 mega-pixel, ma dotata di singolo flash LED.
Il software è quello stock di MediaTek.

In situazioni di bassa luminosità i risultati sono scadenti e anche con il flash la situazione non migliora granché. Scattando in HDR i miglioramenti sono quasi impercettibili ed i colori tendono ad impastarsi. La situazione peggiora poi in fase notturna.

Inoltre, la messa a fuoco è un po’ lenta, ed in alcune situazioni può essere difficile non ottenere foto mosse, soprattutto nel “punta e scatta”.

Bluboo Picasso – Test registrazione video Full HD 1080p

I video sono girati ad una risoluzione massima di 1080p e vengono salvati nel formato .3gp, oramai decisamente inutilizzato dai device di ultima generazione.

La stabilizzazione, di tipo digitale, lavora con i limiti dovuti alla tecnologia stessa, e sarà quindi necessario avere una mano abbastanza ferma per effettuare una ripresa stabile.
In situazioni di bassa luminosità, invece, i video tendono a sgranare.

Bluboo Picasso – Connettività

In modo piuttosto anacronistico, il device supporta al massimo la connettività 3G, risultando quindi privo della connettività veloce 4G LTE. Il dual SIM è gestito in maniera buona, ma non presenta particolari personalizzazioni: assente, quindi, la possibilità di impostare suonerie diversificate per le due schede.

La ricezione è discreta con entrambe le SIM, sia nel reparto voce che in quello dati, e durante i nostri test non abbiamo avuto sbalzi nella ricezione del segnale.
Assente la banda 3G a 900 MHz, quindi se siete clienti H3G potreste rilevare qualche problema di copertura all’interno di edifici e/o in aree periferiche.

Tutto nella norma in merito al modem Wi-Fi di tipo 802.11 b/g/n, dato che non abbiamo avuto mai problemi nelle connessioni e nella registrazione di una nuova rete, quanto nell’agganciare reti già salvate. Presente l’HotKnot.

Il Bluetooth 4.0 svolge il suo lavoro e non abbiamo riscontrato problemi nella connessione GPS; al chiuso, in locali non particolarmente isolati, il segnale viene agganciato non in modo rapidissimo, mentre migliora la situazione se ci posizioniamo in prossimità di una finestra, dove l’aggancio ai satelliti risulta essere abbastanza rapido.

Nessun problema di connessione al PC attraverso la porta USB: il device è stato riconosciuto immediatemente ed è stato possibile effettuare tutte le operazioni di normale trasferimento dei file dallo smartphone al computer e viceversa.

Bluboo Picasso – Software

A bordo del Picasso troviamo Android 5.1 Lollipop, con un’interfaccia grafica personalizzata da Bluboo principalmente per quanto riguarda la grafica delle icone di sistema, mentre il resto dell’interfaccia grafica è praticamente la stock di Android, il tutto sicuramente a vantaggio della fluidità di sistema considerando l’hardware non proprio all’ultimo grido.

Il menù delle impostazioni ricalca la versione di Android Stock: presente pertanto l’app drawer, nessuna particolare aggiunta da parte del produttore se non per quanto riguarda il menu “riconoscimento dei gesti” (gestures), dove oltre il sempre utile Double Tap to Wake sono presenti altre gestures che possono essere effettuate a schermo abbinando una specifica operazione disegnando diverse lettere sullo schermo. Pochissime le app pre-installate al momento dell’accensione, tra le quali troviamo anche un browser dal funzionamento piuttosto fluido nella fasi di navigazione, sebbene suggeriamo sempre l’installazione di Chrome per usufruire di un’esperienza sul web migliore.

Bluboo Picasso – Autonomia

La batteria fornisce un’autonomia nella media portandoci a fine giornata senza particolari preoccupazioni: si tratta di un’unità da 2500 mAh, ma bisogna tener presente, comunque, che il device è dotato di uno schermo solo HD e che il SoC impiegato non è particolarmente energivoro, pertanto, ci si poteva aspettare un’autonomia forse leggermente superiore.

Bluboo Picasso

Note negative riguardano la ricarica del device. Il caricabatteria con un’uscita da soli 0.2A permette la ricarica completa in circa 4 ore e mezza, ovvero un’eternità per una batteria di questa capacità, lontano dalle moderne tecnologie di ricarica rapida che nell’uso quotidiano garantiscono in poco tempo di portarci fino a fine giornata in caso di necessità.

Bluboo Picasso – Audio

Sebbene, da un dispositivo così economico, dal punto di vista multimediale non ci si possa aspettare molto, il produttore ha implementato più di qualche opzione per il miglioramento della parte audio. Infatti, sono presenti speciali settaggi per ottimizzare la resa audio, sia in cuffia che dell’altoparlante di sistema, fra cui la modalità Surround, un equalizzatore a cinque bande ed un’altra funzionalità che consente di migliorare la gamma audio legandola al tipo di fonte che stiamo ascoltando, ossia musica o film.

Funzionale la posizione dell’altoparlante di sistema sul bordo inferiore del device, che anche appoggiando lo smartphone su di una superficie piana non comporta problematiche di soffocamento del suono. L’audio in cuffia, sebbene non eccezionale dal punto di vista della qualità, ha un volume alto anche se al massimo tende leggermente a distorcere.

In merito alla parte telefonica l’audio da noi ricevuto, sia in capsula auricolare che in vivavoce, è risultato alto e chiaro; il microfono lavora bene ed il nostro interlocutore non ha riscontrato problemi nella ricezione della nostra voce.

Presente la Radio FM, con un’interfaccia molto basica che potremmo definire fin troppo minimale.

Bluboo Picasso – Galleria fotografica

Bluboo Picasso – Conclusioni

Nel complesso possiamo dire che il Bluboo Picasso, nonostante il prezzo molto basso, è un device che può essere preso in considerazione non solo come telefono di “riserva”.

Dal punto di vista estetico e costruttivo veramente nulla da eccepire. Peccato per l’utilizzo di un chipset datato che preclude la possibilità di avvalersi della connettività 4G LTE. Come avrete potuto constatare pecche sono presenti soprattutto nel comparto fotografico, sebbene è doveroso considerare che parliamo di un device che fa del prezzo il suo asso nella manica ed oggettivamente per quello che complessivamente offre ci sentiamo di promuoverlo con le dovute riserve in precedenza elencate.

Bluboo Picasso è disponibile all’acquisto sullo store online Gearbest, nelle colorazioni Sapphire Blue, Champagne e White, ad un prezzo di 63,64 euro.