Editoriale: Perché i telefoni cinesi costano così poco? Il motivo per cui la disponibilità è un problema, la richiesta è alta e i prezzi sono bassi

Smartphone cinesi dal prezzo basso

Xiaomi, ZTE e OnePlus hanno colpito il mercato della telefonia mobile con uno schiaffo in faccia. Prezzi bassi e specifiche al top, questo è ciò su cui si stanno concentrando queste aziende, ma come fanno i produttori di telefoni cinesi a tenere i prezzi così bassi?

La Cina è sempre stata la patria dei prodotti economici, ma gli ultimi anni hanno visto un incremento sostanziale di telefoni economici con specifiche elevatissime, che sembrano ridere letteralmente in faccia ai concorrenti internazionali del settore. Questa tendenza ha colpito il resto del mondo con il lancio dello Xiaomi Mi2, un telefono che offriva 2GB di RAM, processore Snapdragon quad-core ed una soprendente fotocamera da 8 mega-pixel per soli 320$ (231 euro).

Il Mi2 può aver rappresentato il primo esempio di top di gamma a basso costo, ma non è di certo l’unico. Xiaomi ha seguito la filosfia iniziata con il Mi2 con i successivi Mi2S e Mi3. ZTE ha lanciato il Nubia Z5S con processore Snapdragon 800 agli inizi di quest’anno ad un prezzo contenuto, ieri è stato invece il turno della giovanissima azienda OnePlus, che ha lanciato uno smartphone con 3GB di RAM, processore Snapdragon 801 e fotocamera da 13 mega-pixel con sensore Sony a soli 269 euro (prezzo ufficiale in Italia).

Tenere bassi i costi

Osservando uno smartphone come il OnePlus One a confronto, ad esempio, di un Samsung Galaxy S5, o anche di un Google Nexus 5, è bellissimo vedere una piccola azienda offrire così tanto per così pochi soldi, ma come fanno ad ottenere questi prezzi?

E-commerce

Anche se ZTE/Nubia e Xiaomi hanno recentemente aperto alcuni negozi fisici, sono davvero pochi e servono principalmente a coinvolgere i consumatori e a vendere accessori. Per comprare davvero uno Xiaomi, un Nubia o un OnePlus gli acquirenti devono utilizzare i negozi online ufficiali delle varie aziende, oppure acquistare tramite aziende come JD.com (simile ad Amazon).

Sito e-commerce cinese

I costi di siti online per la vendita sono molto inferiori ai costi da sostenere per centinaia di negozi fisici in giro per il mondo, il che genera un risparmio sostanziale che si riflette anche sugli utenti finali.

Marketing sui social network

Immaginate quanti milioni di dollari vengono spesi ogni anno da aziende come Samsung, HTC o Apple per rendere i propri prodotti desiderabili. Pubblicità in TV, cartelloni pubblicitari, sponsorizzazione e testimonial famosi sono molto costosi e rappresentano una buona percentuale del costo finale dei prodotti.

Tweet di Xiaomi

Xiaomi, Nubia e OnePlus utilizzano tutti i vari social network per promuovere le proprie aziende. Usando social network gratuiti come Facebook, Twitter, Google+ e Weibo, queste aziende sono state capaci di utilizzare il marketing virale per diventare molto famose in poco tempo.

ZTE Nubia

I seguaci dei social network diventano presto fans e, mentre i fans diventano membri dei forum, i marchi passano di bocca in bocca, trasformando l’interesse ottenuto nei social network in campagne pubblicitarie. Anche se le aziende pagassero per avere pubblicità su Facebook o per promuovere qualche tweet, i costi sarebbero comunque contenuti, almeno se confrontati alle spese pubblicitarie delle grosse aziende internazionali.

Bassi volumi di produzione

Xiaomi è stata criticata molte volte per questo aspetto ma, per quanto sia fastidioso, produrre poche unità alla volta aiuta davvero a mantenere bassi i costi.

Se un’azienda produce solo 10,000 telefoni alla volta, ha la certezza che li venderà in fretta. L’azienda non ha così bisogno di tenere questi prodotti in vendita per mesi, riduce i rischi di perdita economica e ha il vantaggio/svantaggio di produrre piccole scorte per una grande richiesta, che aumenta l’attesa degli utenti, trasformandosi in ulteriore pubblicità gratuita.

Record di vendite dello Xiaomi HongmiUn altro beneficio dei bassi volumi di produzione è che l’azienda può ottenere un risparmio nel tempo, quando i vari componenti iniziano a costare meno. Che ci crediate o meno, molte di queste aziende cinesi vendono i propri telefoni con profitti molto piccoli ( e qualche volta delle perdite) per i primi mesi di produzione (ed ecco perché spesso è difficile comprarli). Quando il prezzo dei vari componenti diminuisce, i profitti iniziano a crescere.

Accessori, app e servizi

Xiaomi è un grande esempio di questa tendenza e OnePlus sembra voler fare altrettanto. Anche se i guadagni ottenuti dagli smartphone stessi sono piccoli, gli accessori come cover, pellicole proteggi schermo, cavi, batterie e anche vestiti o prodotti quotidiani garantiscono profitti più elevati.

Scarpe Xiaomi

Per i fans di queste aziende lo smartphone è più di un semplice telefono, come fosse una scelta di vita, quindi sono felici di andare in giro con le scarpe firmate Xiaomi (nella foto qui sopra), o fare la doccia con il sapone di OnePlus.

Accessori Nubia

Un altro metodo di guadagno sono i servizi integrati nelle varie ROM degli smartphone, o la semplice vendita di applicazioni. Xiaomi attualmente vende i temi tramite la ROM MIUI, che permette anche di sottoscrivere un abbonamento ai servizi di video streaming. Probabilmente in futuro anche le altre aziende del settore offriranno servizi simili, al fine di incrementare i propri profitti.

Come fanno i produttori cinesi di telefoni a tenere così bassi i costi?

Eccoci dunque le motivazioni. Anche se molti di questi metodi risultano noiosi o irritanti, ci permettono di avere il meglio dell’hardware a basso costo.

Cosa ne pensate di questi metodi? Li approvate tranquillamente in quanto vi permettono di risparmiare o preferireste pagare di più per una disponibilità maggiore?

[Via GizChina.com]