Xiaomi – la storia di un’azienda Hi-tech di successo

Xiaomi - Lei Jun

Xiaomi ha recentemente confermato di essere al lavoro su di un nuovo smartphone, lo Xiaomi MI3S, ovvero il successore del grande MI3, il device che ancora spadroneggia tra i titani del mercato in termini di performance.

Fermiamoci un momento però, chi è Xiaomi? Da cittadino italiano vi posso garantire che le persone che conoscono questo marchio non sono poi tante, data anche la ridotta e nemmeno diretta presenza dell’azienda. Xiaomi però sta crescendo in maniera incredibile, sia in Cina che all’estero, tanto da essere passata in soli 3 anni da semplice start-up a 4° gruppo mobile in Cina e creatrice di una delle ROM customizzate più popolari al mondo, la MIUI. E’ giunto il momento che il mondo approfondisca chi è Xiaomi, chi è e cos’ha fatto!

Xiaomi – La Storia

Xiaomi venne fondata nell’Aprile 2010 dall’ex amm. delegato di Kingsoft Lei Jun, come software company con l’intento di creare una nuova custom Rom Android. L’obiettivo dichiarato era quello di aggiungere funzionalità aggiuntive che l’Android stock ancora doveva offrire e realizzare una Interfaccia Utente altamente pratica e funzionale. MIUI, la Rom creata dal team di Jun, si rivelò fin da subito un successo incredibile tanto che nel 2014, in soli 3 anni è già sbarcata su oltre 200 device sia in inglese che in cinese, facile da installare anche per i neofiti utilizzando la MIUI Express Apk. Alla fine del 2013 gli utenti attivi MIUI erano già più di 30 milioni…impressionante per un’azienda di così giovane età!

MIUI V5

La Rom MIUI è stata più volte accostata e paragonata all’iOs di Apple per la sua semplicità d’utilizzo e per i suoi sofisticati servizi offerti quali Cloud back-up, lettore musicale ed anche app store dedicato. Il team di Xiaomi ha sempre cercato di far sentire i suoi fan parte dell’azienda e di carpire da questi i feedback del suo prodotto tramite i canali più svariati, aggiornando poi la MIUI ogni venerdì con risoluzione dei bug, ottimmizzazioni e aggiunta di nuove funzionalità. Non credete ancora alla bontà della MIUI? Provate ad installarla e vedete un po’!

Xiaomi – L’entrata nel mercato hardware

Nel 2011 Xiaomi annunciò il suo primo smartphone, il MI One; Xiaomi iniziò ad affiancare alla produzione software anche quello hardware. Il MI One era per l’epoca un telefono con prezzo contenuto e specifiche al top (processore Qualcomm Snpadragon dual-core da 1,5 Ghz, 1GB di RAM, display WVGA da 4 pollici nel 2011), un rapporto qualità/prezzo incredibile divenuto la filosofia dell’azienda.

Xiaomi MI One

Sebbene i commentatori si apprestarono a definire Xiaomi come la “Apple cinese”, la stessa azienda rifiutò pubblicamente questo appellativo sostenendo di assomigliare più ad Amazon, creando smartphone prestanti venduti a prezzi contenuti e basando il proprio giro d’affari, che ne solo 2013 ha raggiunto quota 5 miliardi di Dollari (5.000.000.000 $), principalmente sui contenuti ed i servizi esclusivi offerti. Ci sono comunque diverse analogie tra Xiaomi e Apple: entrambe sono aziende sia hardware che software, entrambe esercitano un grande potere sulle catene d’approvvigionamento, entrambe hanno un numero di fan incredibile. Oltre a questo però non c’è poi tanto in comune, Apple vende i suoi prodotti a prezzi ridicoli e non fa affidamento in maniera importante sui feedback dei suoi clienti, esattamente il contrario di quanto fatto da Xiaomi.

Xiaomi – L’espansione

Nel 2012 Xiaomi ha venduto più di 7,2 milioni di dispositivi, nel 2013 addirittura 18,7 milioni (in uno dei 4 trimestri ha persino superato Apple). Nel primo trimestre del 2014, l’azienda ha già venduto più di 11 milioni di telefoni, un risultato migliore dell’intero 2012 e di poco superiore alla metà di quello fatto registrare nell’intero 2013. La domanda continua ad aumentare e la ragione alla base di ciò è semplice da trovare, come già detto, un rapporto qualità/prezzo imbattibile!

Hugo Barra

I mercati internazionali ufficialmente presidiati da Xiaomi come Hong Kong, Taiwan e Singapore la domanda ha raggiunto livelli simili a quelli in Cina. L’espansione continua del brand è stata spinta fortemente dall’assunzione di Hugo Barra come Vice-presidente della Divisione Xiaomi Global (già ex Vice-presidente della Divisione Product Development di Android), il cui compito è individuare i mercati in cui introdursi: Malaysia, Filippine, Thailandia, Indonesia ed India saranno i prossimi ad essere coperti. Tutto ciò potrebbe alludere ad un lancio anche in mercati quali quello statunitense ed europeo, ma stando alle ultime parole di Barra almeno i prossimi saranno quelli centro e sud-americani.

Xiaomi – Non solo telefoni

Oltre agli smartphone, Xiaomi ha lanciato sul mercato altri dispositivi come la MITv (la smartTV), il WiFI Router, la MIKey (chiave personalizzabile) ed in futuro dovrebbe lanciare anche il MIPad, il tanto atteso tablet della casa pechinese. Xiaomi è indubbiamente la compagnia da tenere sott’occhio nel 2014, superando, secondo stime recenti, i 60 milioni di dispositivi venduti.

Xiaomi TV

Nonostante la grande popolarità ed un numero di fan in continuo aumento, sarà curioso ed interessante vedere se la strategia adottata finora porterà l’azienda a primeggiare anche nei mercati più maturi. Sarà necessario un ripensamento in termini quantomeno di marketing? Noi onestamente pensiamo di SI, ma perchè dovremmo porci il problema ora..In fondo ancora i numeri danno ragione a Xiaomi!

Possedete un device Xiaomi? Cosa pensate del marketing e del sistema di vendita di quest’azienda? Fatecelo sapere scrivendo nella sezione commenti in basso.

Volete saperne di più riguardo Xiaomi e la sua Rom MIUI, ecco i link:

[Via GizChina.com]