Xiaomi-Leadcore. Cosa cambierà per il consumatore?

Xiaomi Redmi Note 2 mostrato in una nuova immagine learde

Negli ultimi giorni è emerso come Xiaomi sia seriamente intenzionata a portare dentro il perimetro aziendale la produzione dei SOC, il vero cuore dei nostri amati dispositivi. Questi chip, infatti, integrano in un solo pezzo di silicio i core ARM, i controller di memoria, la GPU, il modem per la gestione della connettività (Wifi, Wcdma, Lte..) e diversi circuiti che gestiscono fotocamere (ISP), reparto audio (DAC e ADC) ed il bus di comunicazione.

Come si può immaginare, produrre un buon SOC non è un’impresa facile e poco costosa. Per questo Xiaomi, che avrebbe recentemente acquisito numerosi brevetti a riguardo, sta per entrare nel capitale di Leadcore, il sesto produttore di processori per smartphone in Cina. L’accordo, qualora andasse in porto, porterebbe il colosso cinese ad acquisire il 51% delle azioni del chipmaker, che le consentirebbero di averne il controllo… ma di questo abbiamo già parlato in un articolo precedente. Andiamo un po’ più nel dettaglio della faccenda!

I prodotti offerti da Leadcore, per il momento, coprono esclusivamente la fascia bassa del mercato, il che ci spinge a pensare che ci vorrà molto tempo prima di vedere un top di gamma Xiaomi con chip proprietari. Il fatto che Qualcomm sia uno degli investitori del colosso cinese, inoltre, ci fa dubitare che un terminale del genere possa mai arrivare sul mercato.

Analizzando in dettaglio il chip Lc 1860, attuale top di gamma Leadcore, scopriamo che può contare solo su sei core ARM A7 che operano a 2GHz e su una GPU Mali-T628 MP2, decisamente meno performante di quanto offerto dalla concorrenza. Molto interessante, invece, il comparto rete, che supporta GSM/TD-SCDMA/TDD-LTE/WCDMA e FDD-LTE in 13 frequenze che possono essere aggiornate a 17.

leadcore 1860

Considerando il quadro fin qui descritto, non è difficile immaginare una futura ondata di dispositivi Xiaomi dal prezzo molto concorrenziale con supporto alle reti LTE di tutto il pianeta. Un report odierno, in particolare, suggerisce che i futuri prezzi dei terminali appartenenti alla famiglia Redmi potrebbero oscillare tra i 399 e i 599 Yuan (cioè tra circa 52 e 79 euro), da confrontare con gli attuali 799 Yuan (105 euro) dei terminali LTE odierni.

Credete anche voi che Xiaomi potrebbe presentare, grazie a questo SOC, un ottimo entry level per il mercato internazionale?

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