ANT+ è presente su Xiaomi Mi3 e Redmi 1S

ANT+

L’era della tecnologia indossabile (quegli oggetti meglio conosciuti come Wearable) è iniziata già da un pezzo e, perché questi dispositivi possano comunicare con i nostri smartphone, è necessario l’utilizzo di alcuni protocolli di comunicazione.

I wearable sono, di norma, dotati di tecnologia Bluetooth 4.0 (LE) e/o di ANT+.

La tecnologia di interfacciamento sicuramente più conosciuta è il Bluetooth 4.0, versione ormai presente sugli smartphone top gamma di questo 2014 (e anche su alcuni del 2013). Chiaramente, come ogni tipo di connessione radio attiva, anche il Bluetooth consuma energia, nonostante nella versione 4.0 il battery drain sia nettamente inferiore rispetto alla versione 3.0.

Ma, siccome la tecnologia si evolve, per ridurre ulteriormente i consumi è stato introdotto il modulo Bluetooth 4.0 Low Energy che, come suggerisce il nome, consuma ancor meno della versione 4.0 “standard”. Questa versione a basso impatto energetico, però, non è disponibile su un gran numero di smartphone attualmente in commercio, il che significa dover ricorrere alla versione 4.0 standard con un maggiore consumo.

Ma quindi, che cos’è questa tecnologia denominata come ANT+? E perché può essere d’aiuto?

Come il Bluetooth è, anch’esso, un protocollo di comunicazione utilizzato dai wearable per trasmettere allo smartphone i dati raccolti. Ha un piccolo vantaggio, però: un inferiore consumo di batteria, soprattutto se paragonato al Bluetooth 4.0 “standard“.

L’ANT+ è impiegato, soprattutto, negli indossabili utilizzati dagli sportivi professionisti che necessitano di monitorare, ad esempio, il battito cardiaco in modo costante attraverso le fasce da petto oppure dai sensori inseriti negli smartwatch.

Xiaomi ha dotato il chipset dei suoi Mi3 e RedMi 1S di questo protocollo, e non ci spieghiamo come questa cosa non sia mai stata pubblicizzata, soprattutto per quanto riguarda il RedMi 1S, che non appartiene di certo alla fascia alta degli smartphone e la presenza di questa tecnologia ne aumenta sicuramente l’interesse.

Ma vediamo com’è possibile sfruttare questa tecnologia.

La tecnologia ANT+ non è utilizzabile, dal vostro smartphone, senza delle applicazioni dedicate. Non è accessibile direttamente dalle opzioni, ma è attivo in background il processo ANT HAL Service che ne testimonia la presenza.

ANT Hal Service

Perché il protocollo ANT+ possa essere utilizzato è necessario installare, come prima cosa, l’applicazione ANT Radio Service scaricabile dal Play Store. Dopodiché dovrete installare ANT+ Plugins, sempre disponibile nel Play Store. Questi Plugins sono necessari per far comunicare smartphone e wearable tra di loro.

Un esempio pratico per l’utilizzo dei wearable è il montaggio del battito cardiaco tramite gli impulsi che il wearable da voi indossato riceve dal vostro corpo. Anche per questa funzione è disponibile un’app dedicata, ANT+ Heart Rate Grapher, anch’essa scaricabile gratuitamente nel Play Store. L’interfaccia è molto intuitiva e una volta messo in comunicazione trasmettitore (wearable) e ricevente (smartphone) sarà molto semplice vedere se durante la vostra attività o semplice camminata siete tachicardici oppure no.

ANT Heart Rate Grapher

Chiaramente, il monitoraggio del battito cardiaco è solo uno dei tanti impieghi che questa tecnologia permette.

Eccovi la pagina del Play Store con la lista di tutte le app dedicate all’uso di questo protocollo di comunicazione.

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